Sirtori: il diacono Alessandro Misuraca ricorda i dieci anni di ordinazione

Mancano meno di due settimane ai festeggiamenti che si svolgeranno a Sirtori in occasione del decimo anniversario dall’ordinazione diaconale di Alessandro Misuraca, attuale collaboratore della Parrocchia San Vincenzo di Viganò e membro del Consiglio Pastorale Diocesano.
Nella mattinata di domenica 10 novembre infatti, la Comunità Pastorale SS. Nome di Maria che comprende le chiese di Barzanò, Cremella e Sirtori ricorderà con una cerimonia e un rinfresco, l’impegno e il lavoro svolto in questa decade dal diacono, che ha intrapreso il suo ministero anni fa, con la prima esperienza vissuta presso la Comunità Pastorale San Giovanni Battista di Oggiono. 
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Il diacono Alessandro Misuraca

''Nonostante io sia l’attore principale di questa storia, il grande regista è lo Spirito Santo, che in questi anni mi ha guidato'' ci ha detto Alessandro, emozionato per la ricorrenza. ''Spero di aver risposto bene alle indicazioni che il Signore mi ha dato, pur negli sbagli che noi umani commettiamo in maniera del tutto naturale'' ha continuato. 
Proprio in vista del traguardo del decennio, dunque, abbiamo ripercorso con il diacono Misuraca alcuni dei momenti salienti che lo hanno portato fin qui, iniziando proprio dallo stretto legame che il sirtorese ha portato avanti negli anni con la figura di San Francesco, sua guida. ''Ho iniziato a fare esperienza nella Gioventù Francescana fin da piccolo, e quando sono arrivato con la mia famiglia a Sirtori sono stato accolto dal parroco del tempo, don Pierantonio Larmi, che mi ha proposto di intraprendere il percorso diaconale'' ci ha detto. ''La sua domanda mi ha aiutato a mettere insieme vari pezzetti del puzzle, e così mi sono confrontato con mia moglie sulla possibilità di mettermi in gioco e intraprendere questa meravigliosa strada''.
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Alessandro Misuraca con i figli Riccardo e Federico, la moglie Antonella e la nuora Carlotta

Il supporto della moglie Antonella infatti, è proprio uno dei tasselli fondamentali del percorso intrapreso da Alessandro, che ha sottolineato come la famiglia - composta anche dai figli Federico con Carlotta e Riccardo - venga coinvolta appieno in questa scelta che ha reso lui e Antonella non più due laici, bensì una coppia inserita appieno nella gerarchia della Chiesa.
Tornando dunque indietro nel tempo, Alessandro prima di essere ordinato ha ottenuto la laurea triennale presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano, che vede i laureati specializzati nell’ambito ministeriale, e ha collaborato come lettore e poi come accolito presso la Comunità Pastorale di Oggiono ancora prima dell’ordinazione, risalente invece al 15 novembre 2014, rimanendovi per ben due lustri.
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Alessandro Misuraca nella parrocchia di Sant'Eufemia a Oggiono

''Ormai sono quasi tre anni che ho fatto ingresso nella Parrocchia di Viganò e posso dire solo grazie al buon Dio per i doni che ho ricevuto nel mio percorso, tra cui la possibilità di concelebrare le nozze di mio figlio e mia nuora'' ha continuato il diacono, che in questa sua nuova esperienza aveva inizialmente affiancato l'allora parroco don Enrico Baramani e a seguire l'attuale guida della comunità, don Marco Galli.
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Il diacono con don Marco Galli, parroco a Viganò

Le prossime settimane, dunque, saranno ricche di emozione e traguardi: per quanto riguarda la sfera personale infatti, Alessandro festeggerà presto i trentacinque anni di matrimonio con Antonella e avrà modo di battezzare la sua nipotina Camilla a Sirone. Ricorderà poi il 2 dicembre i quarant’anni nell’Ordine Francescano, mentre il 5 del mese ricorderà i tre anni a Viganò.
''Ci tengo a ringraziare in anticipo l’intera Comunità SS. Nome di Maria, il Comitato e il parroco don Renato Cameroni per l’impegno e la cura nell’organizzazione della celebrazione'' ha affermato in conclusione Alessandro.
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Il diacono con Monsignor Ennio Apeciti, ricordando il beato Carlo Acutis

Insomma, un mese ricco di appuntamenti quello che attende il diacono: quel che è certo, è che ogni suo gesto porterà con sé la pienezza che questo percorso religioso e umano gli sta donando, in stretto contatto con la comunità.
S.L.F.
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