Avis Costa consegna quattro DAE alla Croce Verde Bosisio
Un altro importante obiettivo è stato raggiunto con successo, grazie alla storica collaborazione tra Avis comunale Costa Masnaga e Croce Verde Bosisio. Il progetto, pensato e intrapreso a gennaio 2024, ha consentito di aggiungere dieci defibrillatori all’equipaggiamento delle ambulanze dell’associazione di volontari di pubblica assistenza, presenti sul territorio dal 1970 e operativi anche a Costa e a Oggiono. Quattro tra questi nuovi dispositivi sono stati donati proprio da Avis e presentati stamani nella sede centrale di Croce Verde, in Via Cercè a Bosisio Parini.
''La nostre sedi - ci ha spiegato Eros Redaelli, membro e portavoce del consiglio direttivo di Avis - sono collocate all’interno del centro sociale di Costa. Quindi, da una parte per la vicinanza fisica dall’altra per la condivisione di un obiettivo comune, abbiamo cominciato a lavorare insieme, portando avanti alcuni progetti. Anche se agiamo in contesti differenti, condividiamo infatti la volontà di dare sostegno a persone in difficoltà. Per questo desideriamo mantenere questo rapporto di fiducia e ci impegneremo nel farlo perché rappresenta un valore aggiunto. Inoltre, ci piace dare visibilità sia alla nostra sia alla loro realtà, per farci conoscere dal territorio. Di fronte a questa proposta il consiglio si è subito attivato nel sostenere l’investimento''.
Ad assistere a questo importante traguardo era presente anche Lucia Mevio, ex presidente di Avis Costa, che ha ricordato le prime tappe raggiunte grazie a questa sinergia.
''Un esempio di questa sinegia - ci ha raccontato invece Filippo Buraschi, presidente di Croce Verde Bosisio - è il supporto concreto: siamo partiti con l’idea di un manichino, che abbiamo utilizzato per corsi di formazione, per poi realizzare caschetti, dispositivi di protezione individuale essenziali. Inoltre, i volontari Avis ci hanno supportati nell’acquisto di una barella elettrica, fornendoci un contributo fondamentale per la sedia cingolata cardiopatica per il trasporto''.
Grazie alla donazione di questi presidi moderni, quindi efficienti ed efficaci, i volontari possono operare sul campo nell’agio e in sicurezza. Ai pazienti soccorsi invece, viene data maggiore comodità nell’assistenza.
''Il loro contributo all’ammodernamento del materiale che utilizziamo tutti i giorni per i nostri servizi rappresenta un segno concreto non solo per noi, ma anche per i cittadini'' ha concluso il presidente. ''Questo è motivo di grande riconoscenza perché sono spese significative: in questo modo, ogni anno abbiamo anche la possibilità di progettare e preventivare in modo quasi certo il budget a disposizione per l’anno successivo. L’aspetto che vogliamo sempre sottolineare è quello del volontariato''.
Con questo spirito di iniziativa, le due associazioni sono già proiettate sulla definizione dei prossimi propositi, con un occhio anche sulla ricerca di nuovi volontari. L'Avis (con poco più di 1200 iscritti) e la Croce Verde (con un totale di circa 200 iscritti) rimangono aperti all’accoglienza di nuovi ''innesti'', al fine di far fronte alle tante emergenze e necessità del territorio oggionese e non solo.
''La nostre sedi - ci ha spiegato Eros Redaelli, membro e portavoce del consiglio direttivo di Avis - sono collocate all’interno del centro sociale di Costa. Quindi, da una parte per la vicinanza fisica dall’altra per la condivisione di un obiettivo comune, abbiamo cominciato a lavorare insieme, portando avanti alcuni progetti. Anche se agiamo in contesti differenti, condividiamo infatti la volontà di dare sostegno a persone in difficoltà. Per questo desideriamo mantenere questo rapporto di fiducia e ci impegneremo nel farlo perché rappresenta un valore aggiunto. Inoltre, ci piace dare visibilità sia alla nostra sia alla loro realtà, per farci conoscere dal territorio. Di fronte a questa proposta il consiglio si è subito attivato nel sostenere l’investimento''.
Ad assistere a questo importante traguardo era presente anche Lucia Mevio, ex presidente di Avis Costa, che ha ricordato le prime tappe raggiunte grazie a questa sinergia.
''Un esempio di questa sinegia - ci ha raccontato invece Filippo Buraschi, presidente di Croce Verde Bosisio - è il supporto concreto: siamo partiti con l’idea di un manichino, che abbiamo utilizzato per corsi di formazione, per poi realizzare caschetti, dispositivi di protezione individuale essenziali. Inoltre, i volontari Avis ci hanno supportati nell’acquisto di una barella elettrica, fornendoci un contributo fondamentale per la sedia cingolata cardiopatica per il trasporto''.
Grazie alla donazione di questi presidi moderni, quindi efficienti ed efficaci, i volontari possono operare sul campo nell’agio e in sicurezza. Ai pazienti soccorsi invece, viene data maggiore comodità nell’assistenza.
''Il loro contributo all’ammodernamento del materiale che utilizziamo tutti i giorni per i nostri servizi rappresenta un segno concreto non solo per noi, ma anche per i cittadini'' ha concluso il presidente. ''Questo è motivo di grande riconoscenza perché sono spese significative: in questo modo, ogni anno abbiamo anche la possibilità di progettare e preventivare in modo quasi certo il budget a disposizione per l’anno successivo. L’aspetto che vogliamo sempre sottolineare è quello del volontariato''.
Con questo spirito di iniziativa, le due associazioni sono già proiettate sulla definizione dei prossimi propositi, con un occhio anche sulla ricerca di nuovi volontari. L'Avis (con poco più di 1200 iscritti) e la Croce Verde (con un totale di circa 200 iscritti) rimangono aperti all’accoglienza di nuovi ''innesti'', al fine di far fronte alle tante emergenze e necessità del territorio oggionese e non solo.
V.I.