Monticello: Ermanna Sanvito, al traguardo dei cento anni, apre la scatola dei ricordi
Ieri, la monticellese Ermanna Sanvito ha raggiunto un traguardo straordinario, spegnendo la candelina dei 100 anni; un secolo ricco di esperienze, storie di famiglia, lavoro e valori semplici, ma al tempo stesso davvero solidi.
Nata il 12 novembre 1924 a Cascina Mottione, in località Cortenuova, Ermanna è cresciuta in una grande famiglia con tre sorelle ed un fratello, vivendo una Brianza rurale, tra la semplicità della vita di campagna e la forza della famiglia.
L'anziana ancora oggi ricorda con affetto la sua infanzia, trascorsa tra le aule della scuola della frazione e poi di Monticello. Da ragazza, il lavoro arrivò presto: dopo la quinta elementare iniziò a Gallarate come bambinaia, muovendosi - come ha ricordato - addirittura in bicicletta per 60 chilometri per raggiungere il lavoro.
''Me l’aveva regalata mio zio e mi piaceva molto, qualche volta è capitato che ci andassi anche al lavoro, facendo avanti ed indietro da Gallarate'' ci ha raccontato, sottolineando quanto fosse preziosa quell’indipendenza, e di come ogni sera tornasse a casa contenta, trovando il papà e la mamma che l’aspettavano con un piatto di minestra caldo vicino al camino. ''Ricordo che mio padre aveva la premura di usare lo scaldaletto a braci tutte le sere; così, dopo aver cenato davanti al camino, potevo coricarmi al caldo'' ha aggiunto con un sorriso, ricordando gli inverni freddi durante la sua giovinezza: ''non c’era l’acqua calda e nemmeno il riscaldamento. Ricordo che d’inverno andavamo a lavarci nella stalla perché, essendoci le bestie, l’ambiente era piuttosto tiepido''.
La vita di Ermanna è stata anche segnata dall’impegno nel lavoro. Negli anni, è stata operaia presso l'allora ditta Agrati, vicino a casa, dove si occupava di magazzino e spedizioni, e in particolare della produzione di pedali per biciclette. Nonostante le fatiche, la monticellese non si è mai lamentata. Come ha spiegato ''il lavoro non mi ha mai spaventato, mi piaceva fare tutto, specialmente lavorare nell’orto. Zappare, seminare, raccogliere, e poi gustare i frutti del lavoro fatto''.
Ermanna e il compianto marito Damiano, giardiniere, hanno cresciuto quattro figli: Rosanna, Pierpaolo, Daniela e Piera.
La nipote Marta ha raccontato: “Ha sempre lavorato tanto, anche aiutando mio nonno con il negozio di fiori. Ancora oggi, anche se non può fare tutto come prima, vuole sempre dare una mano''.
E questo desiderio di rendersi utile non si è mai fermato, nemmeno quando tre anni fa Ermanna si è rotta il femore. ''Pochi giorni dopo era già in piedi, pronta a camminare col deambulatore, e tutt’oggi si sposta così'' ha aggiunto la nipote, descrivendo una nonna sempre molto tenace e sorridente.
Ermanna oggi sta bene, si racconta molto in forma, ciò che la tiene attiva è la compagnia delle persone a lei care: ''Mi piace stare con i miei cari, sono loro che mi danno forza''. Con sei nipoti, ovvero Marta, Benedetta, Cristina, Chiara, Stefano e Marco, la signora Sanvito non è mai sola, circondata dall’affetto della sua famiglia. Quando scherzosamente qualcuno le chiede quale sia il segreto per arrivare in forma a cent’anni lei risponde con un sorriso: “mangiare bene, lavorare e condurre una vita serena. Tenere la mente attiva, anche la testa è importante che resti allenata”. Un consiglio di vita semplice, ma che racchiude il significato di una vita ben spesa, tra gli abbracci e l’affetto della sua famiglia.
Ieri mattina anche il sindaco Alessandra Hofmann e l'assessore ai servizi sociali Francesca Viganò, hanno fatto visita alla neo centenaria, porgendole gli auguri - unitamente ad un attestato e ad un mazzo di fiori - a nome dell'intera comunità monticellese.
Nata il 12 novembre 1924 a Cascina Mottione, in località Cortenuova, Ermanna è cresciuta in una grande famiglia con tre sorelle ed un fratello, vivendo una Brianza rurale, tra la semplicità della vita di campagna e la forza della famiglia.
L'anziana ancora oggi ricorda con affetto la sua infanzia, trascorsa tra le aule della scuola della frazione e poi di Monticello. Da ragazza, il lavoro arrivò presto: dopo la quinta elementare iniziò a Gallarate come bambinaia, muovendosi - come ha ricordato - addirittura in bicicletta per 60 chilometri per raggiungere il lavoro.
''Me l’aveva regalata mio zio e mi piaceva molto, qualche volta è capitato che ci andassi anche al lavoro, facendo avanti ed indietro da Gallarate'' ci ha raccontato, sottolineando quanto fosse preziosa quell’indipendenza, e di come ogni sera tornasse a casa contenta, trovando il papà e la mamma che l’aspettavano con un piatto di minestra caldo vicino al camino. ''Ricordo che mio padre aveva la premura di usare lo scaldaletto a braci tutte le sere; così, dopo aver cenato davanti al camino, potevo coricarmi al caldo'' ha aggiunto con un sorriso, ricordando gli inverni freddi durante la sua giovinezza: ''non c’era l’acqua calda e nemmeno il riscaldamento. Ricordo che d’inverno andavamo a lavarci nella stalla perché, essendoci le bestie, l’ambiente era piuttosto tiepido''.
La vita di Ermanna è stata anche segnata dall’impegno nel lavoro. Negli anni, è stata operaia presso l'allora ditta Agrati, vicino a casa, dove si occupava di magazzino e spedizioni, e in particolare della produzione di pedali per biciclette. Nonostante le fatiche, la monticellese non si è mai lamentata. Come ha spiegato ''il lavoro non mi ha mai spaventato, mi piaceva fare tutto, specialmente lavorare nell’orto. Zappare, seminare, raccogliere, e poi gustare i frutti del lavoro fatto''.
Ermanna e il compianto marito Damiano, giardiniere, hanno cresciuto quattro figli: Rosanna, Pierpaolo, Daniela e Piera.
La nipote Marta ha raccontato: “Ha sempre lavorato tanto, anche aiutando mio nonno con il negozio di fiori. Ancora oggi, anche se non può fare tutto come prima, vuole sempre dare una mano''.
E questo desiderio di rendersi utile non si è mai fermato, nemmeno quando tre anni fa Ermanna si è rotta il femore. ''Pochi giorni dopo era già in piedi, pronta a camminare col deambulatore, e tutt’oggi si sposta così'' ha aggiunto la nipote, descrivendo una nonna sempre molto tenace e sorridente.
Ermanna oggi sta bene, si racconta molto in forma, ciò che la tiene attiva è la compagnia delle persone a lei care: ''Mi piace stare con i miei cari, sono loro che mi danno forza''. Con sei nipoti, ovvero Marta, Benedetta, Cristina, Chiara, Stefano e Marco, la signora Sanvito non è mai sola, circondata dall’affetto della sua famiglia. Quando scherzosamente qualcuno le chiede quale sia il segreto per arrivare in forma a cent’anni lei risponde con un sorriso: “mangiare bene, lavorare e condurre una vita serena. Tenere la mente attiva, anche la testa è importante che resti allenata”. Un consiglio di vita semplice, ma che racchiude il significato di una vita ben spesa, tra gli abbracci e l’affetto della sua famiglia.
Ieri mattina anche il sindaco Alessandra Hofmann e l'assessore ai servizi sociali Francesca Viganò, hanno fatto visita alla neo centenaria, porgendole gli auguri - unitamente ad un attestato e ad un mazzo di fiori - a nome dell'intera comunità monticellese.
Sa.A.