Barzanò/Sirtori: per i residenti ''il Bersaglio è un'area fragile. Serve più manutenzione sulla roggia''
Un intervento urgente per la pulizia dell'alveo della roggia Gambaione. A chiederlo a gran voce sono i residenti di Via Donizetti, al Bersaglio, località posta al confine fra Barzanò e Sirtori, che in occasione dell'ultimo evento temporalesco dello scorso 8 settembre, hanno dovuto fare i conti con una situazione piuttosto pesante, fra esondazione del corso d'aqua e smottamenti che hanno compromesso per diverse ore il transito nella parte terminale dell'arteria, dove peraltro la viabilità si presenta già critica in concomitanza con l'inizio dello sterrato che conduce verso l'ex casa di accoglienza.
Quella che nella situazione ordinaria si presenta come una roggia di modesta entità, lo scorso mese è esondata in più punti, trascinando a valle da Sirtori una serie di detriti che hanno creato pure una sorta di effetto diga. L'alveo non è stato in grado di contenere la portata eccezionale dell'acqua che ha raggiunto un'altezza considerevole, invadendo alcune proprietà private. Ancora oggi sono visibili nel letto della roggia cumuli di terra, tronchi, rami e persino una bicicletta, spinti verso il territorio barzanese dalla forza del torrente, che più a sud ha invaso pure la strada provinciale 51 e da lì anche in Via Verdi, con allagamenti che hanno interessato il nucleo storico di San Feriolo.
Una situazione rispetto alla quale i residenti chiedono un intervento di pulizia agli enti competenti, per evitare che le prossime piogge possano causare ulteriori disagi. Basta infatti dare uno sguardo al corso del Gambaione per accorgersi di quanto - in alcuni punti - la forza dell'acqua abbia allargato drasticamente l'alveo, causando potenziali ed ulteriori rischi dal punto di vista idrogeologico.
Non a caso il Comune di Barzanò in tempi recenti ha dovuto intervenire in somma urgenza, per mettere in sicurezza un tratto di Via Donizetti posto a poca distanza dalle abitazioni. Le intense precipitazioni dello scorso giugno avevano infatti causato l'esondazione della roggia. In particolare l'accumulo di materiale naturale sciolto quale pietrisco, rami, aveva occluso il letto del torrente e causato il deflusso delle acque anche lungo la strada.
L’esondazione e l’intasamento delle condotte di deflusso della roggia avevano instabilizzato l’argine che era franato nel letto del torrente, causando anche il cedimento di parte della soprastante Via Donizetti.
I lavori, a seguito di un sopralluogo compiuto nei giorni successivi, erano stati poi affidati a due imprese del territorio, con la situazione ripristinata a stretto giro. In quella circostanza si era provveduto anche al taglio di quattro alberature ad alto fusto posizionate nelle immediate vicinanze degli argini della roggia, a rischio caduta perché il suolo su cui appoggiavano era smosso.
Quello della vegetazione in effetti, è un altro aspetto sul quale i residenti puntano il dito. Trattandosi di una zona boschiva, in località Bersaglio sono ben visibili svariate decine di alberature. Oltre al pericolo di caduta sulla strada sottostante, il problema è rappresentato pure dal potenziale intralcio della linea elettrica; in passato si sono verificati infatti problemi di black-out che hanno interessato - oltre a Via Donizetti - gran parte della frazione di San Feriolo che affaccia sulla SP51, rimasta al freddo e al buio per diverse ore nel periodo invernale a causa appunto delle piante schiantatesi al suolo.
Del resto la mancata manutenzione del bosco è la principale causa dei disagi che caratterizzano la località. A ciò si somma pure lo stato di abbandono in cui versa l'ex edificio denominato Bersaglio, unico immobile di fatto sul territorio comunale sirtorese. Il cantiere per la trasformazione in residenze dell'area che per alcuni anni ha avuto vocazione sociale, si è fermato ormai da tempo e ciò ha reso ulteriormente abbandonato il comparto. Il sentiero che da lì si snoda verso Sirtori oltretutto, è interrotto da mesi per la caduta di un albero in prossimità del traliccio, con i visitatori costretti a seguire percorsi alternativi.
Insomma, i residenti chiedono ai due enti - Barzanò e Sirtori - ciascuno per la propria competenza territoriale, di tenere monitorato il corso d'acqua e di provvedere ad un'opera di pulizia e messa in sicurezza, con uno sguardo anche alle tombinature e ai canali di scolo delle acque presenti sull'arteria che non sembrerebbero adeguati rispetto al compito che gli viene richiesto. In sintesi, di occuparsi di prevenzione, per non essere costretti ogni volta ad intervenire quando è troppo tardi.
Quella che nella situazione ordinaria si presenta come una roggia di modesta entità, lo scorso mese è esondata in più punti, trascinando a valle da Sirtori una serie di detriti che hanno creato pure una sorta di effetto diga. L'alveo non è stato in grado di contenere la portata eccezionale dell'acqua che ha raggiunto un'altezza considerevole, invadendo alcune proprietà private. Ancora oggi sono visibili nel letto della roggia cumuli di terra, tronchi, rami e persino una bicicletta, spinti verso il territorio barzanese dalla forza del torrente, che più a sud ha invaso pure la strada provinciale 51 e da lì anche in Via Verdi, con allagamenti che hanno interessato il nucleo storico di San Feriolo.
Una situazione rispetto alla quale i residenti chiedono un intervento di pulizia agli enti competenti, per evitare che le prossime piogge possano causare ulteriori disagi. Basta infatti dare uno sguardo al corso del Gambaione per accorgersi di quanto - in alcuni punti - la forza dell'acqua abbia allargato drasticamente l'alveo, causando potenziali ed ulteriori rischi dal punto di vista idrogeologico.
Non a caso il Comune di Barzanò in tempi recenti ha dovuto intervenire in somma urgenza, per mettere in sicurezza un tratto di Via Donizetti posto a poca distanza dalle abitazioni. Le intense precipitazioni dello scorso giugno avevano infatti causato l'esondazione della roggia. In particolare l'accumulo di materiale naturale sciolto quale pietrisco, rami, aveva occluso il letto del torrente e causato il deflusso delle acque anche lungo la strada.
L’esondazione e l’intasamento delle condotte di deflusso della roggia avevano instabilizzato l’argine che era franato nel letto del torrente, causando anche il cedimento di parte della soprastante Via Donizetti.
I lavori, a seguito di un sopralluogo compiuto nei giorni successivi, erano stati poi affidati a due imprese del territorio, con la situazione ripristinata a stretto giro. In quella circostanza si era provveduto anche al taglio di quattro alberature ad alto fusto posizionate nelle immediate vicinanze degli argini della roggia, a rischio caduta perché il suolo su cui appoggiavano era smosso.
Quello della vegetazione in effetti, è un altro aspetto sul quale i residenti puntano il dito. Trattandosi di una zona boschiva, in località Bersaglio sono ben visibili svariate decine di alberature. Oltre al pericolo di caduta sulla strada sottostante, il problema è rappresentato pure dal potenziale intralcio della linea elettrica; in passato si sono verificati infatti problemi di black-out che hanno interessato - oltre a Via Donizetti - gran parte della frazione di San Feriolo che affaccia sulla SP51, rimasta al freddo e al buio per diverse ore nel periodo invernale a causa appunto delle piante schiantatesi al suolo.
Del resto la mancata manutenzione del bosco è la principale causa dei disagi che caratterizzano la località. A ciò si somma pure lo stato di abbandono in cui versa l'ex edificio denominato Bersaglio, unico immobile di fatto sul territorio comunale sirtorese. Il cantiere per la trasformazione in residenze dell'area che per alcuni anni ha avuto vocazione sociale, si è fermato ormai da tempo e ciò ha reso ulteriormente abbandonato il comparto. Il sentiero che da lì si snoda verso Sirtori oltretutto, è interrotto da mesi per la caduta di un albero in prossimità del traliccio, con i visitatori costretti a seguire percorsi alternativi.
Insomma, i residenti chiedono ai due enti - Barzanò e Sirtori - ciascuno per la propria competenza territoriale, di tenere monitorato il corso d'acqua e di provvedere ad un'opera di pulizia e messa in sicurezza, con uno sguardo anche alle tombinature e ai canali di scolo delle acque presenti sull'arteria che non sembrerebbero adeguati rispetto al compito che gli viene richiesto. In sintesi, di occuparsi di prevenzione, per non essere costretti ogni volta ad intervenire quando è troppo tardi.
G.C.