Bosisio, 4 Novembre: cerimonia itinerante con autorità, volontari e ragazzi
Cerimonia in grande stile in occasione del 4 Novembre, giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, a Bosisio Parini.
La celebrazione ha preso il via domenica 3 novembre con l'alzabandiera - sulle note dell'inno d'Italia - sul sagrato della chiesa di San Giuseppe a Garbagnate Rota. Poi la messa per i caduti celebrata da don Luigi Colombo nella chiesa di San Giuseppe. Al termine, si è formato il corteo che ha sfilato per le vie della frazione sino al cimitero. Qui, alla cappella dei Caduti, è stata deposta la prima corona e si è tenuto un momento di raccoglimento: sono stati poi letti singolarmente i nomi dei caduti della seconda guerra mondiale.
Il corteo è quindi ripartito sfilando per Bosisio e arrivando al monumento dei caduti recentemente restaurato. Deposta la seconda corona e letti i nomi dei Caduti della prima guerra mondiale, don Giuseppe Farioli ha benedetto la corona e pregato per i defunti.
''La Prima Guerra Mondiale rappresentò un enorme sforzo collettivo per il nostro Paese, ma il prezzo fu altissimo: oltre cinque milioni di mobilitati, 680.000 caduti, 270.000 mutilati, oltre un milione di feriti e 600.000 prigionieri, di cui 64.000 morirono per stenti in mano nemica'' ha detto il sindaco Paolo Gilardi, dopo aver ricordato l’armistizio di Villa Giusti che pose fine al conflitto. ''Le trincee del Carso, i monti del Trentino, i cieli e le acque dell’Adriatico, nonché le lontane terre di Francia, Albania e Macedonia, furono testimoni del coraggio e della determinazione di uomini che, provenienti da ogni angolo della nostra nazione, si unirono in un’unica causa, lottando fianco a fianco, condividendo sofferenze indicibili''.
Il primo cittadino ha ricordato poi il sacrificio umano dei bosisiesi nel primo conflitto. ''Non possiamo e non dobbiamo dimenticare il sacrificio dei nostri concittadini di Bosisio e Garbagnate Rota. La loro dedizione è documentata nel prezioso "Libro d’Oro dei Caduti e Combattenti di Bosisio e Garbagnate Rota", scritto dal Maestro Terzoli, il quale, un secolo fa, ci ha lasciato una testimonianza inestimabile. Si tratta di un’opera unica nel suo genere e ante litteram rispetto allo ''Albo d’Oro (nazionale) dei Militari Caduti nella Guerra Nazionale 1915-1918” istituito a partire dal 1925. Sappiamo che ben 359 bosisiesi parteciparono al conflitto; un numero impressionante, se consideriamo il rapporto tra militari e i 2.053 cittadini dell’epoca. I Caduti in guerra furono 38. I mutilati di primo e secondo grado furono 10. I feriti 64. I prigionieri in Austria 28, in Germania 18. I decorati al Valor Militare furono tre: uno con Medaglia d’Argento al Valor Militare e due con Medaglia di Bronzo. È inoltre motivo di orgoglio sapere che nessuno dei nostri soldati defezionò dal giuramento di fedeltà alla Patria, un segno di grande coraggio e integrità''.
Il sindaco Gilardi ha aggiunto: ''Oggi, di fronte a questi numeri e al sacrificio dei nostri concittadini, avvertiamo il dovere di rendere omaggio a questi valorosi soldati. Recentemente, l’amministrazione comunale ha intrapreso l'importante iniziativa di restituire dignità e decoro al Monumento ai Caduti, mediante la potatura dei platani e la pulizia dei graniti, simboli tangibili del nostro rispetto e della nostra gratitudine''.
Ha poi invitato a riscoprire, grazie ad occasioni come quella del 4 Novembre, l'orgoglio di essere italiani. ''In occasioni come questa, riscopriamo l’orgoglio di essere italiani e l’orgoglio di essere bosisiesi. È fondamentale che noi, come comunità, manteniamo viva la memoria di coloro che hanno sacrificato tanto per la nostra libertà e per l’unità della nostra nazione. Concludendo, desidero esprimere il mio sincero ringraziamento a tutti voi per la vostra presenza. La vostra partecipazione dimostra che la memoria dei nostri combattenti è ancora viva nel cuore di ciascuno di noi''.
''Con le preghiere, la musica intonata dalla banda, la presenza delle Istituzioni e delle nostre associazioni, oggi abbiamo reso onore e gloria ai nostri combattenti. Vi invito a continuare a riflettere su quanto sacrificio e determinazione siano stati necessari per costruire il nostro presente e il nostro futuro. Che la nostra comunità possa sempre onorare la memoria di chi ha combattuto per la nostra libertà'' ha aggiunto.
La cerimonia è stata molto partecipata dalla cittadinanza e ha abbracciato tutto il paese: da Garbagnate a Bosisio, unito le due parrocchie e toccato tutti i monumenti simbolo della guerra in paese.
Hanno presenziato gli alpini, la banda di Cesana, gli studenti con le stellette, le istituzioni, la protezione civile, i rappresentanti dell'istituto scolastico, le associazioni del paese e tantissimi cittadini. Cerimoniere d'eccezione il cavalier Orpheo Colombo, presidente Provinciale Lecco - Como dell’associazione nazionale combattenti e reduci e comandante della scuola di educazione civica in stile militare ''studenti con le stellette'': il cavaliere Colombo ha coordinato e gestito tutta l'organizzazione secondo le ferree regole del cerimoniale. ''Un sentito ringraziamento al dottor Colombo per il lavoro svolto e a tutti i presenti per la partecipazione'' ha concluso il sindaco Gilardi.
Si ringrazia per il contributo immagini il gruppo Bosisio nel Cuore
La celebrazione ha preso il via domenica 3 novembre con l'alzabandiera - sulle note dell'inno d'Italia - sul sagrato della chiesa di San Giuseppe a Garbagnate Rota. Poi la messa per i caduti celebrata da don Luigi Colombo nella chiesa di San Giuseppe. Al termine, si è formato il corteo che ha sfilato per le vie della frazione sino al cimitero. Qui, alla cappella dei Caduti, è stata deposta la prima corona e si è tenuto un momento di raccoglimento: sono stati poi letti singolarmente i nomi dei caduti della seconda guerra mondiale.
Il corteo è quindi ripartito sfilando per Bosisio e arrivando al monumento dei caduti recentemente restaurato. Deposta la seconda corona e letti i nomi dei Caduti della prima guerra mondiale, don Giuseppe Farioli ha benedetto la corona e pregato per i defunti.
''La Prima Guerra Mondiale rappresentò un enorme sforzo collettivo per il nostro Paese, ma il prezzo fu altissimo: oltre cinque milioni di mobilitati, 680.000 caduti, 270.000 mutilati, oltre un milione di feriti e 600.000 prigionieri, di cui 64.000 morirono per stenti in mano nemica'' ha detto il sindaco Paolo Gilardi, dopo aver ricordato l’armistizio di Villa Giusti che pose fine al conflitto. ''Le trincee del Carso, i monti del Trentino, i cieli e le acque dell’Adriatico, nonché le lontane terre di Francia, Albania e Macedonia, furono testimoni del coraggio e della determinazione di uomini che, provenienti da ogni angolo della nostra nazione, si unirono in un’unica causa, lottando fianco a fianco, condividendo sofferenze indicibili''.
Il primo cittadino ha ricordato poi il sacrificio umano dei bosisiesi nel primo conflitto. ''Non possiamo e non dobbiamo dimenticare il sacrificio dei nostri concittadini di Bosisio e Garbagnate Rota. La loro dedizione è documentata nel prezioso "Libro d’Oro dei Caduti e Combattenti di Bosisio e Garbagnate Rota", scritto dal Maestro Terzoli, il quale, un secolo fa, ci ha lasciato una testimonianza inestimabile. Si tratta di un’opera unica nel suo genere e ante litteram rispetto allo ''Albo d’Oro (nazionale) dei Militari Caduti nella Guerra Nazionale 1915-1918” istituito a partire dal 1925. Sappiamo che ben 359 bosisiesi parteciparono al conflitto; un numero impressionante, se consideriamo il rapporto tra militari e i 2.053 cittadini dell’epoca. I Caduti in guerra furono 38. I mutilati di primo e secondo grado furono 10. I feriti 64. I prigionieri in Austria 28, in Germania 18. I decorati al Valor Militare furono tre: uno con Medaglia d’Argento al Valor Militare e due con Medaglia di Bronzo. È inoltre motivo di orgoglio sapere che nessuno dei nostri soldati defezionò dal giuramento di fedeltà alla Patria, un segno di grande coraggio e integrità''.
Il sindaco Gilardi ha aggiunto: ''Oggi, di fronte a questi numeri e al sacrificio dei nostri concittadini, avvertiamo il dovere di rendere omaggio a questi valorosi soldati. Recentemente, l’amministrazione comunale ha intrapreso l'importante iniziativa di restituire dignità e decoro al Monumento ai Caduti, mediante la potatura dei platani e la pulizia dei graniti, simboli tangibili del nostro rispetto e della nostra gratitudine''.
Ha poi invitato a riscoprire, grazie ad occasioni come quella del 4 Novembre, l'orgoglio di essere italiani. ''In occasioni come questa, riscopriamo l’orgoglio di essere italiani e l’orgoglio di essere bosisiesi. È fondamentale che noi, come comunità, manteniamo viva la memoria di coloro che hanno sacrificato tanto per la nostra libertà e per l’unità della nostra nazione. Concludendo, desidero esprimere il mio sincero ringraziamento a tutti voi per la vostra presenza. La vostra partecipazione dimostra che la memoria dei nostri combattenti è ancora viva nel cuore di ciascuno di noi''.
''Con le preghiere, la musica intonata dalla banda, la presenza delle Istituzioni e delle nostre associazioni, oggi abbiamo reso onore e gloria ai nostri combattenti. Vi invito a continuare a riflettere su quanto sacrificio e determinazione siano stati necessari per costruire il nostro presente e il nostro futuro. Che la nostra comunità possa sempre onorare la memoria di chi ha combattuto per la nostra libertà'' ha aggiunto.
La cerimonia è stata molto partecipata dalla cittadinanza e ha abbracciato tutto il paese: da Garbagnate a Bosisio, unito le due parrocchie e toccato tutti i monumenti simbolo della guerra in paese.
Hanno presenziato gli alpini, la banda di Cesana, gli studenti con le stellette, le istituzioni, la protezione civile, i rappresentanti dell'istituto scolastico, le associazioni del paese e tantissimi cittadini. Cerimoniere d'eccezione il cavalier Orpheo Colombo, presidente Provinciale Lecco - Como dell’associazione nazionale combattenti e reduci e comandante della scuola di educazione civica in stile militare ''studenti con le stellette'': il cavaliere Colombo ha coordinato e gestito tutta l'organizzazione secondo le ferree regole del cerimoniale. ''Un sentito ringraziamento al dottor Colombo per il lavoro svolto e a tutti i presenti per la partecipazione'' ha concluso il sindaco Gilardi.
Si ringrazia per il contributo immagini il gruppo Bosisio nel Cuore
M.Mau.