Parco Valle del Lambro: in Regione via libera all'ampliamento
Via libera unanime del Consiglio regionale, presieduto da Federico Romani, all’ampliamento dei confini del Parco regionale della Valle del Lambro.
L’incremento sarà di 436,28 ettari pari al 5,2% in più rispetto all’attuale superficie, che passa così da 8.391 a 8.827 ettari.
I confini del Parco si estenderanno nei territori di Arcore, Concorezzo e Villasanta per le aree già interessate dall’ex Parco locale di interesse sovracomunale della Cavallera (PLIS), riconosciuto dalla Provincia di Monza e Brianza nel 2009 e revocato nel 2018 su richiesta dei Comuni interessati per la volontà di “aggregarsi” al Parco della Valle del Lambro. L’ampliamento prevede anche l’inclusione di un’area ricadente nel Comune di Macherio che, pur se non in continuità territoriale con il perimetro del Parco, riveste particolare rilevanza ecologica, ambientale e paesaggistica.
In particolare, l’ampliamento riguarda 266,36 ettari nel Comune di Concorezzo, 74,56 ettari ad Arcore, 63,44 ettari a Villasanta e 31,92 ettari a Macherio.
Obiettivo dell’intervento è, in particolare, quello di rafforzare la Rete ecologica Regionale e i corridoi ecologici trasversali, migliorare la qualità dell’ambiente e del paesaggio, favorire la conservazione e il potenziamento della biodiversità e degli ecosistemi, valorizzare le risorse identitarie dei luoghi.
Per il relatore del provvedimento Jacopo Dozio (Forza Italia): ''È un intervento molto importante per tutto il territorio della provincia di Monza e Brianza. Queste aree meritano di essere comprese nel perimetro del Parco regionale della Valle del Lambro, perché sono di particolare pregio paesaggistico, ecologico ed ambientale, ciascuna per le sue peculiarità''.
Simone Negri (PD) ha sottolineato l’importanza di favorire processi di aggregazione dei Comuni con lo scopo di tutelare maggiormente aree meritevoli di protezione: ''A questo punto – ha detto - sarebbe importante pensare di rivedere la normativa generale dei parchi. Il voto unanime apre lo spazio per una riforma''.
Per Alessandro Corbetta (Lega) ''È un progetto di legge che va incontro alle esigenze del territorio e delle Amministrazioni locali. Dimostriamo che Regione Lombardia è attenta ai problemi dell’ambiente e prendiamo come una sfida la sollecitazione di rivedere la legge sui Parchi''.
''Questo intervento – ha spiegato l’Assessore al Territorio e Sistemi Verdi Gianluca Comazzi - aiuta ad avvicinarci a quel 30% di sistemi di aree protette che vogliamo raggiungere entro il 2030. Oggi quattro Comuni della provincia di Monza e Brianza ampliano i loro spazi all’interno del parco. I PLIS sono stati strategici ma è un segnale significativo che sempre più spesso i comuni chiedano di aderire ai Parchi regionali per una maggiore tutela''.
L’incremento sarà di 436,28 ettari pari al 5,2% in più rispetto all’attuale superficie, che passa così da 8.391 a 8.827 ettari.
I confini del Parco si estenderanno nei territori di Arcore, Concorezzo e Villasanta per le aree già interessate dall’ex Parco locale di interesse sovracomunale della Cavallera (PLIS), riconosciuto dalla Provincia di Monza e Brianza nel 2009 e revocato nel 2018 su richiesta dei Comuni interessati per la volontà di “aggregarsi” al Parco della Valle del Lambro. L’ampliamento prevede anche l’inclusione di un’area ricadente nel Comune di Macherio che, pur se non in continuità territoriale con il perimetro del Parco, riveste particolare rilevanza ecologica, ambientale e paesaggistica.
In particolare, l’ampliamento riguarda 266,36 ettari nel Comune di Concorezzo, 74,56 ettari ad Arcore, 63,44 ettari a Villasanta e 31,92 ettari a Macherio.
Obiettivo dell’intervento è, in particolare, quello di rafforzare la Rete ecologica Regionale e i corridoi ecologici trasversali, migliorare la qualità dell’ambiente e del paesaggio, favorire la conservazione e il potenziamento della biodiversità e degli ecosistemi, valorizzare le risorse identitarie dei luoghi.
Per il relatore del provvedimento Jacopo Dozio (Forza Italia): ''È un intervento molto importante per tutto il territorio della provincia di Monza e Brianza. Queste aree meritano di essere comprese nel perimetro del Parco regionale della Valle del Lambro, perché sono di particolare pregio paesaggistico, ecologico ed ambientale, ciascuna per le sue peculiarità''.
Simone Negri (PD) ha sottolineato l’importanza di favorire processi di aggregazione dei Comuni con lo scopo di tutelare maggiormente aree meritevoli di protezione: ''A questo punto – ha detto - sarebbe importante pensare di rivedere la normativa generale dei parchi. Il voto unanime apre lo spazio per una riforma''.
Per Alessandro Corbetta (Lega) ''È un progetto di legge che va incontro alle esigenze del territorio e delle Amministrazioni locali. Dimostriamo che Regione Lombardia è attenta ai problemi dell’ambiente e prendiamo come una sfida la sollecitazione di rivedere la legge sui Parchi''.
''Questo intervento – ha spiegato l’Assessore al Territorio e Sistemi Verdi Gianluca Comazzi - aiuta ad avvicinarci a quel 30% di sistemi di aree protette che vogliamo raggiungere entro il 2030. Oggi quattro Comuni della provincia di Monza e Brianza ampliano i loro spazi all’interno del parco. I PLIS sono stati strategici ma è un segnale significativo che sempre più spesso i comuni chiedano di aderire ai Parchi regionali per una maggiore tutela''.