I racconti dialettali di Angelo Galbusera/2: di ''Scrocch e baloss'' ne è pieno il mondo

A tre settimane di distanza dall'ultimo racconto proposto - il primo di questo nuovo ciclo - vi proponiamo (eccezionalmente di sabato) l'appuntamento con i testi di Angelo Galbusera. L'autore di Valaperta condivide quest'oggi con i nostri lettori il racconto ''Scrocch e baloss''
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Anche questa ''businada'' - come quella della scorsa puntata - tradotta in forma poetica, a detta dell’autore è ispirata ad un fatto realmente accaduto e si riferisce ad una caratteristica molto comune a tante persone, di ''furbi e furbetti''che tutti noi prima o dopo incrociamo sulla nostra strada: nel mondo del lavoro, in famiglia o in qualunque altro ambiente. Così come conosciamo anche tanti ''impiccioni'' che, attratti da una curiosità spesso morbosa, vogliono sapere tutto di tutti restando letteralmente muti sulle loro cose.
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''Gli spunti del nostro autore, sempre legati al quotidiano, riescono a divertire chi le scrive ma, siamo sicuri, anche chi ha l'opportunità di leggerle talvolta ritrovandosi improvvisamente a riconoscersi in qualche situazione vissuta'' le parole di Francesco Biffi di Sentieri e Cascine. 
Di seguito il testo dialettale di Angelo Galbusera, accompagnato come sempre dalla versione in italiano, per una miglior comprensione:
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