Oltre il pensiero di don Marco
Tanta paura e amarezza per don Ignazio Pedone, parroco della chiesa Buon Consiglio di Cerignola (Foggia), aggredito all'interno della propria parrocchia da uno straniero in evidente stato di alterazione psicofisica. Il prete, stanco di subire episodi di questo genere, ha deciso di pubblicare un post-sfogo sulla propria pagina Facebook per denunciare una situazione ormai insostenibile.
"Concludere la giornata con un'aggressione da parte di uno straniero strafatto, pieno di alcol peggio di una spugna satura, all'interno dei locali della parrocchia, non è proprio il massimo. Purtroppo la pattuglia della polizia, che ringrazio per l'intervento, è arrivata in ritardo. Dalle foto potete vedere quello che hanno lasciato all'interno del cortile adiacente a Via Melfi. Ci è mancato poco per finire in ospedale", scrive il parroco sui social, lasciando trapelare tutta la paura e il malcontento provati.
Purtroppo la situazione è molto complessa e, secondo don Pedone, non si tratterebbe neppure della prima volta. "Ma io mi chiedo, possiamo assistere a questo scempio? Ogni anno sappiamo che arrivano gli stagionali ma la situazione è recidiva, ogni anno la stessa storia. Chiediamoci perché? Cosa non funziona?", si domanda infatti a chiusura del messaggio affidato alle pagine di Facebook. Il post è stato accompagnato da alcune immagini pubblicate dal religioso, deciso a mostrare la situazione.
Ci sono delle situazioni dove oltre, è pericoloso andare per la sicurezza delle persone. Bisogna fermarci prima. Non ci sono solo i casi di Verona o Voghera, ma la morte assurda ormai dimenticata da tutti della barista di Terno D’Isola, e molte altre causate ,da persone con problemi psichici, di tossicodipendenza e dipendenza alcoolica ci devono indurre a qualche riflessione che non può essere accusare l’avversario politico. Sono anni che avvengono, anche in presenza di un’altra parte politica dell’attuale. Delitti compiuti da persone con già due o tre mandati di espulsione non eseguiti per cavilli burocratici. Dopo il rilascio da parte delle forze di Polizia nessuno si interessa più di loro, i Magistrati tanto attenti ai diritti umani hanno altro da fare e rimandano al giudizio di un ente superiore ( cassazione o giustizia europea) che arriverà dopo anni. Mentre il cittadino ha bisogno urgente! I furti nelle abitazioni ormai sono numeri che non interessa a nessuno, solo ha chi si ritrova a guardare la casa svuotata di tutti i suoi averi sudati con il duro lavoro. Questa è una situazione che deve far riflettere, perché si potrebbe andare incontro a situazioni di autodifesa incontrollabili.
"Concludere la giornata con un'aggressione da parte di uno straniero strafatto, pieno di alcol peggio di una spugna satura, all'interno dei locali della parrocchia, non è proprio il massimo. Purtroppo la pattuglia della polizia, che ringrazio per l'intervento, è arrivata in ritardo. Dalle foto potete vedere quello che hanno lasciato all'interno del cortile adiacente a Via Melfi. Ci è mancato poco per finire in ospedale", scrive il parroco sui social, lasciando trapelare tutta la paura e il malcontento provati.
Purtroppo la situazione è molto complessa e, secondo don Pedone, non si tratterebbe neppure della prima volta. "Ma io mi chiedo, possiamo assistere a questo scempio? Ogni anno sappiamo che arrivano gli stagionali ma la situazione è recidiva, ogni anno la stessa storia. Chiediamoci perché? Cosa non funziona?", si domanda infatti a chiusura del messaggio affidato alle pagine di Facebook. Il post è stato accompagnato da alcune immagini pubblicate dal religioso, deciso a mostrare la situazione.
Ci sono delle situazioni dove oltre, è pericoloso andare per la sicurezza delle persone. Bisogna fermarci prima. Non ci sono solo i casi di Verona o Voghera, ma la morte assurda ormai dimenticata da tutti della barista di Terno D’Isola, e molte altre causate ,da persone con problemi psichici, di tossicodipendenza e dipendenza alcoolica ci devono indurre a qualche riflessione che non può essere accusare l’avversario politico. Sono anni che avvengono, anche in presenza di un’altra parte politica dell’attuale. Delitti compiuti da persone con già due o tre mandati di espulsione non eseguiti per cavilli burocratici. Dopo il rilascio da parte delle forze di Polizia nessuno si interessa più di loro, i Magistrati tanto attenti ai diritti umani hanno altro da fare e rimandano al giudizio di un ente superiore ( cassazione o giustizia europea) che arriverà dopo anni. Mentre il cittadino ha bisogno urgente! I furti nelle abitazioni ormai sono numeri che non interessa a nessuno, solo ha chi si ritrova a guardare la casa svuotata di tutti i suoi averi sudati con il duro lavoro. Questa è una situazione che deve far riflettere, perché si potrebbe andare incontro a situazioni di autodifesa incontrollabili.
R.C.