Casatenovo: in Colombina con Rifugio si torna a ''sferruzzare'' insieme
Era già il terzo incontro, quello di ieri sera, per i ragazzi di "Sferruzzare solidale", l'iniziativa proposta dall'associazione a stampo giovanile RIFUGIO che già l'anno scorso aveva riscosso notevole successo.
Per due mercoledì al mese, a partire dal 25 di settembre, curiosi e appassionati di lana e ferri si riuniscono presso le sale della Colombina, da un lato per dare sfogo alla propria creatività, dall'altro per perseguire un nobile fine: destinare il proprio operato - ognuno secondo le proprie possibilità - alle persone senza fissa dimora, perché, tramite l'aiuto di gruppi e associazioni, esse possano ricevere coperte e ripari per prepararsi all'arrivo della rigida stagione invernale.
"Il progetto di quest'anno, in realtà, non è separato rispetto all'anno scorso, ma è una continuazione" ha commentato Carolina Romano, referente di Rifugio. "Se l'anno scorso abbiamo fatto i vari pezzettini, le varie mattonelle una per una, quest'anno ci stiamo occupando di metterle insieme. È un lavoro lungo, ma è anche la parte più emozionante".
"Anche quest'anno collaboriamo con l'associazione Sheep Italia, che a sua volta è in contatto con i City Angels, dei volontari che operando sul territorio di Milano si occupano di fornire assistenza a senzatetto e indigenti" ha commentato ancora Romano. "Già l'anno scorso abbiamo collaborato con loro, e abbiamo portato a casa un'esperienza molto fruttifera. Anche la risposta da parte del pubblico è sempre molto positiva, e di questo siamo contenti, tanto è vero che probabilmente gli incontri proseguiranno anche oltre dicembre''.
Responsabili di questo successo, probabilmente, sono state anche le diverse opere di diffusione del progetto che ci sono state quest'anno, fra cui la collaborazione con un'influencer di Instagram bresciana, che occupandosi di uncinetto e maglia ha personalmente preso parte all'iniziativa con due "coperte bresciane", e la partecipazione al festival barzanese dello Yarn Bombing, che si tiene ogni anno intorno al mese di giugno.
"Alla fine, riusciremo a comporre circa una trentina di coperte e, se tutto va bene, le consegneremo a gennaio. Saranno il frutto del lavoro di tante persone, nonché di esperienze di condivisione e aiuto reciproco. Trovarsi qui in trenta, quaranta persone è sempre soddisfacente, soprattutto sapendo che le nostre azioni avranno un risvolto positivo" ha concluso Romano.
Insomma, un progetto destinato a crescere sempre di più, che sta portando numerose soddisfazioni.
Per due mercoledì al mese, a partire dal 25 di settembre, curiosi e appassionati di lana e ferri si riuniscono presso le sale della Colombina, da un lato per dare sfogo alla propria creatività, dall'altro per perseguire un nobile fine: destinare il proprio operato - ognuno secondo le proprie possibilità - alle persone senza fissa dimora, perché, tramite l'aiuto di gruppi e associazioni, esse possano ricevere coperte e ripari per prepararsi all'arrivo della rigida stagione invernale.
"Il progetto di quest'anno, in realtà, non è separato rispetto all'anno scorso, ma è una continuazione" ha commentato Carolina Romano, referente di Rifugio. "Se l'anno scorso abbiamo fatto i vari pezzettini, le varie mattonelle una per una, quest'anno ci stiamo occupando di metterle insieme. È un lavoro lungo, ma è anche la parte più emozionante".
"Anche quest'anno collaboriamo con l'associazione Sheep Italia, che a sua volta è in contatto con i City Angels, dei volontari che operando sul territorio di Milano si occupano di fornire assistenza a senzatetto e indigenti" ha commentato ancora Romano. "Già l'anno scorso abbiamo collaborato con loro, e abbiamo portato a casa un'esperienza molto fruttifera. Anche la risposta da parte del pubblico è sempre molto positiva, e di questo siamo contenti, tanto è vero che probabilmente gli incontri proseguiranno anche oltre dicembre''.
Responsabili di questo successo, probabilmente, sono state anche le diverse opere di diffusione del progetto che ci sono state quest'anno, fra cui la collaborazione con un'influencer di Instagram bresciana, che occupandosi di uncinetto e maglia ha personalmente preso parte all'iniziativa con due "coperte bresciane", e la partecipazione al festival barzanese dello Yarn Bombing, che si tiene ogni anno intorno al mese di giugno.
"Alla fine, riusciremo a comporre circa una trentina di coperte e, se tutto va bene, le consegneremo a gennaio. Saranno il frutto del lavoro di tante persone, nonché di esperienze di condivisione e aiuto reciproco. Trovarsi qui in trenta, quaranta persone è sempre soddisfacente, soprattutto sapendo che le nostre azioni avranno un risvolto positivo" ha concluso Romano.
Insomma, un progetto destinato a crescere sempre di più, che sta portando numerose soddisfazioni.
G.G.