Monticello piange Helenita Olivares (vedova di Aligi Sassu), mancata a 99 anni
Ha raggiunto Monticello nelle scorse ore la notizia della scomparsa di Helenita Olivares, vedova del compianto artista Aligi Sassu. La donna - già soprano di fama internazionale - è spirata all'inizio della settimana all'età di 99 anni, a Pollença di Maiorca, l'isola delle Baleari di cui i due coniugi si erano innamorati, trasferendovisi poi in pianta stabile. Il legame del pittore e scultore di fama internazionale con Monticello si deve al fatto che per quasi tre lustri - dal 1967 al 1981 - Sassu e la moglie Helenita vissero in paese, acquistando una bella villa situata in Via Sirtori, non lontano dalla chiesa di Sant'Agata e dal palazzo municipale. L'artista dalle origini sarde, ma nato a Milano, arrivò nella ''nostra'' Brianza perchè cercava un luogo tranquillo dove poter concentrarsi sul proprio lavoro e vivere in serenità la sua storia con l'amata consorte, sposata poi nel 1972. La loro residenza diventò una sorta di cenacolo culturale ed artistico frequentato da amici e colleghi. Sassu si integrò alla perfezione con il territorio, entrando in contatto con l'amministrazione comunale (sindaco era Vittorio Cazzaniga ndr) e con l'allora parroco don Natale Panizza.
Su richiesta di quest'ultimo affrescò con un Cristo in croce l'abside della chiesa di Sant'Agata, donando poi una Via Crucis che ancora oggi si può ammirare sulle navate laterali della parrocchiale. Al Comune lasciò invece l'arazzo ''La Tonnara'', posizionato su una parete nel municipio.
Monticello ha rappresentato un punto di svolta per Sassu anche dal punto di vista artistico: da ceramista del periodo di Albissola (Liguria) a pittore e infine a scultore in particolare con i suoi lavori sul cavallo.A dieci anni dalla sua scomparsa, avvenuta nel 2000, l'allora sindaco Luca Rigamonti e la sua amministrazione organizzarono la mostra "Aligi Sassu: un grido di colore", un'iniziativa unica pensata per far conoscere e scoprire, attraverso una selezione di opere di grande valore, i luoghi e i contesti in cui l'artista aveva vissuto e operato durante la sua permanensa a Monticello. Un evento fortemente voluto dal Comune, dal Consorzio di Villa Greppi, dalla Fondazione "Helenita e Aligi Sassu" e da Helenita stessa che fece visita all'evento insieme al figlio Vincente. C'erano entrambi all'intitolazione di una strada (l'ex Cesare Battisti, fra la chiesa di Torrevilla e il cimitero) alla memoria dell'artista, evento che si tenne il 10 ottobre 2010 alla presenza, fra gli altri, di Pietro Redaelli che del Maestro fu fotografo e grande amico.
Da qui si può dunque comprendere il legame di Helenita Olivares con Monticello; la donna è venuta a mancare lo scorso 7 ottobre nella cittadina spagnola, con i funerali che si sono svolti un paio di giorni più tardi.
Su richiesta di quest'ultimo affrescò con un Cristo in croce l'abside della chiesa di Sant'Agata, donando poi una Via Crucis che ancora oggi si può ammirare sulle navate laterali della parrocchiale. Al Comune lasciò invece l'arazzo ''La Tonnara'', posizionato su una parete nel municipio.
Monticello ha rappresentato un punto di svolta per Sassu anche dal punto di vista artistico: da ceramista del periodo di Albissola (Liguria) a pittore e infine a scultore in particolare con i suoi lavori sul cavallo.A dieci anni dalla sua scomparsa, avvenuta nel 2000, l'allora sindaco Luca Rigamonti e la sua amministrazione organizzarono la mostra "Aligi Sassu: un grido di colore", un'iniziativa unica pensata per far conoscere e scoprire, attraverso una selezione di opere di grande valore, i luoghi e i contesti in cui l'artista aveva vissuto e operato durante la sua permanensa a Monticello. Un evento fortemente voluto dal Comune, dal Consorzio di Villa Greppi, dalla Fondazione "Helenita e Aligi Sassu" e da Helenita stessa che fece visita all'evento insieme al figlio Vincente. C'erano entrambi all'intitolazione di una strada (l'ex Cesare Battisti, fra la chiesa di Torrevilla e il cimitero) alla memoria dell'artista, evento che si tenne il 10 ottobre 2010 alla presenza, fra gli altri, di Pietro Redaelli che del Maestro fu fotografo e grande amico.
Da qui si può dunque comprendere il legame di Helenita Olivares con Monticello; la donna è venuta a mancare lo scorso 7 ottobre nella cittadina spagnola, con i funerali che si sono svolti un paio di giorni più tardi.