Bosisio, La Nostra Famiglia: un laboratorio per riparare la bici
Un laboratorio per la manutenzione e la cura delle biciclette: avviato questa mattina, lunedì 21 ottobre presso La Nostra Famiglia di Bosisio Parini un progetto per sviluppare autonomie e competenze nei giovani con disturbi del neurosviluppo denominato ''Come riparo la bici''.
Grazie al sostegno di Beta Utensili e di Belfor Italia, è stata realizzata una ciclo-officina, dove i giovani impareranno a controllare la pressione delle gomme, a cambiare una ruota o regolare il sellino ma soprattutto potranno disporre di uno spazio formativo e di socialità, dove l'uso e la cura della bicicletta sono veicolo di integrazione e inclusione.
Il progetto è rivolto a 24 minori in carico al servizio residenziale terapeutico riabilitativo l’Aquilone: per questi ragazzi, ai problemi legati alla disabilità si associano importanti criticità nei comportamenti di adattamento ambientale. All’interno del sopracitato servizio i giovani vengono quindi accompagnati in un importante percorso di acquisizione delle autonomie personali e sociali e di sviluppo delle competenze cognitive, linguistiche e neuropsicologiche: per ciascun ragazzo sono pensate delle attività specifiche, espressione di interessi personali, che possano aiutarlo a far emergere e coltivare le proprie passioni e che abbiano anche un importante valore formativo.
Nel concreto, i ragazzi impareranno a cambiare, gonfiare, controllare la pressione delle gomme, a regolare del sellino, a cambiare i pedali; apprenderanno i nomi e l’utilizzo della strumentazione e l’esecuzione dei compiti in modo autonomo ed efficace. Obiettivo ultimo del progetto è aumentare il senso di autonomia dei partecipanti, come spiega il coordinatore degli educatori Giorgio Cattaneo. "Lavoriamo per far crescere i nostri ragazzi: per insegnare loro ad essere autonomi, occorre sfruttare i loro interessi. Grazie a questo progetto impareranno a mantenere il focus sul compito durante la sua esecuzione, fino al suo completamento. Un modo divertente per andare lontano".
Sono previsti una serie di incontri pratici e teorici sull’utilizzo degli strumenti necessari per effettuare le riparazioni richieste alla propria bicicletta e a quelle della comunità. Tutor delle attività saranno gli educatori dell’associazione, accompagnati anche dai volontari ANAP di Confartigianato Imprese Lecco, che metteranno a disposizione la loro esperienza.
Confartigianato, da sempre attenta a iniziative di inclusione sociale, ha accolto con entusiasmo il progetto, come sottolineato dalla presidente Ilaria Bonacina. "Siamo orgogliosi di poter contribuire a questa iniziativa attraverso l’impegno dei nostri volontari pensionati. Progetti come questo mostrano come l’artigianato e la manualità possano essere potenti strumenti di integrazione e crescita. Questa è anche la dimostrazione del ruolo che la nostra associazione, in quanto attore sociale, ricopre in un territorio in cui non solo opera ma dove è profondamente radicata, a stretto contatto con le comunità oltre che con gli imprenditori artigiani. Dietro ogni impresa, infatti, ci sono persone e famiglie di cui Confartigianato Imprese Lecco non si dimentica mai”.
Ha commentato Roberto Ciceri, presidente e amministratore delegato del Gruppo Beta: ''Abbiamo sostenuto con grande piacere la creazione della nuova ciclo-officina de La Nostra Famiglia attraverso la fornitura dei nostri utensili e attrezzature per la manutenzione della bicicletta per offrire un contributo concreto all’importante percorso riabilitativo e formativo dei giovani coinvolti nel progetto. In Beta siamo molto attenti alle esigenze del nostro territorio e contribuiamo sempre volentieri a progetti di integrazione sociale, che assumono ancora più valore e significato quando riguardano il presente e il futuro dei nostri ragazzi''.
L’amministratore delegato di Belfor Itallia Filippo Emanuelli ha invece aggiunto: ''Abbiamo accolto con entusiasmo la proposta dell’Associazione La Nostra Famiglia di supportare il progetto per la realizzazione della ciclo officina. Ci è piaciuta da subito l’idea di trasformare un semplice garage in uno spazio vivo dove i giovani ospiti della struttura possono imparare a prendersi cura di qualcosa di loro, a riparare, a mettersi in gioco e, soprattutto, a trovare del tempo da dedicare a ciò che amano. Questo progetto ci ricorda che fare impresa significa anche avere un impatto positivo su persone e comunità. E quando vediamo il sorriso di chi scopre la soddisfazione di poter imparare a prendersi cura di qualcosa con le proprie mani, capiamo che ogni piccolo passo può fare una grande differenza''.
Grazie al sostegno di Beta Utensili e di Belfor Italia, è stata realizzata una ciclo-officina, dove i giovani impareranno a controllare la pressione delle gomme, a cambiare una ruota o regolare il sellino ma soprattutto potranno disporre di uno spazio formativo e di socialità, dove l'uso e la cura della bicicletta sono veicolo di integrazione e inclusione.
Il progetto è rivolto a 24 minori in carico al servizio residenziale terapeutico riabilitativo l’Aquilone: per questi ragazzi, ai problemi legati alla disabilità si associano importanti criticità nei comportamenti di adattamento ambientale. All’interno del sopracitato servizio i giovani vengono quindi accompagnati in un importante percorso di acquisizione delle autonomie personali e sociali e di sviluppo delle competenze cognitive, linguistiche e neuropsicologiche: per ciascun ragazzo sono pensate delle attività specifiche, espressione di interessi personali, che possano aiutarlo a far emergere e coltivare le proprie passioni e che abbiano anche un importante valore formativo.
Nel concreto, i ragazzi impareranno a cambiare, gonfiare, controllare la pressione delle gomme, a regolare del sellino, a cambiare i pedali; apprenderanno i nomi e l’utilizzo della strumentazione e l’esecuzione dei compiti in modo autonomo ed efficace. Obiettivo ultimo del progetto è aumentare il senso di autonomia dei partecipanti, come spiega il coordinatore degli educatori Giorgio Cattaneo. "Lavoriamo per far crescere i nostri ragazzi: per insegnare loro ad essere autonomi, occorre sfruttare i loro interessi. Grazie a questo progetto impareranno a mantenere il focus sul compito durante la sua esecuzione, fino al suo completamento. Un modo divertente per andare lontano".
Sono previsti una serie di incontri pratici e teorici sull’utilizzo degli strumenti necessari per effettuare le riparazioni richieste alla propria bicicletta e a quelle della comunità. Tutor delle attività saranno gli educatori dell’associazione, accompagnati anche dai volontari ANAP di Confartigianato Imprese Lecco, che metteranno a disposizione la loro esperienza.
Confartigianato, da sempre attenta a iniziative di inclusione sociale, ha accolto con entusiasmo il progetto, come sottolineato dalla presidente Ilaria Bonacina. "Siamo orgogliosi di poter contribuire a questa iniziativa attraverso l’impegno dei nostri volontari pensionati. Progetti come questo mostrano come l’artigianato e la manualità possano essere potenti strumenti di integrazione e crescita. Questa è anche la dimostrazione del ruolo che la nostra associazione, in quanto attore sociale, ricopre in un territorio in cui non solo opera ma dove è profondamente radicata, a stretto contatto con le comunità oltre che con gli imprenditori artigiani. Dietro ogni impresa, infatti, ci sono persone e famiglie di cui Confartigianato Imprese Lecco non si dimentica mai”.
Ha commentato Roberto Ciceri, presidente e amministratore delegato del Gruppo Beta: ''Abbiamo sostenuto con grande piacere la creazione della nuova ciclo-officina de La Nostra Famiglia attraverso la fornitura dei nostri utensili e attrezzature per la manutenzione della bicicletta per offrire un contributo concreto all’importante percorso riabilitativo e formativo dei giovani coinvolti nel progetto. In Beta siamo molto attenti alle esigenze del nostro territorio e contribuiamo sempre volentieri a progetti di integrazione sociale, che assumono ancora più valore e significato quando riguardano il presente e il futuro dei nostri ragazzi''.
L’amministratore delegato di Belfor Itallia Filippo Emanuelli ha invece aggiunto: ''Abbiamo accolto con entusiasmo la proposta dell’Associazione La Nostra Famiglia di supportare il progetto per la realizzazione della ciclo officina. Ci è piaciuta da subito l’idea di trasformare un semplice garage in uno spazio vivo dove i giovani ospiti della struttura possono imparare a prendersi cura di qualcosa di loro, a riparare, a mettersi in gioco e, soprattutto, a trovare del tempo da dedicare a ciò che amano. Questo progetto ci ricorda che fare impresa significa anche avere un impatto positivo su persone e comunità. E quando vediamo il sorriso di chi scopre la soddisfazione di poter imparare a prendersi cura di qualcosa con le proprie mani, capiamo che ogni piccolo passo può fare una grande differenza''.