A Galgiana internet ''lumaca''. E lavorare da casa si trasforma in una vera impresa

''Qui non si riesce proprio a lavorare. C'è addirittura chi, per caricare dei video professionali un po' più pesanti di quelli girati con lo smartphone, si trova costretto a spostarsi verso il centro di Casatenovo dove la rete è un po' più performante. A Galgiana siamo quasi isolati''. E' lo sfogo di Giorgio Casiraghi, 56enne residente in Via don Antonio Brambilla, ormai esasperato dalla situazione che caratterizza la frazione casatese in cui risiede da circa un lustro.

 In assenza della ''fibra'' - ad oggi non pervenuta - fare smart-working o seguire lezioni universitarie a distanza si trasforma in un'impresa assai ardua. La velocità della linea nella zona a sud della frazione non consentirebbe una navigazione in linea con le esigenze del 2024, a detta del casatese, anche a causa della significativa distanza dall'armadio stradale di riferimento.

''Non è un problema soltanto della nostra via: tutta l'area che dalla chiesa di San Biagio scende verso Rogoredo, Via Foscolo in pratica, presenta difficoltà di connessione. E se in casa più di una persona ha bisogno di usare internet, le cose si complicano ulteriormente'' ha aggiunto Casiraghi, che con una certa frequenza invia mail al Comune di Casatenovo nella speranza di ricevere aggiornamenti.

Del resto anche durante la campagna elettorale della scorsa primavera il tema della connessione a dir poco critica in alcune zone del paese (fra cui Galgiana appunto), era uno di quelli portati con maggiore frequenza all'attenzione delle due liste in campo. Un argomento che sale alla ribalta annualmente, anche in occasione delle assemblee di frazione; su questo punto però, sia il sindaco Filippo Galbiati, sia l'assessore ai lavori pubblici Daniele Viganò, hanno più volte precisato come il tema non sia di competenza dell'ente. 

L'installazione della fibra ottica - dal punto di vista infrastrutturale - è infatti in campo a soggetti incaricati dal Governo che si occupano di gestire la parte infrastrutturale; i comuni spesso vengono a conoscenza dell'arrivo dei cantieri (per i cosiddetti tagli stradali) all'ultimo momento e non avrebbero grande margine di manovra.

Per Casiraghi tuttavia, qualcosa in più l'amministrazione dovrebbe fare. ''So che la materia non è di competenza comunale, ma credo che con qualche sollecitazione a chi di dovere, facendo presente il disagio che noi residenti subiamo, le cose potrebbero cambiare. Io ho scritto anche ai principali operatori di telefonia e ad Open Fiber...insomma, non mi stancherò mai di far presente alle istituzioni le criticità che quotidianamente siamo costretti ad affrontare'' ha concluso.
G.C.
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