Sirtori: una messa per ricordare i 10 anni di ordinazione diaconale di Alessandro Misuraca
Domenica 10 novembre a Sirtori, nella chiesa dei Santi Nabore e Felice si è tenuta la speciale e attesa celebrazione eucaristica per festeggiare il decimo anno di ordinazione diaconale di Alessandro Misuraca, residente in paese e da sempre particolarmente legato alla Parrocchia.
Alla messa celebrata da don Renato Cameroni, a capo della comunità pastorale che comprende le chiese di Sirtori, Barzanò e Cremella, hanno preso parte la famiglia del diacono, i rappresentanti dell'amministrazionea comunale e i fedeli del territorio, uniti nel desiderio di fare i migliori auguri a un concittadino, amico e guida, in una giornata tanto importante.
Alessandro Misuraca infatti, durante l’omelia ha ringraziato profondamente tutti colori che gli sono stati vicini in questo lungo percorso, a partire da Dio, che ha ''scandito ogni mio passo, guidato la mia vita e che anche oggi traccia un sentiero per me''.
Il diacono si è anche collegato alla figura di Cristo come Cristo Re, Cristo sul trono che dirige e determina la gioia nella vita degli uomini: ''dal suo trono, la croce, Egli ci parla: la Sua parola è per noi legge e noi, come battezzati, cerchiamo di seguirla, in quanto prolungamento di Dio nel mondo'' ha ribadito Misuraca, oggi al servizio della Parrocchia di Viganò (accanto a don Marco Galli), ma per una decina d'anni prezioso collaboratore del parroco don Maurizio Mottadelli e dunque delle chiese di Annone, Ello, Oggiono e Imberido.
''Dio ci chiama, da quando siamo nel grembo materno pronuncia il nostro nome: nostro compito è rispondere a questa chiamata, rispondere con la vita e interrogarci intimamente su come dobbiamo servire il Signore, ascoltando la Sua voce'': le parole di Alessandro Misuraca hanno descritto come la sua via si stia costruendo sulla risposta a questa chiamata, che acquista sempre più risonanza anche grazie alle persone che da sempre lo aiutano, fra i quali don Renato.
I ringraziamenti si sono estesi alla famiglia (erano presenti la moglie, i due figli con la nuora e la nipotina ndr), che, parallelamente al percorso diaconale, accompagna il proprio caro lungo il cammino di fede aiutandolo a mettersi sempre a servizio degli altri, rendendosi essa stessa disponibile all’aiuto del prossimo.
Inoltre, il diacono ha ricordato anche la propria leva, che dieci anni fa gli aveva regalato le stoffe con le quali realizzare le proprie dalmatiche: ''In questo giorno importante sfoggio la mia dalmatica più bello, perché Dio si merita solo il meglio" ha affermato orgogliosamente.
Al termine della celebrazione eucaristica, il vicesindaco Tiziano Paschetto è intervenuto per portare a nome suo, di tutta l’amministrazione e della comunità civile, i più sentiti auguri.
''Grazie Alessandro per la tua devozione, per essere un cittadino e cristiano integro e devoto al tuo cammino. Riconosciamo la tua grande qualità di metterti a servizio degli altri e ti auguriamo di proseguire su questa via con il cuore pieno di gioia'' le parole dell'amministratore.
Il diacono Misuraca si è premurato di specificare, al termine dei discorsi, che ''è stato organizzato in oratorio un momento di fraternità: un festeggiamento non per me, ma per le comunità che oggi si riuniscono, verso le quali rivolgo ancora i miei più sentiti ringraziamenti''.
Alla messa celebrata da don Renato Cameroni, a capo della comunità pastorale che comprende le chiese di Sirtori, Barzanò e Cremella, hanno preso parte la famiglia del diacono, i rappresentanti dell'amministrazionea comunale e i fedeli del territorio, uniti nel desiderio di fare i migliori auguri a un concittadino, amico e guida, in una giornata tanto importante.
Alessandro Misuraca infatti, durante l’omelia ha ringraziato profondamente tutti colori che gli sono stati vicini in questo lungo percorso, a partire da Dio, che ha ''scandito ogni mio passo, guidato la mia vita e che anche oggi traccia un sentiero per me''.
Il diacono si è anche collegato alla figura di Cristo come Cristo Re, Cristo sul trono che dirige e determina la gioia nella vita degli uomini: ''dal suo trono, la croce, Egli ci parla: la Sua parola è per noi legge e noi, come battezzati, cerchiamo di seguirla, in quanto prolungamento di Dio nel mondo'' ha ribadito Misuraca, oggi al servizio della Parrocchia di Viganò (accanto a don Marco Galli), ma per una decina d'anni prezioso collaboratore del parroco don Maurizio Mottadelli e dunque delle chiese di Annone, Ello, Oggiono e Imberido.
''Dio ci chiama, da quando siamo nel grembo materno pronuncia il nostro nome: nostro compito è rispondere a questa chiamata, rispondere con la vita e interrogarci intimamente su come dobbiamo servire il Signore, ascoltando la Sua voce'': le parole di Alessandro Misuraca hanno descritto come la sua via si stia costruendo sulla risposta a questa chiamata, che acquista sempre più risonanza anche grazie alle persone che da sempre lo aiutano, fra i quali don Renato.
I ringraziamenti si sono estesi alla famiglia (erano presenti la moglie, i due figli con la nuora e la nipotina ndr), che, parallelamente al percorso diaconale, accompagna il proprio caro lungo il cammino di fede aiutandolo a mettersi sempre a servizio degli altri, rendendosi essa stessa disponibile all’aiuto del prossimo.
Inoltre, il diacono ha ricordato anche la propria leva, che dieci anni fa gli aveva regalato le stoffe con le quali realizzare le proprie dalmatiche: ''In questo giorno importante sfoggio la mia dalmatica più bello, perché Dio si merita solo il meglio" ha affermato orgogliosamente.
Al termine della celebrazione eucaristica, il vicesindaco Tiziano Paschetto è intervenuto per portare a nome suo, di tutta l’amministrazione e della comunità civile, i più sentiti auguri.
''Grazie Alessandro per la tua devozione, per essere un cittadino e cristiano integro e devoto al tuo cammino. Riconosciamo la tua grande qualità di metterti a servizio degli altri e ti auguriamo di proseguire su questa via con il cuore pieno di gioia'' le parole dell'amministratore.
Il diacono Misuraca si è premurato di specificare, al termine dei discorsi, che ''è stato organizzato in oratorio un momento di fraternità: un festeggiamento non per me, ma per le comunità che oggi si riuniscono, verso le quali rivolgo ancora i miei più sentiti ringraziamenti''.
L.F.