Una serata sull'elettrificazione della linea Molteno-Como con il professor Bordonaro
Una serata sull’elettrificazione della linea ferroviaria Molteno-Albate. Il progetto prevede il completamento dell’opera entro il 2026 e l’amministrazione comunale moltenese ha organizzato un incontro sul tema, illustrato dal professor Salvo Bordonaro, geologo, storico dei trasporti ferroviari e segretario della fondazione Cesare Pozzo di Milano.
L’assessore ai lavori pubblici ed edilizia privata Andrea Bassani, introducendo l’incontro insieme al sindaco Giuseppe Chiarella, ha affermato: ''L’elettrificazione avrà un impatto positivo, migliorando il trasporto e l’utilizzo della ferrovia. È un argomento che abbiamo già trattato in consiglio comunale: questo vuole essere momento di divulgazione su un tema che coinvolge il nostro Comune: il progetto prevede la realizzazione di una sotto stazione elettrica, che è una parte tecnologica importante per la linea. Essendo uno snodo tra Lecco e Como, la soluzione progettuale vede Molteno come luogo dove installare la sottostazione. Quest’intervento è attenzionato dal punto di vista ambientale: la settimana scorsa Rfi ha depositato i documenti integrativi per la procedura di valutazione impatto ambientale, ma non ancora disponibili. L’elettrificazione è un intervento positivo che dobbiamo accogliere tutti in quanto è un intervento di ammodernamento di una linea che ad oggi vede ancora viaggiare treni a gasolio''.
Il professor Bordonaro ha spiegato l’evoluzione del sistema ferroviario che incrocia anche ragioni storiche. Con la prima rivoluzione industriale si assiste all’avvento del carbone fossile, combustibile fossile incluso nelle rocce di tipo sedimentario, di cui l’Inghilterra aveva numerosi giacimenti. L’era della trazione animale e della locomotiva a vapore nelle grandi conurbazioni volge però al tramonto. La prima definizione di carbone bianco, che indica l’energia elettrica prodotta sfruttando gli impianti idroelettrici, risale al 1895 e appartiene ad Edison. L'ospite descrive così il passaggio: ''I cavalli, che pur avevano dominato per millenni, in poco tempo vengono messi da parte. In Europa, in fretta e furia, si passa al tram, ma poi lo sviluppo del tram degrada perché si iniziano a costruire le reti di metropolitane, che hanno una trazione elettrica. La trazione elettrica riduce l’impatto sull’ambiente. Il peggior mezzo in termini di impatto ambientale è invece l’aereo. L’utilizzo del treno elettrico si sta affermando dappertutto. Poteva l’alta Brianza non aprirsi a una mobilità moderna e sostenibile?''.
Va detto che nel territorio lecchese c’è un precedente: la linea Lecco-Colico venne elettrificata nel 1901, attraverso l’elettrificazione trifase, e oggi c’è una targa che lo ricorda.
Il progetto di elettrificazione della linea Albate-Molteno prevede una serie di interventi: la posa della linea di contatto con relativa infrastruttura per circa 22 km tra posto movimento (P M) Albate e Molteno; l’adeguamento della sottostazione elettrica (SSE) di P M Albate; la realizzazione di 1 cabina TE RFI/FN a Merone; la realizzazione di una nuova SSE in località Molteno; gli interventi di adeguamento delle opere civili (''ci sono sottopassi che dovranno essere adeguati alla sagoma perché il treno avrà bisogno di almeno 5 metri di altezza per passare e si dovrà allargare qualche galleria'' ha precisato il professore); gli interventi per il telecomando del sistema di trazione elettrica, compreso l'adeguamento del posto centrale.
Il professore ha poi fornito altre rassicurazioni in merito al profetto di elettrificazione: ''il consumo di suolo per la realizzazione delle sottostazioni sarà notevolmente limitato in quanto si tratta di interventi in aree con suolo già consumato e/o di stazione; le aree di cantiere verranno restituite allo stato ante operam; le emissioni di polveri intorno alle aree operative saranno limitate alla fase di cantiere e saranno mitigate da interventi quali teli e bagnamento con acqua; in fase di cantiere ci saranno emissioni acustiche causate dai macchinari utilizzati che saranno mitigate con barriere fonoassorbenti; il passaggio da trazione a diesel a trazione elettrica comporterà una riduzione dell'impatto acustico; i campi elettromagnetici generati dalla la SSE di Molteno saranno schermati e racchiusi all'interno dei quadri elettrici e nel fabbricato tecnologico, mentre la Cabina TE non origina campi elettromagnetici; il traffico generato dalle attività di realizzazione del progetto non sarà di entità tale da comportare disagi significativi al traffico ordinario''.
Bordonaro ha posto il progetto moltenese a confronto con quello della Tilo, la linea Ticino-Lombardia. ''Sono stati spesi 400 milioni di euro per la tratta da Varese al confine con Mendrisio. L’infrastruttura interessa circa 120.000 persone, ovvero la popolazione dei 4 comuni toccati e i 5 limitrofi. Per la Como-Lecco, il costo stimato è sotto gli 80 milioni di euro con un bacino di circa 250.000 persone nei 13 comuni toccati e 8 comuni limitrofi. Sarebbe meno spesa e più utenza''.
Ha poi illustrato il potenziamento attuabile con il procedere dei lavori di elettrificazione: ''Completamento dell'offerta attuale (un treno ogni ora, tutti giorni dell'anno, tra Como e Molteno) e attuazione di buone coincidenze; prolungamento della linea RegioExpress (RE80 Locarno Chiasso) nel tratto Chiasso-Erba con un treno ogni ora, tutto il giorno, tutti i giorni dell'anno; prolungamento della linea S10 a Molteno; prolungamento della linea S10 da Molteno a Lecco. Per l'esercizio sull'intera tratta Albate - Lecco TILO prevede d'impegnare tre convogli''.
A Molteno sono presenti due linee ferroviarie: come evidenziato dal relatore, una sarà potenziata mentre sull’altra non si attuerà al momento il processo di elettrificazione.
Dopo il confronto con il pubblico, il sindaco Giuseppe Chiarella ha chiuso l’incontro rassicurando gli intervenuti: ''La sottostazione elettrica non ha problemi di nessun tipo. Ringraziamo il professor Bordonaro che ha chiarito tanti dubbi in modo molto chiaro''.
L’assessore ai lavori pubblici ed edilizia privata Andrea Bassani, introducendo l’incontro insieme al sindaco Giuseppe Chiarella, ha affermato: ''L’elettrificazione avrà un impatto positivo, migliorando il trasporto e l’utilizzo della ferrovia. È un argomento che abbiamo già trattato in consiglio comunale: questo vuole essere momento di divulgazione su un tema che coinvolge il nostro Comune: il progetto prevede la realizzazione di una sotto stazione elettrica, che è una parte tecnologica importante per la linea. Essendo uno snodo tra Lecco e Como, la soluzione progettuale vede Molteno come luogo dove installare la sottostazione. Quest’intervento è attenzionato dal punto di vista ambientale: la settimana scorsa Rfi ha depositato i documenti integrativi per la procedura di valutazione impatto ambientale, ma non ancora disponibili. L’elettrificazione è un intervento positivo che dobbiamo accogliere tutti in quanto è un intervento di ammodernamento di una linea che ad oggi vede ancora viaggiare treni a gasolio''.
Il professor Bordonaro ha spiegato l’evoluzione del sistema ferroviario che incrocia anche ragioni storiche. Con la prima rivoluzione industriale si assiste all’avvento del carbone fossile, combustibile fossile incluso nelle rocce di tipo sedimentario, di cui l’Inghilterra aveva numerosi giacimenti. L’era della trazione animale e della locomotiva a vapore nelle grandi conurbazioni volge però al tramonto. La prima definizione di carbone bianco, che indica l’energia elettrica prodotta sfruttando gli impianti idroelettrici, risale al 1895 e appartiene ad Edison. L'ospite descrive così il passaggio: ''I cavalli, che pur avevano dominato per millenni, in poco tempo vengono messi da parte. In Europa, in fretta e furia, si passa al tram, ma poi lo sviluppo del tram degrada perché si iniziano a costruire le reti di metropolitane, che hanno una trazione elettrica. La trazione elettrica riduce l’impatto sull’ambiente. Il peggior mezzo in termini di impatto ambientale è invece l’aereo. L’utilizzo del treno elettrico si sta affermando dappertutto. Poteva l’alta Brianza non aprirsi a una mobilità moderna e sostenibile?''.
Va detto che nel territorio lecchese c’è un precedente: la linea Lecco-Colico venne elettrificata nel 1901, attraverso l’elettrificazione trifase, e oggi c’è una targa che lo ricorda.
Il progetto di elettrificazione della linea Albate-Molteno prevede una serie di interventi: la posa della linea di contatto con relativa infrastruttura per circa 22 km tra posto movimento (P M) Albate e Molteno; l’adeguamento della sottostazione elettrica (SSE) di P M Albate; la realizzazione di 1 cabina TE RFI/FN a Merone; la realizzazione di una nuova SSE in località Molteno; gli interventi di adeguamento delle opere civili (''ci sono sottopassi che dovranno essere adeguati alla sagoma perché il treno avrà bisogno di almeno 5 metri di altezza per passare e si dovrà allargare qualche galleria'' ha precisato il professore); gli interventi per il telecomando del sistema di trazione elettrica, compreso l'adeguamento del posto centrale.
Il professore ha poi fornito altre rassicurazioni in merito al profetto di elettrificazione: ''il consumo di suolo per la realizzazione delle sottostazioni sarà notevolmente limitato in quanto si tratta di interventi in aree con suolo già consumato e/o di stazione; le aree di cantiere verranno restituite allo stato ante operam; le emissioni di polveri intorno alle aree operative saranno limitate alla fase di cantiere e saranno mitigate da interventi quali teli e bagnamento con acqua; in fase di cantiere ci saranno emissioni acustiche causate dai macchinari utilizzati che saranno mitigate con barriere fonoassorbenti; il passaggio da trazione a diesel a trazione elettrica comporterà una riduzione dell'impatto acustico; i campi elettromagnetici generati dalla la SSE di Molteno saranno schermati e racchiusi all'interno dei quadri elettrici e nel fabbricato tecnologico, mentre la Cabina TE non origina campi elettromagnetici; il traffico generato dalle attività di realizzazione del progetto non sarà di entità tale da comportare disagi significativi al traffico ordinario''.
Bordonaro ha posto il progetto moltenese a confronto con quello della Tilo, la linea Ticino-Lombardia. ''Sono stati spesi 400 milioni di euro per la tratta da Varese al confine con Mendrisio. L’infrastruttura interessa circa 120.000 persone, ovvero la popolazione dei 4 comuni toccati e i 5 limitrofi. Per la Como-Lecco, il costo stimato è sotto gli 80 milioni di euro con un bacino di circa 250.000 persone nei 13 comuni toccati e 8 comuni limitrofi. Sarebbe meno spesa e più utenza''.
Ha poi illustrato il potenziamento attuabile con il procedere dei lavori di elettrificazione: ''Completamento dell'offerta attuale (un treno ogni ora, tutti giorni dell'anno, tra Como e Molteno) e attuazione di buone coincidenze; prolungamento della linea RegioExpress (RE80 Locarno Chiasso) nel tratto Chiasso-Erba con un treno ogni ora, tutto il giorno, tutti i giorni dell'anno; prolungamento della linea S10 a Molteno; prolungamento della linea S10 da Molteno a Lecco. Per l'esercizio sull'intera tratta Albate - Lecco TILO prevede d'impegnare tre convogli''.
A Molteno sono presenti due linee ferroviarie: come evidenziato dal relatore, una sarà potenziata mentre sull’altra non si attuerà al momento il processo di elettrificazione.
Dopo il confronto con il pubblico, il sindaco Giuseppe Chiarella ha chiuso l’incontro rassicurando gli intervenuti: ''La sottostazione elettrica non ha problemi di nessun tipo. Ringraziamo il professor Bordonaro che ha chiarito tanti dubbi in modo molto chiaro''.
M.Mau.