Oggiono: il ''Ben-Essere'' dei docenti? Una priorità per il Bachelet
In occasione della Giornata mondiale degli insegnanti, l'Istituto superiore Bachelet di Oggiono ha invitato i propri docenti ad un incontro speciale, interamente dedicato a loro. Durante il pomeriggio di venerdì 4 ottobre i punti fondamentali toccati dalla professoressa di scienze motorie e sportive, Monica Riva, e dalla collega di religione, Giovanna Limonta, facevano riferimento all'importanza della voce e della postura. Le insegnanti hanno guidato il personale in un percorso formativo che unisse teoria e pratica, al fine di acquisire alcune semplici competenze.
''Questa giornata è stata istituita nel 1994 dall’Unesco'' ci ha spiegato la dirigente scolastica Anna Panzeri. ''Per questo, come l’anno scorso, abbiamo pensato di organizzare questo momento quale occasione da dedicare agli insegnanti, che avevano la possibilità di scegliere, in modo libero, se prenderne parte. Solitamente i temi scelti, come in questo caso, riguardano la sfera del benessere: a questo proposito, anche gli alunni hanno lasciato la loro impronta attraverso la realizzazione di un video pensato per questa giornata. In questo breve elaborato, i ragazzi del nostro istituto, attraverso un’intervista, hanno chiesto a ogni professore quale carta del gioco Dixit rappresentasse meglio la loro idea di insegnamento. Da questo cortometraggio è nata la riflessione in merito al lavoro quotidiano, analizzato anche da una prospettiva di cura della persona. Di solito infatti, ci prendiamo cura degli altri, compresi i genitori, invece questo pomeriggio si ribalta la situazione. Inoltre, questo confronto permette la condivisione di due insegnanti di un’esperienza che arricchisce la conoscenza generale alla base dell’insegnamento''.
La prima parte del pomeriggio si è aperta con la presentazione del metodo Linklater, che analizza l’immaginazione: attraverso la pratica, è possibile comprendere l’aspetto fisiologico e psicologico della propria voce, al fine di realizzare stimoli vocali sensibili e disponibili. ''Non c’è voce senza corpo e non corpo senza voce'' ha raccontato Giovanna Limonta. ''Per questo motivo, è importante comprendere come utilizzare questo strumento, strettamente legato anche alla respirazione. Proprio da questo elemento si percepisce il benessere o il malessere personale o di chi ci circonda''.
''Anche nella vita quotidiana, possiamo accorgerci di come moduliamo la nostra voce rispetto a persone o a situazioni differenti: per esempio, quando si esprime rabbia emerge una voce bassa e profonda, tipica della pancia e identificata con il colore rosso. Al contrario, la voce più acuta, cioè quella della testa, si sprigiona dalle parti alte del nostro corpo; in ultimo, quella verde, con cui comunichiamo di solito, rappresenta un’altra sfumatura di noi stessi'' ha aggiunto la docente.
Per questo motivo, le due colleghe non hanno fornito solo nozioni importanti, ma anche esercizi utili per recuperare e allenare parte dell’elasticità polmonare e della capacità respiratoria. ''Questi brevi e semplici passaggi - ha spiegato Monica Riva - non richiedono troppo tempo: in solo cinque minuti, prima di cominciare la nostra routine, possiamo prepararci al meglio per le lezioni. A differenza degli atleti, la nostra respirazione non è controllata, per questo è necessario imparare a gestirla correttamente. Per raggiungere questo obiettivo, è importante non trascurare la propria postura: anche in questo caso, ci sono numerosi movimenti di stretching che migliorano questo aspetto. Il nostro invito è non sottovalutare questi piccoli accorgimenti, che si possono correggere comodamente seduti alla cattedra''.
In linea con la filosofia di questa ricorrenza, i partecipanti hanno colto l’opportunità di coltivare una professionalità di alto profilo, alimentata dalla capacità di coinvolgimento, di ascolto e di aiuto.
''Questa giornata è stata istituita nel 1994 dall’Unesco'' ci ha spiegato la dirigente scolastica Anna Panzeri. ''Per questo, come l’anno scorso, abbiamo pensato di organizzare questo momento quale occasione da dedicare agli insegnanti, che avevano la possibilità di scegliere, in modo libero, se prenderne parte. Solitamente i temi scelti, come in questo caso, riguardano la sfera del benessere: a questo proposito, anche gli alunni hanno lasciato la loro impronta attraverso la realizzazione di un video pensato per questa giornata. In questo breve elaborato, i ragazzi del nostro istituto, attraverso un’intervista, hanno chiesto a ogni professore quale carta del gioco Dixit rappresentasse meglio la loro idea di insegnamento. Da questo cortometraggio è nata la riflessione in merito al lavoro quotidiano, analizzato anche da una prospettiva di cura della persona. Di solito infatti, ci prendiamo cura degli altri, compresi i genitori, invece questo pomeriggio si ribalta la situazione. Inoltre, questo confronto permette la condivisione di due insegnanti di un’esperienza che arricchisce la conoscenza generale alla base dell’insegnamento''.
La prima parte del pomeriggio si è aperta con la presentazione del metodo Linklater, che analizza l’immaginazione: attraverso la pratica, è possibile comprendere l’aspetto fisiologico e psicologico della propria voce, al fine di realizzare stimoli vocali sensibili e disponibili. ''Non c’è voce senza corpo e non corpo senza voce'' ha raccontato Giovanna Limonta. ''Per questo motivo, è importante comprendere come utilizzare questo strumento, strettamente legato anche alla respirazione. Proprio da questo elemento si percepisce il benessere o il malessere personale o di chi ci circonda''.
''Anche nella vita quotidiana, possiamo accorgerci di come moduliamo la nostra voce rispetto a persone o a situazioni differenti: per esempio, quando si esprime rabbia emerge una voce bassa e profonda, tipica della pancia e identificata con il colore rosso. Al contrario, la voce più acuta, cioè quella della testa, si sprigiona dalle parti alte del nostro corpo; in ultimo, quella verde, con cui comunichiamo di solito, rappresenta un’altra sfumatura di noi stessi'' ha aggiunto la docente.
Per questo motivo, le due colleghe non hanno fornito solo nozioni importanti, ma anche esercizi utili per recuperare e allenare parte dell’elasticità polmonare e della capacità respiratoria. ''Questi brevi e semplici passaggi - ha spiegato Monica Riva - non richiedono troppo tempo: in solo cinque minuti, prima di cominciare la nostra routine, possiamo prepararci al meglio per le lezioni. A differenza degli atleti, la nostra respirazione non è controllata, per questo è necessario imparare a gestirla correttamente. Per raggiungere questo obiettivo, è importante non trascurare la propria postura: anche in questo caso, ci sono numerosi movimenti di stretching che migliorano questo aspetto. Il nostro invito è non sottovalutare questi piccoli accorgimenti, che si possono correggere comodamente seduti alla cattedra''.
In linea con la filosofia di questa ricorrenza, i partecipanti hanno colto l’opportunità di coltivare una professionalità di alto profilo, alimentata dalla capacità di coinvolgimento, di ascolto e di aiuto.
V.I.