Politica, tra narcisismo iconico e il voyeurismo del buco della serratura che sollecita il ventre

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Oggi la politica, cercando di scrutare attraverso il buco della serratura per capire cosa accade nell’altra stanza dell’opposizione politica o della maggioranza, ha evocato, incredibilmente, Sigmud Freud, evidenziando un tratto presente, ossessivo e persistente di voyeurismo.

I politici nostrani hanno bisogno di guardare quello che accade, non solo nella camera da letto del singolo politico, ma anche di scrutare con ingordigia quello che accade nelle stanze degli avversari. Il voyeurismo politico trae piacere dal guardare gli altri spesso in situazioni private o intime per mettere in atto lo sgambetto necessario per colpire l’amico o l’avversario e gettarlo in pasto all’opinione pubblica, creando scandali e gossip.

L’opinione pubblica, ignara di quello che accade nelle stanze della politica, si sente sollecitata a mettersi in fila per guardare dal buco della serratura, alimentando un interesse morboso, ambiguo e prepolitico che sollecita il basso ventre. Per i politici, è un modo usuale per attirare l'attenzione e mettersi in mostra.

In politica, scrutare dal buco della serratura serve, oggi, non solo per mettere in mostra comportamenti privati e intimi del singolo avversario, ma anche per scoprire comportamenti illeciti economici, finanziari, amicali per poi usarli, al momento opportuno, per manipolare il politico e anche ricattarlo. Il voyeurismo ha fatto cadere Presidenti, Primi Ministri, importanti personaggi pubblici. Si tratta di un’arma psicopolitica spesso usata, sfruttata per creare vantaggi.

Un altro aspetto che si coniuga con questo comportamento voyeuristico è quello narcisistico iconico dei politici. Va sottolineato e evidenziato che la politica è caratterizzata da un’enfasi sull’immagine e si svolge prevalentemente sui media, raramente coinvolge l’agorà della polis: tutto è immagine. Basta osservare i rappresentati locali, che passano le giornate a farsi fotografare in occasioni di eventi banali. L’importante è esserci nelle foto. Farsi vedere. Ci sono personaggi pubblici afoni, ma iconici. Una foto vale di più di un’assemblea pubblica: siamo nell’epoca dell’immaginetta.

I politici narcisisti iconici si sottopongono con piacere all’attenzione dei media, ma preferiscono evitare il confronto pubblico con il contraddittorio. Il politico narcisista iconico ha bisogno di essere ammirato, è intollerante alle critiche, poiché desidera costruire un'immagine pubblica idealizzata di sé. Evita il confronto con la stampa allargata, predilige il confronto unidirezionale, preferisce utilizzare i social media per promuovere la propria immagine, per attrarre ammirazione.

Si possono adottare delle tecniche di comunicazione per modellare immagine ricorrendo a slogan accattivanti, apparizioni pubbliche drammatiche e atteggiarsi come vittime di critiche o avversità, utilizzando tali situazioni per suscitare empatia e sostegno da parte del pubblico: retorica emotiva.

Un'altra caratteristica è di svalutare gli avversari con attacchi personali o denigratori, finalizzati a consolidare il proprio status e a minimizzare la competizione.

Inoltre, tendono a fare promesse ambiziose e talvolta irrealistiche, attirando l'attenzione e l'ammirazione degli elettori, anche quando queste non possono essere mantenute.

In generale, il narcisismo iconico incide sulle dinamiche politiche, le relazioni con i sostenitori e l'immagine complessiva della leadership. Tuttavia, se alcuni tratti del narcisista politico iconico possano apparire attraenti o carismatici, esiste anche il rischio che si trasformino in dinamiche tossiche e conflittuali per la politica e il sistema.
Dr. Enrico Magni, Psicologo, Giornalista
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