Casatenovo: in Colombina un apericena a sostegno della distrofia retinica
Sabato 16 novembre, nel ben allestito salone della Colombina, a Casatenovo, si è tenuta un'iniziativa di grande valore: è stata organizzata una serata, con aperitivo, cena e - a seguire - una breve testimonianza, per raccogliere fondi da donare all’associazione Eyes on the Future, fondata da Silvia Cerolini per connettere a livello globale ogni persona che si trova a affrontare una particolare forma della distrofia retinica ereditaria, chiamata IRD RDH12.
Questa patologia della vista è particolarmente rara; colpisce circa una persona su ottocentomila, viene solitamente diagnosticata in giovane età e condiziona pesantemente la qualità della vita di chi ne è affetto.
L’IRD RDH12 è stata da poco classificata adeguatamente all’interno della vasta gamma di distrofie retiniche: l’identificazione della malattia ha permesso di dare inizio a ricerche scientifiche più accurate, al fine di trovare una terapia genica: infatti, al momento non esiste una terapia in grado di guarire dalla malattia.
Eyes on the Future si propone di raccogliere i fondi necessari alla ricerca di una cura per questa rara patologia: creata nel 2017 da Silvia e Enrico con il nome di ''Through Vicky’s Eyes'', genitori di Vicky, che hanno fatto di uno sfortunatissimo evento biografico un’opportunità per moltissime persone nel mondo per destinare fondi per trovare una cura alla distrofia retinica e per informare correttamente riguardo questa patologia della vista.
L’evento, primo nel suo genere, è stato ideato da diversi volontari, legati personalmente alla malattia: Francesca, Veronica, Alessandro da tanti anni raccolgono fondi da destinare a Eyes on the Future attraverso la vendita di fiori e liquori, ma, grazie al prezioso aiuto di Chiara Caspani e del Centro La Colombina, hanno finalmente potuto progettare questo grande evento.
La lista di aderenti contemplava circa un centinaio di persone, ma sono state aggiunte altre sedie e si è fatto spazio per accogliere quanti più ospiti possibili: il clima gioioso della serata si è ben amalgamato con lo spirito dell’iniziativa: i volontari, infatti, circondati da amici e conoscenti, si sono detti molto riconoscenti e grati per la grande adesione all’evento, che ha dimostrato quante persone sono determinate a contribuire per portare avanti la ricerca di una cura per l’RHD12.
''Siamo inoltre molto grati alla Colombina per averci permesso di utilizzare il salone per organizzare la nostra cena e in questo modo accogliere più ospiti possibili'' ha detto Chiara Caspani, che ha dato una mano nell'organizzazione e nella gestione dell’evento. ''Ci è sembrato importante poter organizzare una serata totalmente dedicata alla raccolta fondi, così da permettere a più persone di contribuire''.
''Eyes on the Future può veramente cambiare la vita di chi è affetto di distrofia retinica ereditaria: è fondamentale che si ricerchi la cura per questa malattia e per farlo sono necessari dei fondi: attraverso questo evento cerchiamo di contribuire attivamente a questa raccolta, così da poter garantire un miglioramento effettivo della qualità della vita di chi soffre di questa patologia'' ha aggiunto Alessandro che, legato all’associazione per motivi personali, da molti anni si prodiga in queste iniziative di raccolte fondi.
Un'ottima cena, un clima allegro e una buona causa alla quale dedicare tempo e donazioni: la serata alla Colombina è stata un’ottima occasione per far conoscere Eyes on the Future e incrementare le donazioni che aiuteranno i ricercatori: tutto grazie all’impegno inestimabile dei volontari e di tutti coloro che supportano questa causa.
Questa patologia della vista è particolarmente rara; colpisce circa una persona su ottocentomila, viene solitamente diagnosticata in giovane età e condiziona pesantemente la qualità della vita di chi ne è affetto.
L’IRD RDH12 è stata da poco classificata adeguatamente all’interno della vasta gamma di distrofie retiniche: l’identificazione della malattia ha permesso di dare inizio a ricerche scientifiche più accurate, al fine di trovare una terapia genica: infatti, al momento non esiste una terapia in grado di guarire dalla malattia.
Eyes on the Future si propone di raccogliere i fondi necessari alla ricerca di una cura per questa rara patologia: creata nel 2017 da Silvia e Enrico con il nome di ''Through Vicky’s Eyes'', genitori di Vicky, che hanno fatto di uno sfortunatissimo evento biografico un’opportunità per moltissime persone nel mondo per destinare fondi per trovare una cura alla distrofia retinica e per informare correttamente riguardo questa patologia della vista.
L’evento, primo nel suo genere, è stato ideato da diversi volontari, legati personalmente alla malattia: Francesca, Veronica, Alessandro da tanti anni raccolgono fondi da destinare a Eyes on the Future attraverso la vendita di fiori e liquori, ma, grazie al prezioso aiuto di Chiara Caspani e del Centro La Colombina, hanno finalmente potuto progettare questo grande evento.
La lista di aderenti contemplava circa un centinaio di persone, ma sono state aggiunte altre sedie e si è fatto spazio per accogliere quanti più ospiti possibili: il clima gioioso della serata si è ben amalgamato con lo spirito dell’iniziativa: i volontari, infatti, circondati da amici e conoscenti, si sono detti molto riconoscenti e grati per la grande adesione all’evento, che ha dimostrato quante persone sono determinate a contribuire per portare avanti la ricerca di una cura per l’RHD12.
''Siamo inoltre molto grati alla Colombina per averci permesso di utilizzare il salone per organizzare la nostra cena e in questo modo accogliere più ospiti possibili'' ha detto Chiara Caspani, che ha dato una mano nell'organizzazione e nella gestione dell’evento. ''Ci è sembrato importante poter organizzare una serata totalmente dedicata alla raccolta fondi, così da permettere a più persone di contribuire''.
''Eyes on the Future può veramente cambiare la vita di chi è affetto di distrofia retinica ereditaria: è fondamentale che si ricerchi la cura per questa malattia e per farlo sono necessari dei fondi: attraverso questo evento cerchiamo di contribuire attivamente a questa raccolta, così da poter garantire un miglioramento effettivo della qualità della vita di chi soffre di questa patologia'' ha aggiunto Alessandro che, legato all’associazione per motivi personali, da molti anni si prodiga in queste iniziative di raccolte fondi.
Un'ottima cena, un clima allegro e una buona causa alla quale dedicare tempo e donazioni: la serata alla Colombina è stata un’ottima occasione per far conoscere Eyes on the Future e incrementare le donazioni che aiuteranno i ricercatori: tutto grazie all’impegno inestimabile dei volontari e di tutti coloro che supportano questa causa.
L.F.