Missaglia: tanti giovanissimi alla liturgia dedicata a Carlo Acutis
Era gremita ieri sera la Basilica di San Vittore di Missaglia, in occasione della messa dedicata al Beato Carlo Acutis. Venuto a mancare a soli 15 anni (nel 2006) all'ospedale San Gerardo di Monza per una leucemia fulminante, l'adolescente milanese sarà proclamato santo il prossimo anno al Giubileo voluto da Papa Francesco. Un ragazzo all'apparenza come tanti altri Carlo, definito a tratti particolarmente vivace, che sin da piccolo però, aveva saputo manifestare una fortissima fede cattolica, accostandosi quotidianamente all’Eucaristia e alla preghiera del Rosario. Una spiccata religiosità che non gli impedì mai di vivere le sue passioni, molto simili a quelle di tanti coetanei: faceva sport, suonava il sassofono ed era impegnato nel volontariato.
Ieri sera a Missaglia, alla presenza di tanti giovanissimi delle parrocchie del Decanato (da Barzanò a Casatenovo, passando per Monticello e Cassago), a fornire ai presenti un ritratto dell'adolescente nato a Milano, è stato Monsignor Ennio Apeciti, che ha curato personalmente la fase diocesana di beatificazione di Carlo Acutis. ''All'inizio ero anche scettico'' ha esordito l'alto prelato durante l'omelia, citando però due dei miracoli attribuiti al giovane, che hanno contribuito a confermare la validità dell'iter condotto.
Quello di un bambino brasiliano affetto da un grave disturbo al pancreas che, venuto a contatto con una reliquia legata ad Acutis, si riprese, conducendo una vita normale. E poi quella di una ragazza costaricana, in coma irreversibile a seguito di un incidente a Firenze, risvegliatasi a seguito delle preghiere che la mamma aveva rivolto dinnanzi alla tomba del giovane.
''Carlo era un bambino simile agli altri: alcune sue insegnanti mi raccontarono che a scuola non si impegnava poi così tanto, ma ha sempre avuto il coraggio di essere attento agli altri e ai loro bisogni'' ha detto Monsignor Apeciti, parlando dell'attitudine del giovane, sempre vicino ai compagni in difficoltà con i quali condivideva la merenda e si mostrava disponibile sempre. ''E' sempre stato molto curioso, faceva parecchie domande ai suoi genitori, anche sulla fede'' ha aggiunto l'alto prelato, riferendo che la vicinanza alla Chiesa Carlo Acutis la deve alla sua tata, che lo portava con sè alla messa.
''Carlo ha avuto un'esistenza breve, nella quale però non si è mai accontentato'' ha aggiunto il religioso, parlando dunque di coraggio, curiosità e attenzione agli altri, tutte doti che il quindicenne ha saputo incarnare. ''E' stato testimone di fede, una fede però non da bambino''.
La messa celebrata da Monsignor Apeciti alla presenza di don Andrea Scaltritti (vicario missagliese particolarmente legato alla figura di Acutis), don Lorenzo Motta (di Casatenovo) e del diacono Alessandro Misuraca (in servizio presso la Parrocchia di Viganò), è stata preceduta da un incontro in oratorio alla presenza del vicario episcopale di Lecco, Monsignor Gianni Cesena che si è intrattenuto presso il salone polivalente insieme ai ragazzi presenti, dialogando con loro sulla santità di Carlo Acutis.
La comunità pastorale Maria Regina dei Martiri ospiterà la reliquia del giovane che troverà collocazione permanente presso la cappella dell'oratorio, al termine di un periodo di esposizione presso le tre chiese (Missaglia, Maresso, Lomaniga).Tante le iniziative che in questo fine settimana andranno in scena in tutta la Diocesi. Gli adolescenti saranno protagonisti della prossima ''Notte dei Santi'', il tradizionale incontro serale del 31 ottobre, vigilia della solennità di Tutti i Santi. Durante l'evento, i partecipanti si confronteranno con la santità di Carlo, percorrendo le stesse strade di Milano che lui attraversava negli anni scolastici presso l'Istituto Marcelline e il Leone XIII e la parrocchia di Santa Maria Segreta; qui il giovanissimo si fermava ogni giorno per la preghiera e la messa.
Ieri sera a Missaglia, alla presenza di tanti giovanissimi delle parrocchie del Decanato (da Barzanò a Casatenovo, passando per Monticello e Cassago), a fornire ai presenti un ritratto dell'adolescente nato a Milano, è stato Monsignor Ennio Apeciti, che ha curato personalmente la fase diocesana di beatificazione di Carlo Acutis. ''All'inizio ero anche scettico'' ha esordito l'alto prelato durante l'omelia, citando però due dei miracoli attribuiti al giovane, che hanno contribuito a confermare la validità dell'iter condotto.
Quello di un bambino brasiliano affetto da un grave disturbo al pancreas che, venuto a contatto con una reliquia legata ad Acutis, si riprese, conducendo una vita normale. E poi quella di una ragazza costaricana, in coma irreversibile a seguito di un incidente a Firenze, risvegliatasi a seguito delle preghiere che la mamma aveva rivolto dinnanzi alla tomba del giovane.
''Carlo era un bambino simile agli altri: alcune sue insegnanti mi raccontarono che a scuola non si impegnava poi così tanto, ma ha sempre avuto il coraggio di essere attento agli altri e ai loro bisogni'' ha detto Monsignor Apeciti, parlando dell'attitudine del giovane, sempre vicino ai compagni in difficoltà con i quali condivideva la merenda e si mostrava disponibile sempre. ''E' sempre stato molto curioso, faceva parecchie domande ai suoi genitori, anche sulla fede'' ha aggiunto l'alto prelato, riferendo che la vicinanza alla Chiesa Carlo Acutis la deve alla sua tata, che lo portava con sè alla messa.
''Carlo ha avuto un'esistenza breve, nella quale però non si è mai accontentato'' ha aggiunto il religioso, parlando dunque di coraggio, curiosità e attenzione agli altri, tutte doti che il quindicenne ha saputo incarnare. ''E' stato testimone di fede, una fede però non da bambino''.
La messa celebrata da Monsignor Apeciti alla presenza di don Andrea Scaltritti (vicario missagliese particolarmente legato alla figura di Acutis), don Lorenzo Motta (di Casatenovo) e del diacono Alessandro Misuraca (in servizio presso la Parrocchia di Viganò), è stata preceduta da un incontro in oratorio alla presenza del vicario episcopale di Lecco, Monsignor Gianni Cesena che si è intrattenuto presso il salone polivalente insieme ai ragazzi presenti, dialogando con loro sulla santità di Carlo Acutis.
La comunità pastorale Maria Regina dei Martiri ospiterà la reliquia del giovane che troverà collocazione permanente presso la cappella dell'oratorio, al termine di un periodo di esposizione presso le tre chiese (Missaglia, Maresso, Lomaniga).Tante le iniziative che in questo fine settimana andranno in scena in tutta la Diocesi. Gli adolescenti saranno protagonisti della prossima ''Notte dei Santi'', il tradizionale incontro serale del 31 ottobre, vigilia della solennità di Tutti i Santi. Durante l'evento, i partecipanti si confronteranno con la santità di Carlo, percorrendo le stesse strade di Milano che lui attraversava negli anni scolastici presso l'Istituto Marcelline e il Leone XIII e la parrocchia di Santa Maria Segreta; qui il giovanissimo si fermava ogni giorno per la preghiera e la messa.