V.Greppi: si attende la scelta (sul recesso o meno) della Provincia di Monza. Anche Sirtori nel frattempo lascia aperta la porta
L'approvazione in consiglio comunale a Monticello, della convenzione costitutiva del Consorzio Brianteo Villa Greppi - a seguito della conclusione dell'iter per la modifica dello statuto - ha fornito lo spunto per discutere dell'imminente futuro dell'ente culturale con sede proprio in paese.
Dopo l'illustrazione del punto, affidata all'assessore alla partita Maria Teresa Colombo, il sindaco Alessandra Hofmann ha ricordato come l'obiettivo del lavoro svolto negli scorsi mesi fosse (anche) quello di ''trattenere'' la Provincia di Monza e Brianza che nel 2023 aveva annunciato il proprio recesso dal Consorzio. Un ente ritenuto non strategico a fronte delle elevate ''uscite'' richieste - in termini di spesa - come gli amministratori brianzoli avevano fatto sapere.
La revisione dello statuto ha portato - fra le novità più sostanziali - alla separazione della parte patrimoniale da quella gestionale. Un passaggio quest'ultimo, che la Provincia monzese aveva già chiesto a suo tempo e che dovrebbe portare l'ente guidato da Luca Santambrogio ad un ripensamento.
Sull'evoluzione di questa scelta si sono soffermati i consiglieri di minoranza, chiedendo un aggiornamento sulla questione, data anche la presenza in assise del segretario comunale avv.Mario Blandino, al servizio da tempo anche dell'ente culturale attualmente presieduto da Lucia Urbano.
''Al momento la Provincia di Monza non ha ancora deliberato in merito, ma con i suoi rappresentanti ha partecipato attivamente all'intera fase che ha portato alla revisione dello statuto, in particolare contribuendo alla definizione degli indirizzi sulle spese generali e sulle modalità di compartecipazione all'ente. Tutto ciò depone per un rientro. In caso contrario il recesso avrà validità a tutti gli effetti dal 1 gennaio 2025'' ha detto l'avvocato Blandino.
La speranza degli enti dunque, è che la Provincia di Monza metta nero su bianco la volontà di continuare a far parte di Villa Greppi; l'uscita dell'ente avrebbe infatti delle ripercussioni politiche ed econonomiche importanti. Ad oggi i comuni brianzoli consorziati - dopo l'uscita di Renate, Veduggio, Briosco e Verano - restano soltanto Correzzana e Triuggio, ma il Comune Arcore (guidato da un sindaco di centrodestra) si è recentemente convenzionato con l'ente per l'attività culturale e un interesse a far parte del Consorzio sarebbe stato manifestato anche da Usmate-Velate.E Sirtori? Come si ricorderà anche il Comune del Casatese ha deliberato - poco dopo la Provincia di Monza e Brianza - il recesso da Villa Greppi che (a meno di ripensamenti) diventerà effettivo con il nuovo anno. Ma il percorso condotto e sfociato nella revisione dello statuto potrebbe far cambiare idea all'amministrazione sirtorese, solitamente rappresentata alle assemblee dal capogruppo Paolo Belletti. Del resto lo stesso primo cittadino - a precisa domanda postagli - sulla permanenza nel Consorzio, lascia aperta la porta: ''non è da escludere, ma abbiamo ancora tempo per valutare'' ci ha detto Matteo Rosa.
Dopo l'illustrazione del punto, affidata all'assessore alla partita Maria Teresa Colombo, il sindaco Alessandra Hofmann ha ricordato come l'obiettivo del lavoro svolto negli scorsi mesi fosse (anche) quello di ''trattenere'' la Provincia di Monza e Brianza che nel 2023 aveva annunciato il proprio recesso dal Consorzio. Un ente ritenuto non strategico a fronte delle elevate ''uscite'' richieste - in termini di spesa - come gli amministratori brianzoli avevano fatto sapere.
La revisione dello statuto ha portato - fra le novità più sostanziali - alla separazione della parte patrimoniale da quella gestionale. Un passaggio quest'ultimo, che la Provincia monzese aveva già chiesto a suo tempo e che dovrebbe portare l'ente guidato da Luca Santambrogio ad un ripensamento.
Sull'evoluzione di questa scelta si sono soffermati i consiglieri di minoranza, chiedendo un aggiornamento sulla questione, data anche la presenza in assise del segretario comunale avv.Mario Blandino, al servizio da tempo anche dell'ente culturale attualmente presieduto da Lucia Urbano.
''Al momento la Provincia di Monza non ha ancora deliberato in merito, ma con i suoi rappresentanti ha partecipato attivamente all'intera fase che ha portato alla revisione dello statuto, in particolare contribuendo alla definizione degli indirizzi sulle spese generali e sulle modalità di compartecipazione all'ente. Tutto ciò depone per un rientro. In caso contrario il recesso avrà validità a tutti gli effetti dal 1 gennaio 2025'' ha detto l'avvocato Blandino.
La speranza degli enti dunque, è che la Provincia di Monza metta nero su bianco la volontà di continuare a far parte di Villa Greppi; l'uscita dell'ente avrebbe infatti delle ripercussioni politiche ed econonomiche importanti. Ad oggi i comuni brianzoli consorziati - dopo l'uscita di Renate, Veduggio, Briosco e Verano - restano soltanto Correzzana e Triuggio, ma il Comune Arcore (guidato da un sindaco di centrodestra) si è recentemente convenzionato con l'ente per l'attività culturale e un interesse a far parte del Consorzio sarebbe stato manifestato anche da Usmate-Velate.E Sirtori? Come si ricorderà anche il Comune del Casatese ha deliberato - poco dopo la Provincia di Monza e Brianza - il recesso da Villa Greppi che (a meno di ripensamenti) diventerà effettivo con il nuovo anno. Ma il percorso condotto e sfociato nella revisione dello statuto potrebbe far cambiare idea all'amministrazione sirtorese, solitamente rappresentata alle assemblee dal capogruppo Paolo Belletti. Del resto lo stesso primo cittadino - a precisa domanda postagli - sulla permanenza nel Consorzio, lascia aperta la porta: ''non è da escludere, ma abbiamo ancora tempo per valutare'' ci ha detto Matteo Rosa.
G.C.