Casatenovo, 4 Novembre: rispetto e aiuto a chi è in difficoltà. E' l'invito del sindaco ai giovani alunni
La ricorrenza del 4 Novembre - festa dell'unità nazionale e delle forze armate - è stata celebrata questa mattina a Casatenovo attraverso una cerimonia che, come di consueto, ha coinvolto gli alunni della vicina scuola primaria di Via Giovenzana.
I bambini di classe quarta e quinta, accompagnati dalle loro insegnanti, hanno raggiunto intorno alle ore 9 la sala consiliare del municipio per prendere parte alla cerimonia organizzata dall'amministrazione comunale. Ognuno di loro portava al collo una bandierina dell'Italia; e proprio ai tre colori che la caratterizzano ha fatto riferimento al primo cittadino nel suo discorso, pronunciato dinnanzi agli alunni e ai rappresentanti delle forze dell'ordine e delle associazioni intervenuti alla cerimonia.
Nel ricordare ai giovani interlocutori le ragioni per cui ancora oggi è importante rievocare la storia, per farne tesoro, l'amministratore si è soffermato soprattutto sul valore della pace.
''Quest'oggi si festeggia la fine del primo conflitto mondiale e quindi la pace, che spesso però diamo per scontata. Nel nostro Paese non ci sono guerre, ma sapete anche voi quello che sta succedendo nel mondo'' ha esordito il sindaco Galbiati. ''E voi come potete contribuire giorno dopo giorno a costruire la pace?''.
Al quesito del primo cittadino hanno provato a dare risposta alcuni dei giovanissimi studenti intervenuti. C'è chi ha parlato di rispetto, chi dell'esigenza di evitare i litigi, aiutando invece chi ha bisogno.
''Noi educhiamo spesso alla competizione, anche a scuola, ad essere i più bravi e a superare gli altri. Invece il seme della pace è dentro di voi e le vostre risposte ne sono un esempio'' ha aggiunto Galbiati, ricordando l'importante figura di Maria Montessori, educatrice e formatrice che ha lasciato un segno tangibile nel nostro Paese grazie al suo approccio pedagogico innovativo e votato al rispetto. ''Cercate di guardare ai bisogni degli altri, a chi è più in difficoltà. La pace si può raggiungere, non è un sogno. Noi nel nostro piccolo possiamo riuscirci stando insieme, comportandoci bene gli uni con gli altri, contribuendo a raggiungere la serenità. Non perdiamo la speranza''.
Alla cerimonia svoltasi questa mattina in sala consiliare erano presenti - oltre ad alcuni esponenti della giunta e del consiglio comunale - anche il comandante della polizia locale, Matteo Tocchetto, il luogotenente Christian Cucciniello a capo della stazione CC di Casatenovo. E poi ancora dei volontari di Aido, Avis, Croce Rossa e degli Alpini; tutte figure che, ciascuno a proprio modo, si spendono per gli altri e per la comunità.
Da segnalare anche il momento affidato a Filippo Ughi di Piccoli Idilli, la compagnia teatrale che gestisce l'auditorium Graziella Fumagalli di Villa Mariani. Attraverso un alfabeto insolito e coinvolgente, presentato come fosse una sorta di quiz, l'attore ha infatti snocciolato alcuni aneddoti e spunti di riflessione relativi alla Grande Guerra.
Conclusa la prima parte della cerimonia, tutti sul piazzale del municipio per la fotografia di rito, non prima di spostarsi in corteo al vicino monumento ai caduti, dinnanzi al quale è stata posata una corona d'alloro, toccata simbolicamente dal sindaco Galbiati e dalla giovane alunna Ilaria, dotata per l'occasione della ''baby'' fascia tricolore.
La benedizione impartita dal neo parroco don Massimo Santambrogio - che nel suo breve intervento ha parlato della necessità di abbattere i confini, fisici e mentali che spesso ostacolano i rapporti fra le persone - ha chiuso la breve ma sentita cerimonia, con l'auspicio di aver fatto memoria del passato per imparare dagli errori commessi.
I bambini di classe quarta e quinta, accompagnati dalle loro insegnanti, hanno raggiunto intorno alle ore 9 la sala consiliare del municipio per prendere parte alla cerimonia organizzata dall'amministrazione comunale. Ognuno di loro portava al collo una bandierina dell'Italia; e proprio ai tre colori che la caratterizzano ha fatto riferimento al primo cittadino nel suo discorso, pronunciato dinnanzi agli alunni e ai rappresentanti delle forze dell'ordine e delle associazioni intervenuti alla cerimonia.
Nel ricordare ai giovani interlocutori le ragioni per cui ancora oggi è importante rievocare la storia, per farne tesoro, l'amministratore si è soffermato soprattutto sul valore della pace.
''Quest'oggi si festeggia la fine del primo conflitto mondiale e quindi la pace, che spesso però diamo per scontata. Nel nostro Paese non ci sono guerre, ma sapete anche voi quello che sta succedendo nel mondo'' ha esordito il sindaco Galbiati. ''E voi come potete contribuire giorno dopo giorno a costruire la pace?''.
Al quesito del primo cittadino hanno provato a dare risposta alcuni dei giovanissimi studenti intervenuti. C'è chi ha parlato di rispetto, chi dell'esigenza di evitare i litigi, aiutando invece chi ha bisogno.
''Noi educhiamo spesso alla competizione, anche a scuola, ad essere i più bravi e a superare gli altri. Invece il seme della pace è dentro di voi e le vostre risposte ne sono un esempio'' ha aggiunto Galbiati, ricordando l'importante figura di Maria Montessori, educatrice e formatrice che ha lasciato un segno tangibile nel nostro Paese grazie al suo approccio pedagogico innovativo e votato al rispetto. ''Cercate di guardare ai bisogni degli altri, a chi è più in difficoltà. La pace si può raggiungere, non è un sogno. Noi nel nostro piccolo possiamo riuscirci stando insieme, comportandoci bene gli uni con gli altri, contribuendo a raggiungere la serenità. Non perdiamo la speranza''.
Alla cerimonia svoltasi questa mattina in sala consiliare erano presenti - oltre ad alcuni esponenti della giunta e del consiglio comunale - anche il comandante della polizia locale, Matteo Tocchetto, il luogotenente Christian Cucciniello a capo della stazione CC di Casatenovo. E poi ancora dei volontari di Aido, Avis, Croce Rossa e degli Alpini; tutte figure che, ciascuno a proprio modo, si spendono per gli altri e per la comunità.
Da segnalare anche il momento affidato a Filippo Ughi di Piccoli Idilli, la compagnia teatrale che gestisce l'auditorium Graziella Fumagalli di Villa Mariani. Attraverso un alfabeto insolito e coinvolgente, presentato come fosse una sorta di quiz, l'attore ha infatti snocciolato alcuni aneddoti e spunti di riflessione relativi alla Grande Guerra.
Conclusa la prima parte della cerimonia, tutti sul piazzale del municipio per la fotografia di rito, non prima di spostarsi in corteo al vicino monumento ai caduti, dinnanzi al quale è stata posata una corona d'alloro, toccata simbolicamente dal sindaco Galbiati e dalla giovane alunna Ilaria, dotata per l'occasione della ''baby'' fascia tricolore.
La benedizione impartita dal neo parroco don Massimo Santambrogio - che nel suo breve intervento ha parlato della necessità di abbattere i confini, fisici e mentali che spesso ostacolano i rapporti fra le persone - ha chiuso la breve ma sentita cerimonia, con l'auspicio di aver fatto memoria del passato per imparare dagli errori commessi.
G.C.