Casatenovo celebra i vent'anni di presenza sul territorio della comunità ''Le Orme''
Una realtà inclusiva, attenta e vivibile. Si può sintetizzare così quel che la comunità riabilitativa a media assistenza (CRM) ''Le Orme'' rappresenta per Casatenovo e per il territorio che vent'anni fa l'ha accolta. Un traguardo di tutto rispetto che proprio stamani è stato celebrato con una bella iniziativa organizzata a Villa Facchi dai referenti della Cooperativa L'Arcobaleno (che gestisce la struttura in sinergia con ASST Lecco) e dall'amministrazione comunale.
A dare il benvenuto al numeroso pubblico intervenuto - fra utenti, familiari e volontari delle associazioni che in questi anni sono entrati in contatto con la comunità - sono state l'assessore Gaia Riva e il consigliere Veronica Faltracco, occupatesi appunto della messa a punto dell'evento odierno. Un breve convegno che ha poi lasciato spazio ad un'inaugurazione speciale e ad un rinfresco conviviale, all'insegna dell'amicizia.
''La salute mentale riguarda tutti'' ha esordito l'assessore al welfare della città di Lecco, Emanuele Manzoni, recentemente eletto al vertice del CdR dei sindaci ed intervenuto proprio in questa veste alla mattinata. ''E' un tema che ha a che fare con come costruiamo la società, segnata dalla solitudine, che morde e fa male, con i giovani che si devono confrontare con canoni estetici, competizione e forti livelli di stress. Per questa ragione una realtà come la vostra è importante - ha aggiunto rivolgendosi alla Cooperativa L'Arcobaleno - perchè previene il disagio e se ne prende cura, creando connessioni con il territorio e con le famiglie''.
Una sfida forte, ma vinta da ''Le Orme'' - pur nelle difficoltà - in questi due decenni di vita, come ha ricordato il sindaco Filippo Galbiati nel tracciare un parallelismo fra il tempo grigio di questi giorni e quei momenti di sconforto che possono capitare a chiunque nel corso dell'esistenza.
''Bisogna riportare l'arcobaleno in quelle vite e per farlo servono servizi qualificati e l'impegno di tutti'' ha detto, auspicando interlocuzione e collaborazione costante delle istituzioni con i professionisti e le strutture che si occupano di questi temi, ringraziando poi tutte le realtà che hanno preso parte all'organizzazione della giornata odierna.
Nadia Manzoni, responsabile dell'area salute mentale adulti della Cooperativa L'Arcobaleno ha ricordato il triplice anniversario che ricade quest'anno: oltre ai vent'anni de ''Le Orme'', si festeggiano i venticinque anni di vita della CPM Casa del Lago di Garlate e il doppio lustro trascorso dall'apertura di Casa Madre Laura, progetto di residenzialità leggera a Sartirana di Merate. Tutti esempi che dimostrano ''quanto sia prezioso il lavoro di collaborazione''. Il supporto del territorio in effetti, è stato determinante nel caso della struttura di Casatenovo ''per portare avanti un modello di comunità integrata''.
Una storia fatta di persone, impegno, passione, volti e relazione quella de ''Le Orme'' ''che merita di essere valorizzata'' per Désirée Bonacina, presidente della Cooperativa L'Arcobaleno, che ha messo in evidenza la grande accoglienza del territorio casatese, nessuno escluso. Dal Comune, alle associazioni, ai commercianti: tutti a modo proprio si sono resi protagonisti di questa storia. ''Purtroppo la caccia al tesoro di oggi pomeriggio non si potrà fare per via del maltempo: la riprogrammeremo in primavera, ma a pensarci il tesoro lo abbiamo già qui''.
In rappresentanza di ASST Lecco - realtà con la quale la struttura casatese lavora in stretta sinergia - c'era il dottor Ottaviano Martinelli, direttore del dipartimento di salute mentale e delle dipendenze e direttore della neuropsichiatria infanzia e adolescenza, che ha innanzitutto portato i saluti dell'azienda, in particolare del direttore sanitario dottor Gianluca Peschi.
Nel ricordare il centenario della nascita di Franco Basaglia - psichiatra e neurologo italiano, ma soprattutto innovatore nel campo della salute mentale - il medico ha evidenziato la centralità di quest'ultimo tema, sul quale vi è massima attenzione da parte di ASST, per poter attuare al meglio quel principio di integrazione territoriale, sulla scorta anche delle indicazioni di Regione Lombardia.
Uno di questi esempi è appunto ''Le Orme'', che si traduce nella cultura dell'inclusione e dell'interazione con la comunità. Concetti che l'azienda territoriale ha intenzione di promuovere ed ulteriormente sviluppare.
''E' un momento molto delicato per la salute mentale, soprattutto per molti dei nostri adolescenti. C'è il rischio che il loro disagio non venga intercettato, invece si tratta di una vera e propria emergenza che necessita di risposte. L'unione fa la forza'' ha concluso.
La dottoressa Simonetta Martini (responsabile area territoriale dipartimento salute mentale e dipendenze di ASST Lecco) ha parlato della comunità riabilitativa di Casatenovo come di un ''esempio virtuoso di collaborazione, il risultato di un lavoro importante iniziato vent'anni fa''.
La sinergia fra la struttura e ASST Lecco ha funzionato al meglio perchè gli obiettivi erano comuni e negli anni molti traguardi sono stati raggiunti insieme a L'Arcobaleno; ad esempio l'inaugurazione degli alloggi a Merate per dare agli utenti una progressiva autonomia, fornendo una risposta concreta ai loro bisogni.
''All'inizio non è stato semplice: i pazienti presentavano problematiche croniche, complesse e difficili e il lavoro di riabilitazione intensiva si è rivelato un successo anche sui più giovani, grazie a progetti concreti''.
''Un luogo aperto alla vita'': così il dottor Sergio Surace (responsabile delle strutture residenziali di ASST Lecco) ha descritto la struttura di Casatenovo di cui si sente orgogliosamente parte. ''Ha abbattuto i muri, mettendo in evidenza il tema della sanità mentale''.
Gli interventi finali hanno consentito di raccontare qualcosa del progetto ''Extrashooting'' portato avanti da alcuni utenti delle comunità gestite da L'Arcobaleno nell'ambito del laboratorio amatoriale di fotografia, attivato nel 2007. Un'iniziativa artistica e sociale sfociata nella mostra ''Uno scatto in avanti'' già ospitata in Torre Viscontea a Lecco e proposta quest'oggi a Villa Facchi.
A chiudere l'intensa mattinata - segnata anche dalla presenza del neo parroco don Massimo Santambrogio - l'inaugurazione di una tela realizzata dagli ospiti e donata alla comunità di Casatenovo; un modo non convenzionale per lasciare una traccia tangibile e decisamente colorata, delle loro emozioni.
A dare il benvenuto al numeroso pubblico intervenuto - fra utenti, familiari e volontari delle associazioni che in questi anni sono entrati in contatto con la comunità - sono state l'assessore Gaia Riva e il consigliere Veronica Faltracco, occupatesi appunto della messa a punto dell'evento odierno. Un breve convegno che ha poi lasciato spazio ad un'inaugurazione speciale e ad un rinfresco conviviale, all'insegna dell'amicizia.
''La salute mentale riguarda tutti'' ha esordito l'assessore al welfare della città di Lecco, Emanuele Manzoni, recentemente eletto al vertice del CdR dei sindaci ed intervenuto proprio in questa veste alla mattinata. ''E' un tema che ha a che fare con come costruiamo la società, segnata dalla solitudine, che morde e fa male, con i giovani che si devono confrontare con canoni estetici, competizione e forti livelli di stress. Per questa ragione una realtà come la vostra è importante - ha aggiunto rivolgendosi alla Cooperativa L'Arcobaleno - perchè previene il disagio e se ne prende cura, creando connessioni con il territorio e con le famiglie''.
Una sfida forte, ma vinta da ''Le Orme'' - pur nelle difficoltà - in questi due decenni di vita, come ha ricordato il sindaco Filippo Galbiati nel tracciare un parallelismo fra il tempo grigio di questi giorni e quei momenti di sconforto che possono capitare a chiunque nel corso dell'esistenza.
''Bisogna riportare l'arcobaleno in quelle vite e per farlo servono servizi qualificati e l'impegno di tutti'' ha detto, auspicando interlocuzione e collaborazione costante delle istituzioni con i professionisti e le strutture che si occupano di questi temi, ringraziando poi tutte le realtà che hanno preso parte all'organizzazione della giornata odierna.
Nadia Manzoni, responsabile dell'area salute mentale adulti della Cooperativa L'Arcobaleno ha ricordato il triplice anniversario che ricade quest'anno: oltre ai vent'anni de ''Le Orme'', si festeggiano i venticinque anni di vita della CPM Casa del Lago di Garlate e il doppio lustro trascorso dall'apertura di Casa Madre Laura, progetto di residenzialità leggera a Sartirana di Merate. Tutti esempi che dimostrano ''quanto sia prezioso il lavoro di collaborazione''. Il supporto del territorio in effetti, è stato determinante nel caso della struttura di Casatenovo ''per portare avanti un modello di comunità integrata''.
Una storia fatta di persone, impegno, passione, volti e relazione quella de ''Le Orme'' ''che merita di essere valorizzata'' per Désirée Bonacina, presidente della Cooperativa L'Arcobaleno, che ha messo in evidenza la grande accoglienza del territorio casatese, nessuno escluso. Dal Comune, alle associazioni, ai commercianti: tutti a modo proprio si sono resi protagonisti di questa storia. ''Purtroppo la caccia al tesoro di oggi pomeriggio non si potrà fare per via del maltempo: la riprogrammeremo in primavera, ma a pensarci il tesoro lo abbiamo già qui''.
In rappresentanza di ASST Lecco - realtà con la quale la struttura casatese lavora in stretta sinergia - c'era il dottor Ottaviano Martinelli, direttore del dipartimento di salute mentale e delle dipendenze e direttore della neuropsichiatria infanzia e adolescenza, che ha innanzitutto portato i saluti dell'azienda, in particolare del direttore sanitario dottor Gianluca Peschi.
Nel ricordare il centenario della nascita di Franco Basaglia - psichiatra e neurologo italiano, ma soprattutto innovatore nel campo della salute mentale - il medico ha evidenziato la centralità di quest'ultimo tema, sul quale vi è massima attenzione da parte di ASST, per poter attuare al meglio quel principio di integrazione territoriale, sulla scorta anche delle indicazioni di Regione Lombardia.
Uno di questi esempi è appunto ''Le Orme'', che si traduce nella cultura dell'inclusione e dell'interazione con la comunità. Concetti che l'azienda territoriale ha intenzione di promuovere ed ulteriormente sviluppare.
''E' un momento molto delicato per la salute mentale, soprattutto per molti dei nostri adolescenti. C'è il rischio che il loro disagio non venga intercettato, invece si tratta di una vera e propria emergenza che necessita di risposte. L'unione fa la forza'' ha concluso.
La dottoressa Simonetta Martini (responsabile area territoriale dipartimento salute mentale e dipendenze di ASST Lecco) ha parlato della comunità riabilitativa di Casatenovo come di un ''esempio virtuoso di collaborazione, il risultato di un lavoro importante iniziato vent'anni fa''.
La sinergia fra la struttura e ASST Lecco ha funzionato al meglio perchè gli obiettivi erano comuni e negli anni molti traguardi sono stati raggiunti insieme a L'Arcobaleno; ad esempio l'inaugurazione degli alloggi a Merate per dare agli utenti una progressiva autonomia, fornendo una risposta concreta ai loro bisogni.
''All'inizio non è stato semplice: i pazienti presentavano problematiche croniche, complesse e difficili e il lavoro di riabilitazione intensiva si è rivelato un successo anche sui più giovani, grazie a progetti concreti''.
''Un luogo aperto alla vita'': così il dottor Sergio Surace (responsabile delle strutture residenziali di ASST Lecco) ha descritto la struttura di Casatenovo di cui si sente orgogliosamente parte. ''Ha abbattuto i muri, mettendo in evidenza il tema della sanità mentale''.
Gli interventi finali hanno consentito di raccontare qualcosa del progetto ''Extrashooting'' portato avanti da alcuni utenti delle comunità gestite da L'Arcobaleno nell'ambito del laboratorio amatoriale di fotografia, attivato nel 2007. Un'iniziativa artistica e sociale sfociata nella mostra ''Uno scatto in avanti'' già ospitata in Torre Viscontea a Lecco e proposta quest'oggi a Villa Facchi.
A chiudere l'intensa mattinata - segnata anche dalla presenza del neo parroco don Massimo Santambrogio - l'inaugurazione di una tela realizzata dagli ospiti e donata alla comunità di Casatenovo; un modo non convenzionale per lasciare una traccia tangibile e decisamente colorata, delle loro emozioni.
G.C.