Molteno: prestigioso premio per Valentina Mancuso, nel ricordo di una imprenditrice

Valentina Mancuso, ricercatrice di 29 anni, originaria di Molteno e oggi residente a Milano per lavoro, ha vinto la prima edizione del premio ''Lympha'', nato a Catania per sostenere l’impresa giovane al femminile e assegnato in ricordo dell'ingegner Raffaella Mandarano.
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Una carriera accademica e professionale particolarmente ricca quella della moltenese, che attualmente è assegnista di ricerca in psicometria presso l'Università eCampus. Laureata in Psicologia presso l'Università degli Studi di Milano-Bicocca, ha avuto l’opportunità di arricchire la sua formazione con un'esperienza di studio all'estero presso l'Università della California, San Diego (UCSD): è proprio qui, oltreoceano, che Valentina ha sviluppato una forte passione per la ricerca scientifica sulla quale si fonda la sua carriera. Dopo la laurea, ha intrapreso un percorso di dottorato di ricerca, durante il quale ha iniziato ad approfondire l'applicazione delle nuove tecnologie nell'ambito dei disturbi cognitivi.
''Questo interesse è stato ulteriormente alimentato dalla mia affiliazione all'Istituto Auxologico Italiano, un'istituzione rinomata per il suo approccio innovativo nell'integrazione delle nuove tecnologie sia nel campo dei disturbi cognitivi che motori'' ha spiegato. ''Durante il dottorato, ho avuto anche l'opportunità di trascorrere un periodo di visiting presso la Bar Ilan University in Israele, dove ho approfondito l'utilizzo della realtà virtuale (VR) nell'ambito della riabilitazione del disturbo post traumatico da stress''.
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Non solo, Valentina tiene anche un laboratorio all'Università Statale di Milano sulle intersezioni tra realtà virtuale ed emozioni, esplorando come le tecnologie immersive possano influenzare e modulare le nostre esperienze emotive. È inoltre membro dell'unità di psicologia della musica dell'Università Cattolica di Milano, dove contribuisce a ricerche innovative sull'interazione tra musica, emozioni e processi cognitivi. ''Questa varietà di esperienze e collaborazioni mi ha permesso di sviluppare una prospettiva interdisciplinare, combinando psicologia, tecnologia e neuroscienze in modo innovativo per affrontare le sfide nel campo dei disturbi cognitivi e del benessere mentale'' ha aggiunto.
Il suo lavoro oggi si concentra sulla ricerca in psicometria, con un focus particolare sulla costruzione e validazione statistica di nuovi strumenti diagnostici e terapeutici.
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''Il mio interesse principale – ha specificato - è l'utilizzo della realtà virtuale come strumento innovativo per l'identificazione precoce del declino cognitivo. Uno degli aspetti più entusiasmanti del mio lavoro è lo sviluppo di nuovi strumenti di riabilitazione che i pazienti possono utilizzare anche a domicilio. Questo approccio mira a garantire una continuità tra il percorso terapeutico in ospedale e la vita quotidiana del paziente, ottimizzando così l'efficacia dei trattamenti e migliorando la qualità della vita dei pazienti affetti da disturbi cognitivi''.
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Il progetto premiato, denominato ''NeuroCognitive VR'', è una batteria di test innovativa basata sulla realtà virtuale, progettata per la valutazione completa ed ecologica dei deficit cognitivi. ''Questo progetto nasce dagli studi del mio dottorato di ricerca, dove i prototipi iniziali e i concetti chiave sono stati sviluppati e validati in ambito accademico, garantendo una base scientifica robusta per il prodotto attuale'' ha evidenziato la dottoressa, spiegando le finalità del progetto. ''NeuroCognitive VR si propone di risolvere alcune delle principali limitazioni dei test neuropsicologici tradizionali, come la mancanza di validità ecologica, la difficoltà nel rilevare precocemente il declino cognitivo lieve (MCI) e la scarsa motivazione dei pazienti durante i test. Il sistema utilizza ambienti virtuali immersivi e realistici per simulare situazioni di vita quotidiana, permettendo una valutazione più accurata e naturale delle funzioni cognitive. Il progetto si distingue per la sua capacità di offrire una valutazione multidimensionale, integrando test per diverse funzioni cognitive in un unico ambiente. Questo approccio permette di valutare simultaneamente memoria, attenzione, funzioni esecutive e orientamento spaziale, offrendo una visione più completa e realistica delle capacità cognitive del paziente''.
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Sono molteplici le motivazioni che hanno guidato lo sviluppo del progetto, come ha raccontato Mancuso: ''In primo luogo, c'è la necessità di far progredire e avanzare gli strumenti attualmente utilizzati per la diagnosi dei disturbi cognitivi, con particolare attenzione al declino della memoria. L'obiettivo è di rendere questi strumenti più precisi, accessibili e meno invasivi per i pazienti. In secondo luogo, il progetto nasce dalla volontà di colmare il divario esistente tra la ricerca scientifica e la pratica clinica. Troppo spesso, le innovazioni rimangono confinate nei laboratori di ricerca, senza trovare un'applicazione concreta nella pratica quotidiana. Con questo progetto, miriamo a creare un ponte tra questi due mondi, portando le più recenti scoperte scientifiche direttamente al letto del paziente''.
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Grazie al premio Lympha - del valore di 5.000 euro - il progetto NeuroCognitiveVR avrà l'opportunità di essere ulteriormente sviluppato e implementato attraverso un percorso di incubazione di 4 mesi denominato "Divenire Armonico".
''Questo programma offre una serie di opportunità formative e di supporto cruciali per trasformare il progetto di ricerca in una realtà imprenditoriale concreta e sostenibile'' ha sottolineato Valentina, aggiungendo altri dettagli. ''Il percorso include sessioni di formazione su imprenditorialità, business planning, marketing digitale, gestione finanziaria e leadership. Inoltre, prevede un programma di mentorship con incontri individuali mensili, l'accesso a strumenti e risorse come crediti per software e servizi cloud, e l'uso di uno spazio di co-working per facilitare il networking e la collaborazione. Il programma di incubazione non si limita solo alla formazione, ma offre anche opportunità di networking attraverso la partecipazione a eventi e conferenze della rete HarmonicInnovation Group. Inoltre, include sessioni di preparazione al pitch per aiutare a presentare efficacemente il progetto a potenziali investitori o partner. Questo supporto completo permetterà di affinare il modello di business di NeuroCognitive VR, esplorare strategie di commercializzazione e prepararsi per un'eventuale espansione del mercato. L'obiettivo è quello di partire dai centri di eccellenza neuropsicologica e neurologica come early adopters, per poi estendere gradualmente l'adozione a ospedali generali, cliniche private, e potenzialmente anche al mercato consumer per il monitoraggio preventivo della salute cognitiva''.
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Per la ricercatrice è stata una grande soddisfazione venire a conoscenza della vittoria. ''Ricevere questo premio è stata davvero una notizia straordinaria, un riconoscimento speciale per il lavoro svolto in questi anni. Sono profondamente orgogliosa di questo risultato, che vedo come un riconoscimento non solo per me, ma per tutto il mio gruppo di ricerca. Questo team eccezionale coinvolge colleghi dell'Università di Torino, dell'Università Cattolica di Milano, dell'Università eCampus, dell'Istituto Auxologico Italiano e dell'associazione The Way. Questo premio ha per me un significato che va oltre il riconoscimento personale. Rappresenta un importante segnale di incoraggiamento per la ricerca innovativa nel campo delle neuroscienze e della psicologia in Italia. Inoltre, sottolinea l'importanza di iniziative che promuovono l'imprenditoria giovanile, e in particolare quella femminile, nel panorama italiano. In un contesto in cui le donne sono ancora sottorappresentate nei campi STEM e nell'imprenditoria tecnologica, questo premio serve da ispirazione e motivazione per altre giovani ricercatrici. Dimostra che con passione, dedizione e idee innovative, è possibile fare la differenza e ottenere riconoscimenti significativi''.
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La dottoressa ha tenuto molto a esprimere un pensiero particolare sul significato che questo premio, dedicato a una donna, ha assunto per lei, dando un'ulteriore spinta a proseguire sul percorso avviato. ''Sono particolarmente toccata dal fatto che questo premio sia dedicato a Raffaella Mandarano, che purtroppo non ho avuto il piacere di conoscere. Raffaella è stata un'imprenditrice il cui spirito innovativo ha dato vita a numerose startup all'avanguardia. Questo collegamento aggiunge un ulteriore livello di significato al premio, ricordandoci l'importanza di perseguire la ricerca scientifica con passione e determinazione, anche di fronte alle sfide più difficili. Questo premio non è quindi solo un traguardo, ma un nuovo punto di partenza. Mi dà la motivazione e le risorse per continuare a perseguire la mia visione di migliorare la vita delle persone affette da disturbi cognitivi attraverso l'innovazione tecnologica, onorando così anche la memoria e l'eredità di Raffaella Mandarano. Vorrei esprimere - ha poi concluso - un ringraziamento profondo e sincero a Giuseppe Mario Patti, presidente dell'associazione Raffaella Mandarano e Co-Founder di Proteo, EHT, Green Wave, nonché presidente di Smartech. La mia gratitudine si estende anche a tutto il team e alla giuria che mi ha accolto con entusiasmo e calore il 3 ottobre a Catania per presentare il mio progetto. La vostra accoglienza e il vostro supporto hanno reso questa esperienza ancora più significativa e memorabile. Grazie per credere nel potenziale innovativo di NeuroCognitive VR e per offrirmi questa straordinaria opportunità di crescita professionale e personale''.
M.Mau.
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