Casatenovo: l'impresa funebre Carnio perde il suo fondatore Gino, ex dipendente del Comune
Una vita dedicata al lavoro e alla famiglia, con un segno indelebile lasciato nella comunità che oltre mezzo secolo fa lo aveva accolto e dove si era fatto conoscere per il grande impegno profuso nell'ambito professionale e per la sua generosità.
Casatenovo - e in particolare la comunità di Campofiorenzo - piange Gino Carnio, fondatore dell'omonima impresa di onoranze funebri con sede in Via De Gasperi, oggi portata avanti dai figli Oriano e Maristella.
Una realtà arrivata quasi al traguardo dei trent'anni, alla quale l'84enne aveva dato vita nel 1995 insieme alla moglie Elide, dopo diversi lustri di lavoro trascorsi nel medesimo settore.
Gino Carnio infatti, era arrivato a Campofiorenzo da Verano Brianza (nella vicina provincia monzese), rispondendo all'annuncio del Comune che cercava un custode-seppellitore che si occupasse dei cimiteri del paese. Per oltre una dozzina d'anni era stato dipendente pubblico, abitando inizialmente con la famiglia nell'odierna sala civica situata all'intersezione con Via della Somaglia.
''Papà inizialmente lavorava per l'Enel, ma a causa di un grave infortunio sul lavoro, si ruppe il femore e non potè più andare avanti'' ci ha detto la figlia Maristella, ripercorrendo appunto le tappe più rilevanti dell'esistenza del congiunto, spirato nella giornata di giovedì 10 ottobre.
Nel 1982 poi, archiviata la parentesi da dipendente comunale, la scelta di mettersi in proprio insieme al figlio Oriano con il quale ha dato il via alla professione di marmista e posatore, sempre nel settore cimiteriale. ''Insieme hanno girato quasi tutta la Lombardia'' ha proseguito Maristella, anche lei impegnata oggi presso la Carnio Onoranze Funebri. Una realtà riuscita subito a svilupparsi, grazie soprattutto all'affabilità del patron Gino, conosciuto praticamente da tutti a Casatenovo.
Originario di Caorle (Venezia) dove era nato nel 1940, a seguito dell'alluvione del 1954 era approdato in Brianza, a Verano, insieme alla sua numerosa famiglia composta - oltre che dai genitori - anche da nove tra fratelli e sorelle. Poi l'incontro con Elide - brianzola doc - il matrimonio e il trasferimento a Campofiorenzo di Casatenovo dove poco alla volta i coniugi hanno costruito l'abitazione in Via De Gasperi, sulla strada provinciale 51. Qui i due si sono subito ambientati alla perfezione, contribuendo peraltro a fondare l'evento che da anni ormai, rende la frazione celebre in tutto il territorio: la Festa del Salame.
''L'idea è nata per caso, insieme ad altri amici, mentre ci trovavamo al bar della corte, qui a Campofiorenzo. In poco tempo siamo riusciti ad interpellare tutti i salumifici del territorio, dando il via a questa bella tradizione'' ci ha raccontato Elide Riva. ''Ricordo che Gino prese le assi che stavamo usando per costruire casa e le portò alla festa, allestendo un piccolo palco dove far ballare i visitatori''.
In molti ricorderanno poi un'altra particolarità del signor Carnio: la sua passione per i volatili che allevava personalmente. Diverse fotografie scattate all'epoca lo immortalano con una gazza ladra che era divenuta ormai parte della famiglia. Un altro aneddoto che l'anziano raccontava spesso era legato ad Ernest Hemingway, conosciuto nel periodo trascorso a Caorle, quando il casatese lavorava come barcaiolo per una nobile famiglia del territorio. Lo scrittore statunitense infatti, amava trascorrere le sue giornate a San Gaetano, un piccolo villaggio della laguna di Venezia.
Una persona pratica dunque, Gino Carnio, che non ha mai mancato di dare il proprio contributo alla comunità: che fosse la Parrocchia (sollecitato dall'allora parroco don Angelo) o il mondo del volontariato, con una particolare vicinanza alla Croce Rossa di Casatenovo, nella quale milita da diversi anni ormai la figlia Maristella. Ma anche al Comune, per il quale nel 2010 si era occupato del restauro di alcuni dei monumenti ai caduti del paese, ricevendo anche un riconoscimento dall'allora Amministrazione Colombo.
I funerali dell'84enne si svolgeranno sabato pomeriggio alle ore 15 nel santuario di Campofiorenzo, con il feretro che sarà poi tradotto nel locale cimitero.
Casatenovo - e in particolare la comunità di Campofiorenzo - piange Gino Carnio, fondatore dell'omonima impresa di onoranze funebri con sede in Via De Gasperi, oggi portata avanti dai figli Oriano e Maristella.
Una realtà arrivata quasi al traguardo dei trent'anni, alla quale l'84enne aveva dato vita nel 1995 insieme alla moglie Elide, dopo diversi lustri di lavoro trascorsi nel medesimo settore.
Gino Carnio infatti, era arrivato a Campofiorenzo da Verano Brianza (nella vicina provincia monzese), rispondendo all'annuncio del Comune che cercava un custode-seppellitore che si occupasse dei cimiteri del paese. Per oltre una dozzina d'anni era stato dipendente pubblico, abitando inizialmente con la famiglia nell'odierna sala civica situata all'intersezione con Via della Somaglia.
''Papà inizialmente lavorava per l'Enel, ma a causa di un grave infortunio sul lavoro, si ruppe il femore e non potè più andare avanti'' ci ha detto la figlia Maristella, ripercorrendo appunto le tappe più rilevanti dell'esistenza del congiunto, spirato nella giornata di giovedì 10 ottobre.
Nel 1982 poi, archiviata la parentesi da dipendente comunale, la scelta di mettersi in proprio insieme al figlio Oriano con il quale ha dato il via alla professione di marmista e posatore, sempre nel settore cimiteriale. ''Insieme hanno girato quasi tutta la Lombardia'' ha proseguito Maristella, anche lei impegnata oggi presso la Carnio Onoranze Funebri. Una realtà riuscita subito a svilupparsi, grazie soprattutto all'affabilità del patron Gino, conosciuto praticamente da tutti a Casatenovo.
Originario di Caorle (Venezia) dove era nato nel 1940, a seguito dell'alluvione del 1954 era approdato in Brianza, a Verano, insieme alla sua numerosa famiglia composta - oltre che dai genitori - anche da nove tra fratelli e sorelle. Poi l'incontro con Elide - brianzola doc - il matrimonio e il trasferimento a Campofiorenzo di Casatenovo dove poco alla volta i coniugi hanno costruito l'abitazione in Via De Gasperi, sulla strada provinciale 51. Qui i due si sono subito ambientati alla perfezione, contribuendo peraltro a fondare l'evento che da anni ormai, rende la frazione celebre in tutto il territorio: la Festa del Salame.
''L'idea è nata per caso, insieme ad altri amici, mentre ci trovavamo al bar della corte, qui a Campofiorenzo. In poco tempo siamo riusciti ad interpellare tutti i salumifici del territorio, dando il via a questa bella tradizione'' ci ha raccontato Elide Riva. ''Ricordo che Gino prese le assi che stavamo usando per costruire casa e le portò alla festa, allestendo un piccolo palco dove far ballare i visitatori''.
In molti ricorderanno poi un'altra particolarità del signor Carnio: la sua passione per i volatili che allevava personalmente. Diverse fotografie scattate all'epoca lo immortalano con una gazza ladra che era divenuta ormai parte della famiglia. Un altro aneddoto che l'anziano raccontava spesso era legato ad Ernest Hemingway, conosciuto nel periodo trascorso a Caorle, quando il casatese lavorava come barcaiolo per una nobile famiglia del territorio. Lo scrittore statunitense infatti, amava trascorrere le sue giornate a San Gaetano, un piccolo villaggio della laguna di Venezia.
Una persona pratica dunque, Gino Carnio, che non ha mai mancato di dare il proprio contributo alla comunità: che fosse la Parrocchia (sollecitato dall'allora parroco don Angelo) o il mondo del volontariato, con una particolare vicinanza alla Croce Rossa di Casatenovo, nella quale milita da diversi anni ormai la figlia Maristella. Ma anche al Comune, per il quale nel 2010 si era occupato del restauro di alcuni dei monumenti ai caduti del paese, ricevendo anche un riconoscimento dall'allora Amministrazione Colombo.
I funerali dell'84enne si svolgeranno sabato pomeriggio alle ore 15 nel santuario di Campofiorenzo, con il feretro che sarà poi tradotto nel locale cimitero.
G.C.