Molteno: il dottor Pirovano parla di etica, economia e persona
Un dialogo sull’etica, l’economia e l’educazione finanziaria alle giovani generazioni, avendo come faro la persona. Mercoledì 30 ottobre la scuola dell’infanzia La Chiocciola di Molteno ha ospitato il dottor Giovanni Pirovano, presidente di Banca Mediolanum, che è tornato nella sua terra d’origine. Le radici della nostra vita, ovunque essa ci conduca nel mondo, rimangono sempre con noi, come lui stesso ha ammesso mostrandosi grato per l’occasione di intervenire, grazie all’invito della fondazione Monsignor Ermanno Gerosa, nella sua Brianza: ''Qualsiasi sia il destino, l’attaccamento al territorio è un valore fondamentale per crescere e aiutare gli altri''.
Mario Vismara, presidente della fondazione Gerosa, ha ringraziato il dottor Pirovano e il giornalista di Avvenire Gerolamo Fazzini per la disponibilità, oltre agli enti patrocinanti l’iniziativa, la comunità pastorale dei Santi Martino e Benedetto, il personale della banca che ha collaborato per l’incontro, Matteo Bonacina che ha curato nel dettaglio la serata e la coordinatrice della scuola d’infanzia Rosella che, insieme alle colleghe, ha predisposto la sala.
Il promotore della serata Matteo Bonacina, nonché componente della fondazione Gerosa, introducendo l’incontro si è soffermato sul tema del prestito di soccorso che ''rende concreta l’inclusione finanziaria e sociale delle persone: è un credito che aiuta a rinascere e a ridare speranza. Anche la realtà bancaria può essere un soggetto determinante per non lasciare indietro nessuno: è la concreta possibilità che si può costruire un’economia buona che non significa avere visione fiabesca, un’economia che sopravvive all’economia del profitto, che non è un male in sé''.
Il sindaco di Molteno Giuseppe Chiarella si è soffermato sulla comune accezione della parola economia e sulla possibilità dell’accesso al credito offerta dalle banche per garantire all’uomo, come sostenuto nell’enciclica papale, il diritto al lavoro e alla casa; il parroco don Giandomenico Colombo ha ricordato le parole di Santa Teresina in merito al denaro: ''Anche Gesù non ha mai demonizzato il denaro, ma il suo utilizzo. Sono contento di partecipare a questo incontro in cui si volerà alto''.
L’intervento del presidente si è aperto con una riflessione sull’enciclica ''Caritas in veritate'', promulgata da Papa Benedetto XVI nel giugno 2009. ''Qualsiasi persona che fa il suo lavoro bene, è etica e non ha bisogno di aggiungere l’aggettivo. Il Papa dice che va bene fare il bene fuori dall’orario di lavoro ma ciascuno deve testimoniare il suo essere etico sul luogo di lavoro e questa è la cosa più difficile. Oggi lo mettiamo da parte e siamo molto pavidi: abbiamo vergogna della nostra identità''.
Si è parlato del ''prestito di soccorso'', un progetto di responsabilità sociale per rendere concreta l’inclusione finanziaria sostenendo le persone a rischio di usura o con difficoltà di accesso al credito, che rientra nel piano strategico di banca Mediolanum. ''In Italia ci sono cinque milioni di persone che non hanno un conto in banca: sono persone che hanno avuto una difficoltà e sono abbandonate a loro stesse. Quando una famiglia ha grossi problemi di indebitamento, il centro di ascolto non ha le competenze per fare fronte alle richieste''.
La Chiesa Cattolica, nel 2005, ha istituto, per ogni gruppo di Diocesi (fondazione San Bernardino in Lombardia), una fondazione antiusura, che si avvale del contributo volontario di ex professionisti di settore. ''I volontari ricevono le persone presentate dal centro di ascolto e si mettono in contatto con i creditori. Quasi sempre questi ultimi accettano la proposta mentre la persona, da sola, non sarebbe stata in grado. Occorre però una banca, come Mediolanum, che apra il conto a queste persone. Il 90% di queste famiglie, che erano considerate non bancabili, riesce a rimborsare tutto subito. Il 5% in difficoltà e il 5% non ce la fa. Questo per dire che non bisogna condannare le persone, ma aiutarle'' ha detto Pirovano.
L’insegnamento sul modello di andare incontro a chi ha necessità arriva dal fondatore della banca Ennio Doris, che volle al suo fianco Giovanni Pirovano. ''Ho avuto la fortuna di conoscere Doris, che per me è il più grande banchiere dell’età moderna: è partito poverissimo e ha creato da zero un modello di banca che sarà il futuro di tutte le banche'' ha affermato il presidente ricordando il rapporto che Doris aveva con la fede e con Dio, espresso anche pubblicamente. Un estratto di un’intervista ha introdotto al pubblico la sua figura: provvidenziale fu per lui l'incontro con Silvio Berlusconi a Portofino, che gli cambiò la vita. Nel più grande fallimento bancario della storia – il crollo di Lehman Brothers, la quarta banca Usa, sommersa dai mutui subprime nel settembre 2008 – Doris manifestò concretamente il suo altruismo, rimborsando personalmente i clienti che avevano titoli collocati per oltre 200 milioni di euro.
L’intervento si è spostato anche sull’attualità: si è parlato dell’indagine condotta sulle famiglie italiane, della povertà nel mondo, dell’agenda Draghi, dell’Unione Europea, di cui il dottor Pirovano si è dichiarato sostenitore: ''L’Europa è la sopravvivenza della nostra civiltà. Negli ultimi mille anni non abbiamo visto guerre ma solo crescita: siamo stati avvantaggiati. Dobbiamo lottare perché i nostri figli possano avere le opportunità che abbiamo avuto qui''.
Si è parlato anche di educazione finanziaria con particolare riguardo alle giovani generazioni, che vanno accompagnate nel percorso di crescita, anche con un’adeguata conoscenza delle finanze personali.
Spazio in chiusura alla testimonianza di don Agostino Frasson, direttore della Cascina don Guanella: ''In una realtà come la nostra, che da sola avrebbe potuto fare poco, questo istituto ci sta credendo e sostenendo. In questi dieci anni, sono passati 350 ragazzi che hanno avuto l’opportunità di capire che, se lavori e ti dai da fare, hai la possibilità di raggiungere obiettivi''.
L’incontro ha fatto sollevare all’attento pubblico riflessioni profonde sul nostro modo di stare nella realtà, sul modello che decidiamo di essere e su come possiamo esplicitarlo ed esprimerlo nell’azione quotidiana, offrendo la nostra visione e dando il nostro contributo per modellare il mondo con esempi positivi.
Mario Vismara, presidente della fondazione Gerosa, ha ringraziato il dottor Pirovano e il giornalista di Avvenire Gerolamo Fazzini per la disponibilità, oltre agli enti patrocinanti l’iniziativa, la comunità pastorale dei Santi Martino e Benedetto, il personale della banca che ha collaborato per l’incontro, Matteo Bonacina che ha curato nel dettaglio la serata e la coordinatrice della scuola d’infanzia Rosella che, insieme alle colleghe, ha predisposto la sala.
Il promotore della serata Matteo Bonacina, nonché componente della fondazione Gerosa, introducendo l’incontro si è soffermato sul tema del prestito di soccorso che ''rende concreta l’inclusione finanziaria e sociale delle persone: è un credito che aiuta a rinascere e a ridare speranza. Anche la realtà bancaria può essere un soggetto determinante per non lasciare indietro nessuno: è la concreta possibilità che si può costruire un’economia buona che non significa avere visione fiabesca, un’economia che sopravvive all’economia del profitto, che non è un male in sé''.
Il sindaco di Molteno Giuseppe Chiarella si è soffermato sulla comune accezione della parola economia e sulla possibilità dell’accesso al credito offerta dalle banche per garantire all’uomo, come sostenuto nell’enciclica papale, il diritto al lavoro e alla casa; il parroco don Giandomenico Colombo ha ricordato le parole di Santa Teresina in merito al denaro: ''Anche Gesù non ha mai demonizzato il denaro, ma il suo utilizzo. Sono contento di partecipare a questo incontro in cui si volerà alto''.
L’intervento del presidente si è aperto con una riflessione sull’enciclica ''Caritas in veritate'', promulgata da Papa Benedetto XVI nel giugno 2009. ''Qualsiasi persona che fa il suo lavoro bene, è etica e non ha bisogno di aggiungere l’aggettivo. Il Papa dice che va bene fare il bene fuori dall’orario di lavoro ma ciascuno deve testimoniare il suo essere etico sul luogo di lavoro e questa è la cosa più difficile. Oggi lo mettiamo da parte e siamo molto pavidi: abbiamo vergogna della nostra identità''.
Si è parlato del ''prestito di soccorso'', un progetto di responsabilità sociale per rendere concreta l’inclusione finanziaria sostenendo le persone a rischio di usura o con difficoltà di accesso al credito, che rientra nel piano strategico di banca Mediolanum. ''In Italia ci sono cinque milioni di persone che non hanno un conto in banca: sono persone che hanno avuto una difficoltà e sono abbandonate a loro stesse. Quando una famiglia ha grossi problemi di indebitamento, il centro di ascolto non ha le competenze per fare fronte alle richieste''.
La Chiesa Cattolica, nel 2005, ha istituto, per ogni gruppo di Diocesi (fondazione San Bernardino in Lombardia), una fondazione antiusura, che si avvale del contributo volontario di ex professionisti di settore. ''I volontari ricevono le persone presentate dal centro di ascolto e si mettono in contatto con i creditori. Quasi sempre questi ultimi accettano la proposta mentre la persona, da sola, non sarebbe stata in grado. Occorre però una banca, come Mediolanum, che apra il conto a queste persone. Il 90% di queste famiglie, che erano considerate non bancabili, riesce a rimborsare tutto subito. Il 5% in difficoltà e il 5% non ce la fa. Questo per dire che non bisogna condannare le persone, ma aiutarle'' ha detto Pirovano.
L’insegnamento sul modello di andare incontro a chi ha necessità arriva dal fondatore della banca Ennio Doris, che volle al suo fianco Giovanni Pirovano. ''Ho avuto la fortuna di conoscere Doris, che per me è il più grande banchiere dell’età moderna: è partito poverissimo e ha creato da zero un modello di banca che sarà il futuro di tutte le banche'' ha affermato il presidente ricordando il rapporto che Doris aveva con la fede e con Dio, espresso anche pubblicamente. Un estratto di un’intervista ha introdotto al pubblico la sua figura: provvidenziale fu per lui l'incontro con Silvio Berlusconi a Portofino, che gli cambiò la vita. Nel più grande fallimento bancario della storia – il crollo di Lehman Brothers, la quarta banca Usa, sommersa dai mutui subprime nel settembre 2008 – Doris manifestò concretamente il suo altruismo, rimborsando personalmente i clienti che avevano titoli collocati per oltre 200 milioni di euro.
L’intervento si è spostato anche sull’attualità: si è parlato dell’indagine condotta sulle famiglie italiane, della povertà nel mondo, dell’agenda Draghi, dell’Unione Europea, di cui il dottor Pirovano si è dichiarato sostenitore: ''L’Europa è la sopravvivenza della nostra civiltà. Negli ultimi mille anni non abbiamo visto guerre ma solo crescita: siamo stati avvantaggiati. Dobbiamo lottare perché i nostri figli possano avere le opportunità che abbiamo avuto qui''.
Si è parlato anche di educazione finanziaria con particolare riguardo alle giovani generazioni, che vanno accompagnate nel percorso di crescita, anche con un’adeguata conoscenza delle finanze personali.
Spazio in chiusura alla testimonianza di don Agostino Frasson, direttore della Cascina don Guanella: ''In una realtà come la nostra, che da sola avrebbe potuto fare poco, questo istituto ci sta credendo e sostenendo. In questi dieci anni, sono passati 350 ragazzi che hanno avuto l’opportunità di capire che, se lavori e ti dai da fare, hai la possibilità di raggiungere obiettivi''.
L’incontro ha fatto sollevare all’attento pubblico riflessioni profonde sul nostro modo di stare nella realtà, sul modello che decidiamo di essere e su come possiamo esplicitarlo ed esprimerlo nell’azione quotidiana, offrendo la nostra visione e dando il nostro contributo per modellare il mondo con esempi positivi.
M.Mau.