Maresso: Padre William e il ricordo del beato Allamano
Venerdì 18 ottobre, nella chiesa parrocchiale di Maresso, la comunità si è riunita per ricordare - con un rosario - il beato Giuseppe Allamano. Ospite speciale della serata Padre William Mkaula, missionario della Consolata impegnato in Tanzania, presso il Consolata Hospital di Ikonda.
Giuseppe Allamano è stato un sacerdote della Diocesi di Torino, fondatore dei Missionari e delle Missionarie della Consolata. Figlio di una famiglia di contadini e nipote di San Giuseppe Cafasso, ha studiato a Valdocco nell’Oratorio di San Giovanni Bosco. Viene ordinato sacerdote nella Diocesi di Torino nel 1873. Assistente e, in seguito, direttore spirituale del Seminario, nel 1880 viene nominato rettore del Santuario della Consolata. Il 29 gennaio 1901 ha fondato l’Istituto Missioni della Consolata, che nel 1902 ha avviato le sue attività di apostolato con la partenza per il Kenya dei primi quattro missionari, due sacerdoti e due coadiutori.
Il religioso - mancato nel lontano 1926 - ha percorso le strade del mondo per tutta la sua vita perseverando nell’intento di essere non solo un sacerdote missionario, ma di essere soprattutto santo nella sua vita di missione, ordinando la sua vita (e quella dei futuri missionari della Consolata) secondo dieci importanti punti.
Padre William, durante la testimonianza tenutasi alla fine del rosario missionario, ha rimarcato l’importanza dei punti fondamentali indicati da Giuseppe Allamano, che scandiscono le azioni di ogni missionario della Consolata, invitando tutti a essere non solo cristiani, ma santi nella vita terrena.
''Fate bene il bene, e in silenzio. Questo è uno degli insegnamenti che ci ha lasciato il Beato Giuseppe Allamano'' ha detto il missionario africano rivolgendosi ai fedeli. ''Ci ha anche detto di essere conca e non canale per i beni spirituali, ma di essere canale e non conca per i beni materiali. Ci ha detto di essere forti nella missione, di guardare oltre la cultura. Di trasformare l’ambiente, non solo gli uomini e le donne davanti a noi''.
Dopo aver visionato un filmato, preparato per l’occasione dalla comunità pastorale missagliese, riguardante la vita di Giuseppe Allamano, la celebrazione si è conclusa tra gli abbracci e i saluti di amici e conoscenti di Padre William, che hanno approfittato dell’opportunità per augurare al sacerdote buon viaggio, in vista della sua imminente ripartenza per la Tanzania.
Giuseppe Allamano è stato un sacerdote della Diocesi di Torino, fondatore dei Missionari e delle Missionarie della Consolata. Figlio di una famiglia di contadini e nipote di San Giuseppe Cafasso, ha studiato a Valdocco nell’Oratorio di San Giovanni Bosco. Viene ordinato sacerdote nella Diocesi di Torino nel 1873. Assistente e, in seguito, direttore spirituale del Seminario, nel 1880 viene nominato rettore del Santuario della Consolata. Il 29 gennaio 1901 ha fondato l’Istituto Missioni della Consolata, che nel 1902 ha avviato le sue attività di apostolato con la partenza per il Kenya dei primi quattro missionari, due sacerdoti e due coadiutori.
Il religioso - mancato nel lontano 1926 - ha percorso le strade del mondo per tutta la sua vita perseverando nell’intento di essere non solo un sacerdote missionario, ma di essere soprattutto santo nella sua vita di missione, ordinando la sua vita (e quella dei futuri missionari della Consolata) secondo dieci importanti punti.
Padre William, durante la testimonianza tenutasi alla fine del rosario missionario, ha rimarcato l’importanza dei punti fondamentali indicati da Giuseppe Allamano, che scandiscono le azioni di ogni missionario della Consolata, invitando tutti a essere non solo cristiani, ma santi nella vita terrena.
''Fate bene il bene, e in silenzio. Questo è uno degli insegnamenti che ci ha lasciato il Beato Giuseppe Allamano'' ha detto il missionario africano rivolgendosi ai fedeli. ''Ci ha anche detto di essere conca e non canale per i beni spirituali, ma di essere canale e non conca per i beni materiali. Ci ha detto di essere forti nella missione, di guardare oltre la cultura. Di trasformare l’ambiente, non solo gli uomini e le donne davanti a noi''.
Dopo aver visionato un filmato, preparato per l’occasione dalla comunità pastorale missagliese, riguardante la vita di Giuseppe Allamano, la celebrazione si è conclusa tra gli abbracci e i saluti di amici e conoscenti di Padre William, che hanno approfittato dell’opportunità per augurare al sacerdote buon viaggio, in vista della sua imminente ripartenza per la Tanzania.
L.F.