Casatenovo, Marathon Bike: 33 anni di pulizia dei sentieri prima della tradizionale gara

Le cose negative sono sempre le prime a balzare all’occhio, quelle positive invece meno. Ne consegue che le critiche non tardano mai ad arrivare, mentre i complimenti sono più rari a vedersi. È un po’ questo il caso degli organizzatori della corsa ciclistica Marathon Bike di Casatenovo - in scena lo scorso 15 settembre - recentemente ''accusati'' da un lettore di non provvedere alla pulizia del tracciato e i sentieri a seguito della competizione. 
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È importante fare subito chiarezza. Non è vero che la pulizia non viene eseguita. Viene fatta, ma non immediatamente dopo la fine della gara, bensì il giorno dopo. Ha tenuto a farlo sapere il coordinatore Ennio Decio, che da 33 anni, ovvero sin dalla prima edizione, organizza la gara insieme agli amici e colleghi del Bike Action Team di Galgiana. 
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''Appena finita la Marathon Bike abbiamo una serie di cose da fare. Ognuna con un suo grado di priorità. Da 33 anni però al lunedì, ovvero il giorno dopo la gara, andiamo a fare la pulizia di tutto il percorso, a raccogliere la frecce che indicano il percorso, le fettucce, e già che ci siamo raccogliamo eventuali rifiuti, borracce cadute, sia sul sentiero che sull’asfalto. È chiaro che se uno va nei boschi il pomeriggio della domenica della gara troverà in giro qualcosa''. 
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La cosa che però ha fatto più rabbia all’organizzatore della competizione però è un’altra. ''Questa cosa è stata notata subito. Ma come mai nessuno si è accorto che abbiamo pulito il bosco tagliando 35/40 piante, anche di grosse dimensioni per pulire i sentieri, abbiamo tagliato l’erba e i rovi?''. La domanda sorge spontanea, anche se, proprio nelle ultime ore qualcuno ha invece apprezzato l’operato dei volontari. Si è trattato del Gruppo di Cammino di Sirtori, che ha fatto notare come gli organizzatori hanno ripulito i sentieri, ormai quasi impraticabili.
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''Sono 33 anni che eseguiamo questi lavori. L’ultima volta a Perego, sotto le suore, abbiamo riaperto un sentiero chiuso da 7/8 anni a causa di una pianta enorme che era caduta'' ha proseguito Decio, spiegando anche come ogni anno il loro gruppo insista con il Parco per poter ripristinare più sentieri ancora. ''Se non viene fatto, i sentieri dopo poco tempo si chiudono. È importante la manutenzione. Per questo il nostro gruppo dedica tempo, energia e soldi, perché 50 km di percorso è impegnativo da pulire''. È importante ricordare che il gruppo compie a proprie spese gli interventi di pulizia, pagando la benzina e la manutenzione degli attrezzi. 
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''Con il Parco noi facciamo promozione per invitare a utilizzare i sentieri in modo responsabile, perché siamo dell’idea che siano dei beni di cui poter fruire, ma in un certo modo'' ha aggiunto il casatese. 
Recentemente il gruppo, in occasione appunto dell'ormai celebre iniziativa sportiva di settembre, ha organizzato anche la Marathon Gravel, competizione di 80 km snodata tra il Parco di Montevecchia, il Parco Adda, il Plis dei Colli Briantei e il Parco Valle del Lambro. ''Abbiamo avviato il dialogo con tutti i parchi, perché anche con loro vorremo portare avanti la promozione del territorio e la fruizione consapevole''.
E.Ma.
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