Missaglia: via libera unanime del consiglio a due Comunità Energetiche (CER)
Le CER (Comunità Energetiche) sono divenute realtà anche a Missaglia. Nella serata di ieri il consiglio comunale ha - all'unanimità - approvato il modello di atto costitutivo, lo statuto ed il regolamento che disciplina questi organismi. Usiamo il plurale perchè per il momento ne sono state istituite due; la prima per il territorio del ''capoluogo'' e località Molinata, mentre la seconda che coinvolge le frazioni di Maresso, Barriano e Lomaniga.
Ad introdurre il punto è stato il sindaco Paolo Redaelli, ricordando che delle CER il proprio gruppo ne parla sin dalla campagna elettorale, avendo particolarmente a cuore le tematiche ambientali e legate alle fonti rinnovabili. Del resto le Comunità Energetiche rappresentano un’importante novità anche dal punto di vista sociale; si tratta infatti di un nuovo paradigma in cui soggetti privati si accordano per condividere l’energia.
Possono aderire alla CER due/tre tipi di soci: innanzitutto i consumer, cioè chi utilizza l’energia condivisa che costerà meno rispetto ad un normale contratto di fornitura; i producer, vale a dire chi produce l’energia condivisa che gli sarà pagata ad un prezzo superiore che non quanto riceverebbe ora dal gestore (GSE); infine i prosumer, che producono ed autoconsumano l’energia, rendendo però disponibile l'eccedenza. Quest'ultimo soggetto ha interesse a stare nella CER perché l’energia non autoconsumata viene valorizzata ad un prezzo superiore a quella del GSE.
In pratica come ha evidenziato Redaelli, i producer producono energia rinnovabile (fotovoltaico, eolico, biogas,…), i prosumer oltre a produrla, la consumano. L’energia prodotta e non autoconsumata è resa disponibile ai consumer; se avanza energia, è venduta al gestore.
Dal punto di vista tecnico è possibile realizzare una CER sotto una cabina primaria. Sul territorio di Missaglia ce ne sono tre (Missaglia e Molinata; Missagliola e Contra; Maresso, Barriano e Lomaniga). Non avendo però ottenuto un numero adeguato di adesioni e non avendo immobili su cui montare pannelli fotovoltaici, il Comune non ha proseguito con l'iter per la costituzione di una Comunità Energetica nel comparto Missagliola e Contra, procedendo invece con le altre due (pur avendo perso iscritti rispetto all'iniziale fase di raccolta degli interessamenti).
Si avvieranno dunque le CER di Missaglia, Molinata (comprensive anche della piscina di Barzanò) e Maresso, Ossola, Barriano, Lomaniga.
Per ciascuna sarà formata una ''associazione non riconosciuta'' che è una forma leggera di sodalizio, formata davanti al segretario comunale e non dal notaio. I costi sono nulli ad eccezione dei 250 euro circa necessari per registrare l’associazione e ottenere il codice fiscale.
''Per partire occorrono almeno due o tre membri (pubblici o privati) e poi pian piano potremo allargarci. Partiremo con chi si candidato ed è passato alla fase due, assieme al Comune e ad aziende che si son detto disponibili. All’inizio io sarò il presidente di entrambe le associazioni ma poi, proseguendo, man mano che ci si allargherà, valuteremo come proseguire. Arrivati a dimensioni maggiori potrà ben essere che cambierà anche la forma giuridica'' ha spiegato Redaelli, aggiungendo che Regione garantisce la premialità per 20 anni dalla costituzione che deve essere effettuata entro marzo del 2025.
Una volta archiviata l'approvazione in consiglio comunale è intenzione del Comune indire delle riunioni con la popolazione per pubblicizzare le CER ed incrementare gli aderenti: ''maggior numero di aderenti - ha detto il sindaco- incrementa la percentuale di energia condivisa e quindi produrrà maggiori benefici per ciascuna comunità e quindi per il territorio comunale''.
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Aperto il dibattito, il consigliere di Centrodestra Unito Riccardo Meregalli, si è detto a favore della costituzione delle CER, anticipando il voto favorevole del proprio gruppo, sulla scorta del parere positivo dato anche all'atto d'indirizzo in una delle precedenti sedute consiliari. L'esponente della minoranza ha però espresso qualche perplessità sulla presenza, nello statuto, di un riferimento all'energia eolica. ''Non mi sembra sia in linea con le caratteristiche del nostro territorio'' ha detto, proponendo al consiglio di eliminare quella dicitura. Un concetto ripreso anche dal collega Emanuele Mistò, che - pur evidenziando la bontà delle CER e di tutte le altre iniziative che incentivano le fonti rinnovabili - ha anche fatto riferimento alla necessità di tutelare l'ambiente anche dal punto di vista strutturale, pensando agli impianti e ai fotovoltaici che vengono posati su ampie superfici e che, ad un certo punto - arrivati a fine vita - dovranno essere rimossi e smaltiti affinchè non vadano a deturpare quel che ci circonda.
Dopo essersi ritirato per conferire sulla richiesta, il gruppo di maggioranza ha però deciso di non apportare la modifica chiesta dall'opposizione. ''Non dimentichiamoci che la richiesta di installazione di un qualsiasi tipo di impianto, deve essere sottoposta al Comune per ottenere tutte le autorizzazioni del caso'' ha detto il sindaco Redaelli, ponendo in votazione il punto, approvato comunque all'unanimità.
Ad introdurre il punto è stato il sindaco Paolo Redaelli, ricordando che delle CER il proprio gruppo ne parla sin dalla campagna elettorale, avendo particolarmente a cuore le tematiche ambientali e legate alle fonti rinnovabili. Del resto le Comunità Energetiche rappresentano un’importante novità anche dal punto di vista sociale; si tratta infatti di un nuovo paradigma in cui soggetti privati si accordano per condividere l’energia.
Possono aderire alla CER due/tre tipi di soci: innanzitutto i consumer, cioè chi utilizza l’energia condivisa che costerà meno rispetto ad un normale contratto di fornitura; i producer, vale a dire chi produce l’energia condivisa che gli sarà pagata ad un prezzo superiore che non quanto riceverebbe ora dal gestore (GSE); infine i prosumer, che producono ed autoconsumano l’energia, rendendo però disponibile l'eccedenza. Quest'ultimo soggetto ha interesse a stare nella CER perché l’energia non autoconsumata viene valorizzata ad un prezzo superiore a quella del GSE.
In pratica come ha evidenziato Redaelli, i producer producono energia rinnovabile (fotovoltaico, eolico, biogas,…), i prosumer oltre a produrla, la consumano. L’energia prodotta e non autoconsumata è resa disponibile ai consumer; se avanza energia, è venduta al gestore.
Dal punto di vista tecnico è possibile realizzare una CER sotto una cabina primaria. Sul territorio di Missaglia ce ne sono tre (Missaglia e Molinata; Missagliola e Contra; Maresso, Barriano e Lomaniga). Non avendo però ottenuto un numero adeguato di adesioni e non avendo immobili su cui montare pannelli fotovoltaici, il Comune non ha proseguito con l'iter per la costituzione di una Comunità Energetica nel comparto Missagliola e Contra, procedendo invece con le altre due (pur avendo perso iscritti rispetto all'iniziale fase di raccolta degli interessamenti).
Si avvieranno dunque le CER di Missaglia, Molinata (comprensive anche della piscina di Barzanò) e Maresso, Ossola, Barriano, Lomaniga.
Per ciascuna sarà formata una ''associazione non riconosciuta'' che è una forma leggera di sodalizio, formata davanti al segretario comunale e non dal notaio. I costi sono nulli ad eccezione dei 250 euro circa necessari per registrare l’associazione e ottenere il codice fiscale.
''Per partire occorrono almeno due o tre membri (pubblici o privati) e poi pian piano potremo allargarci. Partiremo con chi si candidato ed è passato alla fase due, assieme al Comune e ad aziende che si son detto disponibili. All’inizio io sarò il presidente di entrambe le associazioni ma poi, proseguendo, man mano che ci si allargherà, valuteremo come proseguire. Arrivati a dimensioni maggiori potrà ben essere che cambierà anche la forma giuridica'' ha spiegato Redaelli, aggiungendo che Regione garantisce la premialità per 20 anni dalla costituzione che deve essere effettuata entro marzo del 2025.
Una volta archiviata l'approvazione in consiglio comunale è intenzione del Comune indire delle riunioni con la popolazione per pubblicizzare le CER ed incrementare gli aderenti: ''maggior numero di aderenti - ha detto il sindaco- incrementa la percentuale di energia condivisa e quindi produrrà maggiori benefici per ciascuna comunità e quindi per il territorio comunale''.
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Aperto il dibattito, il consigliere di Centrodestra Unito Riccardo Meregalli, si è detto a favore della costituzione delle CER, anticipando il voto favorevole del proprio gruppo, sulla scorta del parere positivo dato anche all'atto d'indirizzo in una delle precedenti sedute consiliari. L'esponente della minoranza ha però espresso qualche perplessità sulla presenza, nello statuto, di un riferimento all'energia eolica. ''Non mi sembra sia in linea con le caratteristiche del nostro territorio'' ha detto, proponendo al consiglio di eliminare quella dicitura. Un concetto ripreso anche dal collega Emanuele Mistò, che - pur evidenziando la bontà delle CER e di tutte le altre iniziative che incentivano le fonti rinnovabili - ha anche fatto riferimento alla necessità di tutelare l'ambiente anche dal punto di vista strutturale, pensando agli impianti e ai fotovoltaici che vengono posati su ampie superfici e che, ad un certo punto - arrivati a fine vita - dovranno essere rimossi e smaltiti affinchè non vadano a deturpare quel che ci circonda.
Dopo essersi ritirato per conferire sulla richiesta, il gruppo di maggioranza ha però deciso di non apportare la modifica chiesta dall'opposizione. ''Non dimentichiamoci che la richiesta di installazione di un qualsiasi tipo di impianto, deve essere sottoposta al Comune per ottenere tutte le autorizzazioni del caso'' ha detto il sindaco Redaelli, ponendo in votazione il punto, approvato comunque all'unanimità.
G.C.