Casatenovo: il ricordo della ''mia'' scuola media è stato spazzato via a inizio settembre
Era la fine dell'estate, un settembre che per molti ragazzi- tra cui il sottoscritto- segnava il passaggio dalle elementari alle medie.
Appena varcato l'ingresso, la scuola Maria Gaetana Agnesi sembrava come un'astronave: l'Enterprise di Star Trek: eravamo tutti sotto il grande portico mentre gli alunni più grandi di noi erano già entrati.
Poi, la campanella, la prima campanella delle medie.
Entro, quanto era grande! La mia aula era al piano superiore a sinistra, dopo le scale.
Ricordo la lavagna, enorme. Tanti banchi e poi i compagni nuovi: arrivavano da tutte le frazioni di Casatenovo.
Qualcuno lo avevo ritrovato dalle elementari, altri invece li avevo persi, ma la novità della scuola media era più forte di tutto per me.
Ricordo il primo giorno, tutti in auditorium. Il preside di allora, De Marinis, ci spiegava come si sarebbero svolte le giornate.
Uno spazio così grande e con quelle scalinate chi lo aveva mai visto? Lì si facevano le ore di musica e c'era una pianoforte! Non ne avevo mai visto uno fino a quel momento.
E poi i giri attorno alla scuola prima del suono della campanella d'entrata, le prime cotte, le prime amicizie, le prime combriccole.....
Tre anni alla Maria Gaetana Agnesi, poi gli esami di stato.
Ricordo il primo scritto, quello di italiano: lo avevo fatto in un'aula dove non ero mai stato. Forse era quella delle classi del tempo prolungato: appena entravi dall'ingresso principale eccola lì, subito a destra.
L'aula di artistica poi era la mia preferita: c'era il sole che ti scaldava dai serramenti del tetto.
Poi i tabelloni degli esami finali, tutti in ansia, tutti sotto quel mega portico centrale.
Promosso o forse licenziato, non ricordo come si diceva.
Ho passato delle medie bellissime...
Ora sono papà e mio figlio a settembre avrebbe dovuto iniziare le medie nella mia stessa scuola.
Il sabato è stato a visitarla con altri 100 bambini, genitori e corpo docente annesso.
Solo poche ore dopo, parte dell'edificio ha subito un crollo. Proprio lì dove io mi ero seduto da piccolo per vedere spettacoli e seguire lezioni e dove si sarebbe dovuto sedere mio figlio per vedere spettacoli, seguire lezioni e saggio di fine anno .
Avevo raccontato a lui della scuola prima che andasse all'Open Day, ma il giorno dopo - per fortuna il giorno dopo - le scalinate dove sono cresciuto sono state sepolte dal tetto crollato e con loro i miei ricordi.
Purtroppo mio figlio non potrà ripetere il mio percorso alla Maria Gaetana Agnesi, ma oggi forse sono contento che non sia mai stato lì e non solo per lui.
All'Open day dopo aver fatto visitare le aule, la palestra e il cortile con il senno di poi si sarebbe potuto dire: questo è l'auditorium, ma domani non ci sarà più.
Appena varcato l'ingresso, la scuola Maria Gaetana Agnesi sembrava come un'astronave: l'Enterprise di Star Trek: eravamo tutti sotto il grande portico mentre gli alunni più grandi di noi erano già entrati.
Poi, la campanella, la prima campanella delle medie.
Entro, quanto era grande! La mia aula era al piano superiore a sinistra, dopo le scale.
Ricordo la lavagna, enorme. Tanti banchi e poi i compagni nuovi: arrivavano da tutte le frazioni di Casatenovo.
Qualcuno lo avevo ritrovato dalle elementari, altri invece li avevo persi, ma la novità della scuola media era più forte di tutto per me.
Ricordo il primo giorno, tutti in auditorium. Il preside di allora, De Marinis, ci spiegava come si sarebbero svolte le giornate.
Uno spazio così grande e con quelle scalinate chi lo aveva mai visto? Lì si facevano le ore di musica e c'era una pianoforte! Non ne avevo mai visto uno fino a quel momento.
E poi i giri attorno alla scuola prima del suono della campanella d'entrata, le prime cotte, le prime amicizie, le prime combriccole.....
Tre anni alla Maria Gaetana Agnesi, poi gli esami di stato.
Ricordo il primo scritto, quello di italiano: lo avevo fatto in un'aula dove non ero mai stato. Forse era quella delle classi del tempo prolungato: appena entravi dall'ingresso principale eccola lì, subito a destra.
L'aula di artistica poi era la mia preferita: c'era il sole che ti scaldava dai serramenti del tetto.
Poi i tabelloni degli esami finali, tutti in ansia, tutti sotto quel mega portico centrale.
Promosso o forse licenziato, non ricordo come si diceva.
Ho passato delle medie bellissime...
Ora sono papà e mio figlio a settembre avrebbe dovuto iniziare le medie nella mia stessa scuola.
Il sabato è stato a visitarla con altri 100 bambini, genitori e corpo docente annesso.
Solo poche ore dopo, parte dell'edificio ha subito un crollo. Proprio lì dove io mi ero seduto da piccolo per vedere spettacoli e seguire lezioni e dove si sarebbe dovuto sedere mio figlio per vedere spettacoli, seguire lezioni e saggio di fine anno .
Avevo raccontato a lui della scuola prima che andasse all'Open Day, ma il giorno dopo - per fortuna il giorno dopo - le scalinate dove sono cresciuto sono state sepolte dal tetto crollato e con loro i miei ricordi.
Purtroppo mio figlio non potrà ripetere il mio percorso alla Maria Gaetana Agnesi, ma oggi forse sono contento che non sia mai stato lì e non solo per lui.
All'Open day dopo aver fatto visitare le aule, la palestra e il cortile con il senno di poi si sarebbe potuto dire: questo è l'auditorium, ma domani non ci sarà più.
Un papà deluso