Missaglia: grande devozione del territorio per la reliquia di Carlo Acutis
''Possiamo evidenziare una grande partecipazione di devozione non solo dei fedeli di Missaglia, ma più in generale dell'intero territorio''. E' positivo il bilancio che don Andrea Scaltritti, vicario della pastorale giovanile, ha tracciato in merito alla presenza presso la Comunità Pastorale Maria SS Regina dei Martiri della reliquia del beato Carlo Acutis che verrà santificato il prossimo anno durante il Giubileo voluto da Papa Francesco.
''Ho voluto avere qui la sua reliquia perché il giovane è stato un grande testimone ed esempio, per i ragazzi e per tutti, di amore nei confronti dell'Eucaristia'' ha aggiunto il sacerdote.
Carlo Acutis, venuto a mancare nel 2006 a i soli 15 anni, ha sempre manifestato una grandissima fede cattolica, accostandosi quotidianamente all’Eucaristia e alla preghiera del Rosario. Forti anche il suo impegno nel volontariato (presso la mensa dei poveri dei Cappuccini), la sua passione per l'insegnamento del catechismo ai più piccoli e l'aiuto fornito a coloro che più ne avevano bisogno, soprattutto nel quartiere di Milano dove risiedeva con la sua famiglia.La reliquia è giunta presso la Basilica di San Vittore di Missaglia una decina di giorni fa, accolta con una messa celebrata nella serata di venerdì 11 ottobre alla quale avevano preso parte moltissimi giovani delle parrocchie del Decanato (Barzanò, Casatenovo, Monticello e Cassago). Una liturgia presieduta da Monsignor Ennio Apeciti, l’alto prelato che ha seguito personalmente il processo di beatificazione del giovane milanese.
Rimasta esposta in Basilica per l'adorazione per un'intera settimana, la reliquia - alla quale hanno fatto visita anche diversi gruppi - il 19 ottobre è giunta in chiesa a Maresso dove resterà sino a venerdì 25; infine sarà la volta della parrocchia di Lomaniga che la accoglierà fino al 1° novembre.
Un viaggio itinerante che terminerà nella stessa Missaglia: nella Comunità Pastorale Maria Regina dei Martiri la reliquia troverà collocazione permanente presso la cappella dell'oratorio, al termine del periodo di esposizione presso le tre chiese citate.A livello diocesano le iniziative alla memoria di Acutis non si fermano; da segnalare a questo proposito l'incontro serale del 31 ottobre prossimo, la ''Notte dei Santi'', quando i giovani saranno protagonisti di un confronto con la santità di Carlo mentre percorreranno le strade di Milano presso l’Istituto Marcelline e Leone XIII, calcate dal giovane nella sua quotidianità per poi arrivare alla parrocchia di Santa Maria Segreta, luogo in cui egli si fermava ogni giorno per raccogliersi in preghiera e per assistere alle messe.
Una storia, quella di Carlo Acutis, fatta di fede e sofferenza a causa della malattia; un ragazzo capace di porsi verso l’altro e di vivere fino in fondo ogni momento, insegnando il valore della devozione, dell’amore verso l’Eucaristia e della misericordia. Il giovane, ''l’innamorato di Dio'', nella sua semplicità e nel suo amore verso il Signore è un esempio per tutti della presenza divina nel mondo terreno che ha cercato di trasmettere attraverso la sua gentilezza e continua a farlo tutt’ora attraverso i diversi miracoli che gli sono attribuiti.
''Ho voluto avere qui la sua reliquia perché il giovane è stato un grande testimone ed esempio, per i ragazzi e per tutti, di amore nei confronti dell'Eucaristia'' ha aggiunto il sacerdote.
Carlo Acutis, venuto a mancare nel 2006 a i soli 15 anni, ha sempre manifestato una grandissima fede cattolica, accostandosi quotidianamente all’Eucaristia e alla preghiera del Rosario. Forti anche il suo impegno nel volontariato (presso la mensa dei poveri dei Cappuccini), la sua passione per l'insegnamento del catechismo ai più piccoli e l'aiuto fornito a coloro che più ne avevano bisogno, soprattutto nel quartiere di Milano dove risiedeva con la sua famiglia.La reliquia è giunta presso la Basilica di San Vittore di Missaglia una decina di giorni fa, accolta con una messa celebrata nella serata di venerdì 11 ottobre alla quale avevano preso parte moltissimi giovani delle parrocchie del Decanato (Barzanò, Casatenovo, Monticello e Cassago). Una liturgia presieduta da Monsignor Ennio Apeciti, l’alto prelato che ha seguito personalmente il processo di beatificazione del giovane milanese.
Rimasta esposta in Basilica per l'adorazione per un'intera settimana, la reliquia - alla quale hanno fatto visita anche diversi gruppi - il 19 ottobre è giunta in chiesa a Maresso dove resterà sino a venerdì 25; infine sarà la volta della parrocchia di Lomaniga che la accoglierà fino al 1° novembre.
Un viaggio itinerante che terminerà nella stessa Missaglia: nella Comunità Pastorale Maria Regina dei Martiri la reliquia troverà collocazione permanente presso la cappella dell'oratorio, al termine del periodo di esposizione presso le tre chiese citate.A livello diocesano le iniziative alla memoria di Acutis non si fermano; da segnalare a questo proposito l'incontro serale del 31 ottobre prossimo, la ''Notte dei Santi'', quando i giovani saranno protagonisti di un confronto con la santità di Carlo mentre percorreranno le strade di Milano presso l’Istituto Marcelline e Leone XIII, calcate dal giovane nella sua quotidianità per poi arrivare alla parrocchia di Santa Maria Segreta, luogo in cui egli si fermava ogni giorno per raccogliersi in preghiera e per assistere alle messe.
Una storia, quella di Carlo Acutis, fatta di fede e sofferenza a causa della malattia; un ragazzo capace di porsi verso l’altro e di vivere fino in fondo ogni momento, insegnando il valore della devozione, dell’amore verso l’Eucaristia e della misericordia. Il giovane, ''l’innamorato di Dio'', nella sua semplicità e nel suo amore verso il Signore è un esempio per tutti della presenza divina nel mondo terreno che ha cercato di trasmettere attraverso la sua gentilezza e continua a farlo tutt’ora attraverso i diversi miracoli che gli sono attribuiti.
I.M.