Oggiono, Bachelet: pensare al futuro con l'orientamento

Guardare al futuro, partendo dal presente. Ieri mattina, sabato 5 ottobre, a Villa Sironi di Oggiono si è tenuta la seconda edizione di ''Futurando'', il format ideato lo scorso anno dall’istituto superiore Vittorio Bachelet sulle linee guida per l’orientamento inserite nel Decreto Ministeriale 328 del 22 dicembre 2022. Quest’ultimo pone l’attenzione sulla valenza orientativa del percorso scolastico esplicitando tre traguardi, in particolare per gli istituti di secondo grado: rafforzare il raccordo tra il primo e il secondo ciclo di istruzione; diminuire il mismatch esistente tra scuola e realtà socioeconomiche; rafforzare l'apprendimento e la formazione permanente lungo tutto l'arco della vita.
A un anno dalla prima edizione, quest’anno ai relatori - composti da rappresentanti di associazioni, due ITS presenti nella provincia di Lecco, imprenditori - sono state presentati i progetti e le sperimentazioni portate avanti all’interno dell’istituto per dare concreta attuazione alla costruzione di un curricolo partecipato. 
Bachelet_futurando00001.JPG (157 KB)
A sinistra la dirigente Anna Panzeri

Riprendendo alcuni dati di una ricerca di Alma Diploma sui neo diplomati, secondo cui un giovane su quattro, a fine quinquennio, non si sente abbastanza preparato e uno su tre affronta discipline che sono quelle che non avrebbe voluto approfondire, la dirigente scolastica Anna Panzeri ha affermato: ''I diplomati possiedono le competenze, ma non ancora se stessi. Probabilmente, non conoscendosi bene, si affidano a scelte con motivazioni comuni come aspettative familiari o sociali, scelte di maggioranza, ma non legate alla loro unicità. Non si conoscono perché non li aiutiamo noi a riconoscersi. La sfida è quindi la costruzione di un ambiente educativo che aiuti i ragazzi a scoprire l’unicità della loro persona visto che ciascuno di noi è un inedito in questo mondo. Il nostro compiuto diventa quello di fare scoprire e dare consapevolezza dei loro talenti''.
Bachelet_futurando00002.JPG (206 KB)
L’istituto ha quindi valorizzato le competenze trasversali all’ambito didattico che possono dare un contributo agli enti, associazioni e aziende; in seguito ha raccolto le competenze, le ha suddivise per annualità e le ha declinate attorno ai moduli di orientamento, in relazione a un percorso che va crescendo. 
Bachelet_futurando00003.JPG (130 KB)
Nel primo modulo, associato alla classe prima, ci si focalizza sulla conoscenza del sé, lavorando a partire da se stessi cercando di individuare un metodo di studio che diventa poi un metodo di lavoro in generale. 
Al secondo anno, si esce dall’individualità e si sperimentano attività ed esperienze dove il punto di forza è la collaborazione, la capacità di superare gli scontri e la tolleranza perché in questo modo si acquisisce la consapevolezza che il proprio valore si struttura nelle azioni di gruppo. 
Bachelet_futurando00011.JPG (178 KB)
Al centro l'imprenditore Giuseppe Conti

Al terzo anno, le parole chiave sono crescita e cambiamento: qui l’aspettativa della scuola è di lavorare perché quanto costruito nel biennio possa rafforzarsi. Al quarto anno subentra la responsabilità grazie alla quale gli studenti possano iniziare a prendere iniziative a livello personale e di gruppo. 
Infine, il modulo delle classi quinte, riguarda la scelta o la scoperta: giunti all’ultimo anno, ''i ragazzi dovrebbero essere in grado di costruirsi un percorso che li porta verso un pensiero esplorativo costruendo un progetto di vita per allargare le possibilità di ciascuno''. 
Bachelet_futurando00004.JPG (151 KB)
A destra il professor Gerolamo Lozza

Come ha sottolineato la dirigente, non si tratta di un orientamento spot, che avviene a cadenza programmata, ma l’intera didattica dell’istituto è basata su questa prospettiva: tutta la scuola lavora ogni giorno per quest’obiettivo. 
A dimostrazione di questo, è intervenuto il professor Gerolamo Lozza per portare alcuni esempi concreti delle sperimentazioni fatte sull’orientamento. Il docente, oltre a essere un componente del gruppo di lavoro che ha concorso alla realizzazione del curricolo verticale, ha calato l’architettura relativa all’orientamento in una classe specifica.
Bachelet_futurando00005.JPG (119 KB)
''La definizione di curricolo verticale d’orientamento è partita dalla definizione delle competenze'' ha riferito il professor Lozza. ''Siamo partiti dalla competenze che prendono spunto da quelle europee e ci sono poi state confermate dal primo “Futurando”. Abbiamo poi cercato di capire come coniugarle con la gradualità delle competenze, la maturazione del singolo studente e la necessità di calarle nel concreto. Per ogni competenza, abbiamo individuato delle sotto competenze, ad esempio quella imprenditoriale. Infine, l’aspetto pragmatico. Se non individuiamo azioni e attività concrete, le competenze rischiano di restare all’infinito. Calare nella concretezza di ogni classe, significa usare nel modo giusto le competenze''. 
Bachelet_futurando00006.JPG (183 KB)
A sinistra la professoressa Serena Rosi

Nella classe portata ad esempio, il docente ha coniugato il curricolo d’istituto creando moduli interdisciplinari largamente trasversali: nel modulo ''tutela del territorio ed energia rinnovabile'', partendo dall’articolo 9 della Costituzione italiana, sono stati affrontati sia il tema della ricerca finalizzata a promuovere il benessere, sia la necessità di tutelare il patrimonio artistico; nel modulo ''intelligenza artificiale tra opportunità e paure'' si sono approfondimenti gli ambiti d’applicazione dell’intelligenza artificiale, sono stati letti argomenti letterari ed è stato affrontato un dibattito scientifico-filosofico sul rapporto uomo-macchina. Infine, il modulo ''leggere per comprendere e per cambiare'': durante questo progetto sono stati letti e analizzati testi letterari per comprendere la fenomenologia dell’animo umano e il rapporto tra individuo e società. ''Se vogliamo che quanto facciamo a scuola e che il curricolo abbia la sua efficacia mentre i ragazzi non solo sono a scuola ma anche quando sono fuori dall’istituto, dobbiamo avere un paradigma comune di riferimento'' ha chiosato il docente.
Bachelet_futurando00007.JPG (171 KB)
Le tre alunne del liceo scientifico che hanno lavorato al progetto sui grandi numeri

La professoressa Serena Rosi, docente di matematica, ha introdotto il lavoro realizzato da tre alunne, poi descritto dalle protagoniste: in breve, le allieve hanno trattato il calcolo combinatorio per sviluppare la competenza di lavorare con i gruppi dei grandi numeri, dandone applicazioni al mondo medico e a quello del gioco. 
Bachelet_futurando00008.JPG (167 KB)
La professoressa Debora Ferraina 

La professoressa Debora Ferraina ha descritto la piattaforma digitale ''Unica'' del ministero dell’istruzione e del merito, che contiene le informazioni che possono consentire a studenti e famiglie di modulare il proprio percorso formativo. La scuola ha individuato alcuni docenti tutor che sono stati guidati verso la costruzione del portfolio digitale e hanno lavorato con i ragazzi sulle attività scolastiche ed extra scolastiche grazie alle quali gli stessi hanno individuato le competenze che hanno sviluppato. ''É stato molto utile per loro fermarsi sull’esperienza scolastica svolta e riflettere sul loro futuro: non è scontato che lo facciano in autonomia'' ha concluso. Altri studenti hanno poi mostrato nella concretezza la piattaforma e mostrato l’esempio del proprio ''capolavoro'', ovvero un progetto realizzato seguendo unicamente le proprie competenze e propensioni. 
Bachelet_futurando00009.JPG (176 KB)
La studentessa Anna Pirovano e lo studente Lorenzo Fumagalli hanno spiegato i progetti legati alla piattaforma “Unica”

La professoressa Cinzia Romano, docente di inglese e responsabile del progetto Erasmus+, ha presentato il piano di mobilità dell’istituto che, avviato nel 2022 e finanziato con fondi Pnrr, coinvolge sia gli studenti che vogliono lavorare su cittadinanza e imprenditorialità, sia i docenti interessati a progetti di cittadinanza attiva. Attualmente, per esempio, si trovano in Svezia 5 alunni dell’istituto e 2 docenti. ''Gli obiettivi sono la costruzione di modelli economici sostenibili, lo sviluppo di consapevolezza dell’importanza della sostenibilità e la costruzione di percorsi che abbiano rispetto delle normative europee'' ha sottolineato.  
Bachelet_futurando00010.JPG (163 KB)
A sinistra la professoressa Cinzia Romano

A prendere la parola prima dell’intervallo è stato l’imprenditore Giuseppe Conti, già presente lo scorso anno: l'ospite si è soffermato sull’agenda 2030 dell’ONU che ha importanti ritorni nell’attività quotidiana, con l’obiettivo di creare un un futuro migliore e più sostenibile per l’intero pianeta. Ha altresì elogiato il lavoro svolto dai docenti all’interno dell’istituto per essere al fianco degli studenti e incoraggiare il loro sviluppo non solo come allievi, ma ancor prima come persone. 
Nella seconda parte della mattinata, si sono svolti alcuni lavori di gruppo con conseguente restituzione di quanto realizzato. 
M.Mau.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.