Cassago: nuove strutture per il don Guanella che inaugura il parco e gli spazi del CDD
Quella di sabato è stata una giornata importante per l'Istituto Sant'Antonio-Opera don Guanella di Cassago. Davanti alle autorità del territorio è stato infatti presentato il risultato dei primi lavori realizzati sia all'interno, sia all'esterno delle strutture in località Campi Asciutti. L'obiettivo è infatti quello di giungere alla progressiva riqualificazione degli spazi destinati agli utenti del CDD e delle CSS, ovvero il centro diurno e le comunità residenziali che hanno sede all'interno dello storico istituto socio-educativo.
''Il progetto più ampio è il nostro sogno nel cassetto'' ci ha detto don Agostino Frasson, da poco più di un anno punto di riferimento anche dell'istituto cassaghese, nel quale ricopre l'incarico di superiore della comunità religiosa e da qualche mese anche di direttore delle attività educative, dopo il trasferimento di don Stefano Biancotto a Barza d'Ispra. ''Abbiamo lanciato un appello a chiunque voglia sostenerci nel realizzarlo''.
Il Parco don Guanella prevede infatti nuove dotazioni (fra cui un biolago) destinate alle attività rivolte agli utenti per i quali il contatto con la natura può certamente rappresentare uno strumento di emancipazione importante. In questo luogo la disabilità punta a diventare risorsa e punto di forza, abbattendo le barriere e valorizzando le potenzialità di ciascuno attraverso la natura e la terra.
A questo proposito nella giornata di sabato 19 ottobre, alla presenza del prefetto di Lecco, delle autorità comunali e dei rappresentanti delle principali istituzioni lecchesi, è stata presentata la nuova serra installata nel giardino dell'istituto. Anche quest'ultimo luogo è stato valorizzato attraverso la piantumazione di quattordici ulivi centenari.
''Abbiamo creato un vero e proprio viale dedicato agli ulivi, che sono il simbolo della pace'' ha aggiunto don Agostino, svelando l'esistenza anche di uno spazio dedicato invece ai cipressi ''per vivere il tempo''.
Ma non è finita qui. Nel corso della cerimonia l'artista Afran ha spiegato il significato del murales realizzato sulla parete di uno degli edifici del centro che ritrae una mongolfiera sorretta da una carrozzina.
''Rappresenta la disabilità secondo lo spirito di don Guanella'' ha aggiunto don Agostino Frasson. ''Sabato abbiamo inaugurato anche un nuovo spazio interno al servizio degli utenti del centro diurno: o meglio, i locali c'erano già, ma li abbiamo rimessi a nuovo. Questo è soltanto il primo ci una serie di progetti all'insegna del cambiamento che vogliamo apportare presso l'istituto cassaghese''.
Insomma, archiviato il bel clima di festa che si respirava sabato, don Agostino e tutta la grande famiglia dell'istituto Sant'Antonio sono già con la mente al futuro, intenzionati a trasformare in realtà quel che oggi è un sogno nel cassetto. ''Servono persone di buona volontà che ci aiutino. Come è stato detto sabato, abbiamo una Ferrari: bisogna farle il pieno!''.
Contributo fotografico: Alfonso D'Orsi
''Il progetto più ampio è il nostro sogno nel cassetto'' ci ha detto don Agostino Frasson, da poco più di un anno punto di riferimento anche dell'istituto cassaghese, nel quale ricopre l'incarico di superiore della comunità religiosa e da qualche mese anche di direttore delle attività educative, dopo il trasferimento di don Stefano Biancotto a Barza d'Ispra. ''Abbiamo lanciato un appello a chiunque voglia sostenerci nel realizzarlo''.
Il Parco don Guanella prevede infatti nuove dotazioni (fra cui un biolago) destinate alle attività rivolte agli utenti per i quali il contatto con la natura può certamente rappresentare uno strumento di emancipazione importante. In questo luogo la disabilità punta a diventare risorsa e punto di forza, abbattendo le barriere e valorizzando le potenzialità di ciascuno attraverso la natura e la terra.
A questo proposito nella giornata di sabato 19 ottobre, alla presenza del prefetto di Lecco, delle autorità comunali e dei rappresentanti delle principali istituzioni lecchesi, è stata presentata la nuova serra installata nel giardino dell'istituto. Anche quest'ultimo luogo è stato valorizzato attraverso la piantumazione di quattordici ulivi centenari.
''Abbiamo creato un vero e proprio viale dedicato agli ulivi, che sono il simbolo della pace'' ha aggiunto don Agostino, svelando l'esistenza anche di uno spazio dedicato invece ai cipressi ''per vivere il tempo''.
Ma non è finita qui. Nel corso della cerimonia l'artista Afran ha spiegato il significato del murales realizzato sulla parete di uno degli edifici del centro che ritrae una mongolfiera sorretta da una carrozzina.
''Rappresenta la disabilità secondo lo spirito di don Guanella'' ha aggiunto don Agostino Frasson. ''Sabato abbiamo inaugurato anche un nuovo spazio interno al servizio degli utenti del centro diurno: o meglio, i locali c'erano già, ma li abbiamo rimessi a nuovo. Questo è soltanto il primo ci una serie di progetti all'insegna del cambiamento che vogliamo apportare presso l'istituto cassaghese''.
Insomma, archiviato il bel clima di festa che si respirava sabato, don Agostino e tutta la grande famiglia dell'istituto Sant'Antonio sono già con la mente al futuro, intenzionati a trasformare in realtà quel che oggi è un sogno nel cassetto. ''Servono persone di buona volontà che ci aiutino. Come è stato detto sabato, abbiamo una Ferrari: bisogna farle il pieno!''.
Contributo fotografico: Alfonso D'Orsi
G.C.