Cremella, 4 Novembre: ricordare e fare il massimo per attuare la pace
Anche la cerimonia in occasione del 4 Novembre svoltasi questa mattina a Cremella, è stata caratterizzata dalla presenza dei bambini della vicina scuola. Un modo per coinvolgere le giovani generazioni nel ricordo di una data che ha segnato la fine del primo conflitto mondiale, dando di fatto l'avvio ad un periodo di pace.
A dare il benvenuto alle autorità militari, religiose, ai rappresentanti delle associazioni e a qualche semplice cittadino, è stato il sindaco Cristina Brusadelli affiancata dall'assessore a cultura e istruzione Valerio Rigamonti.
Dopo il suono dell'Inno di Mameli e la deposizione di una corona d'alloro da parte delle penne nere ai piedi del monumento che ricorda i Caduti della Grande Guerra, a prendere la parola è stata Brusadelli, dettasi particolarmente contenta di celebrare - per la prima volta nella veste di sindaco - il 4 Novembre insieme ad una piccola parte della comunità.
''Oggi celebriamo l'unità nazionale, compimento del sogno risorgimentale e la giornata delle forze armate, garanti di libertà e presidio delle istituzioni democratiche. Uomini e donne che con professionalità, coraggio e dedizione, operano per garantire la sicurezza nazionale ed internazionale'' ha detto il sindaco, senza nascondere un pizzico di emozione.
''Ricordiamo inoltre quella grande tragedia che fu il primo conflitto mondiale. Onoriamo i caduti, tutti i caduti: milioni di soldati e un numero imprecisato di feriti minati nel fisico e nella mente. A loro un commosso ricordo''.
''Ogni nome - ha aggiunto Brusadelli - racconta un frammento della nostra storia. Quel passato ci deve aiutare a comprendere il valore del presente, memoria che si traduce nella consapevolezza di quanto sia terribile la guerra, ogni guerra''.
L'amministratrice ha poi evidenziato l'esigenza della pace, valore che le istituzioni in primis hanno il dovere di perseguire, promuovendo il dialogo, la comprensione, la libertà, ''conquiste che vanno consolidate ogni giorno, nella quotidianità''. ''Sta a noi - ha proseguito il sindaco - farci carico della responsabilità educativa che deve tradursi nel rispetto dell'altro, ma soprattutto in azioni di impegno civile e di solidarietà nel nome della famiglia umana''.
Cristina Brusadelli nel ringraziare i rappresentanti dell'Associazione Nazionale Carabinieri e dei militari della stazione di Cremella - oltre che della Protezione Civile, Croce Rossa, Aido e altre associazioni presenti - ha dato la parola al prevosto don Renato Cameroni, per un momento di preghiera al quale ha fatto seguito la benedizione al monumento, omaggiando così i caduti.
Poi, spazio ad una serie di riflessioni che i ragazzi di classe quinta della scuola primaria hanno voluto condividere con i presenti. Un momento breve, semplice, ma molto significativo come ha avuto modo di evidenziare l'assessore Rigamonti prima di congedare i presenti, ringraziandoli per aver preso parte alla cerimonia.
A dare il benvenuto alle autorità militari, religiose, ai rappresentanti delle associazioni e a qualche semplice cittadino, è stato il sindaco Cristina Brusadelli affiancata dall'assessore a cultura e istruzione Valerio Rigamonti.
Dopo il suono dell'Inno di Mameli e la deposizione di una corona d'alloro da parte delle penne nere ai piedi del monumento che ricorda i Caduti della Grande Guerra, a prendere la parola è stata Brusadelli, dettasi particolarmente contenta di celebrare - per la prima volta nella veste di sindaco - il 4 Novembre insieme ad una piccola parte della comunità.
''Oggi celebriamo l'unità nazionale, compimento del sogno risorgimentale e la giornata delle forze armate, garanti di libertà e presidio delle istituzioni democratiche. Uomini e donne che con professionalità, coraggio e dedizione, operano per garantire la sicurezza nazionale ed internazionale'' ha detto il sindaco, senza nascondere un pizzico di emozione.
''Ricordiamo inoltre quella grande tragedia che fu il primo conflitto mondiale. Onoriamo i caduti, tutti i caduti: milioni di soldati e un numero imprecisato di feriti minati nel fisico e nella mente. A loro un commosso ricordo''.
''Ogni nome - ha aggiunto Brusadelli - racconta un frammento della nostra storia. Quel passato ci deve aiutare a comprendere il valore del presente, memoria che si traduce nella consapevolezza di quanto sia terribile la guerra, ogni guerra''.
L'amministratrice ha poi evidenziato l'esigenza della pace, valore che le istituzioni in primis hanno il dovere di perseguire, promuovendo il dialogo, la comprensione, la libertà, ''conquiste che vanno consolidate ogni giorno, nella quotidianità''. ''Sta a noi - ha proseguito il sindaco - farci carico della responsabilità educativa che deve tradursi nel rispetto dell'altro, ma soprattutto in azioni di impegno civile e di solidarietà nel nome della famiglia umana''.
Cristina Brusadelli nel ringraziare i rappresentanti dell'Associazione Nazionale Carabinieri e dei militari della stazione di Cremella - oltre che della Protezione Civile, Croce Rossa, Aido e altre associazioni presenti - ha dato la parola al prevosto don Renato Cameroni, per un momento di preghiera al quale ha fatto seguito la benedizione al monumento, omaggiando così i caduti.
Poi, spazio ad una serie di riflessioni che i ragazzi di classe quinta della scuola primaria hanno voluto condividere con i presenti. Un momento breve, semplice, ma molto significativo come ha avuto modo di evidenziare l'assessore Rigamonti prima di congedare i presenti, ringraziandoli per aver preso parte alla cerimonia.
G.C.