L'aurora boreale ''illumina'' il cielo lecchese. Le immagini
L'aurora boreale ha illuminato i cieli di tutta Italia, lecchese compreso. Da Colico passando per Colle Brianza e fino a Casatenovo, in moltissimi ieri sera da ogni angolo della provincia hanno potuto assistere all'incredibile spettacolo di luce annunciato dagli esperti. La tempesta geomagnetica di classe G4 ha infatti avuto effetti anche alle nostre latitudini, lasciando gli appassionati del fenomeno e non, davvero senza fiato.
L'aurora boreale - stando a quanto riferiscono gli esperti - si forma grazie all'interazione tra il campo magnetico terrestre e il vento solare. Quando quest'ultimo è intenso, in fase di forte attività solare, possiede un'elevata densità di particelle cariche che vengono veicolate all'interno del campo magnetico terrestre, emettendo onde elettromagnetiche anche nel campo del visibile da cui le aurore.
Solitamente si ha una maggiore concentrazione di queste particelle a latitudini settentrionali. È dunque raro osservare le aurore al di sotto del 50simo parallelo, ancor di più del 45esimo.
Non si tratta di un evento inedito per il nostro territorio. L'ultimo episodio di rilievo era stato segnalato lo scorso maggio.
Per alcuni però, non si tratterebbe della vera aurora boreale, bensì del fenomeno dei Sar o del Steve, effetto di una tempesta solare. I Sar sono noti anche come ''archi di luce rossa'', che compaiono, appunto, durante le forti tempeste geomagnetiche. Il fascio di luce viola è invece attribuibile al fenomeno Steve.
Il fenomeno, secondo gli esperti, potrebbe persistere per tutto il fine settimana.
L'aurora boreale - stando a quanto riferiscono gli esperti - si forma grazie all'interazione tra il campo magnetico terrestre e il vento solare. Quando quest'ultimo è intenso, in fase di forte attività solare, possiede un'elevata densità di particelle cariche che vengono veicolate all'interno del campo magnetico terrestre, emettendo onde elettromagnetiche anche nel campo del visibile da cui le aurore.
Solitamente si ha una maggiore concentrazione di queste particelle a latitudini settentrionali. È dunque raro osservare le aurore al di sotto del 50simo parallelo, ancor di più del 45esimo.
Non si tratta di un evento inedito per il nostro territorio. L'ultimo episodio di rilievo era stato segnalato lo scorso maggio.
Per alcuni però, non si tratterebbe della vera aurora boreale, bensì del fenomeno dei Sar o del Steve, effetto di una tempesta solare. I Sar sono noti anche come ''archi di luce rossa'', che compaiono, appunto, durante le forti tempeste geomagnetiche. Il fascio di luce viola è invece attribuibile al fenomeno Steve.
Il fenomeno, secondo gli esperti, potrebbe persistere per tutto il fine settimana.