Cesana: festa per la banda e il maestro della cantoria
Festa domenica 17 novembre a Cesana Brianza per Santa Cecilia, protettrice dei musicisti. In occasione della ricorrenza si è tenuto un momento per rendere omaggio al corpo musicale San Fermo che, dopo la sfilata in paese e al cimitero per ricordare i defunti, ha raggiunto la chiesa dei Santi Fermo e Rustico per la messa.
La giornata, durante il momento conviviale che è seguito alla liturgia, ha visto anche la premiazione del maestro Jose Ratti, da trent’anni direttore della corale parrocchiale.
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Il sindaco Luisa Airoldi è intervenuta in chiesa: ''Ci troviamo insieme per rendere omaggio a due pilastri della nostra tradizione culturale: la banda musicale e la cantoria del paese. Due espressioni artistiche che, pur nella loro diversità, hanno in comune un elemento fondamentale: il potere di unire, di emozionare, di raccontare la storia della nostra comunità attraverso la musica e il canto''.
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La riflessione ha riguardato entrambe le formazioni: ''La banda musicale, con i suoi strumenti a fiato e percussioni, è da sempre il cuore pulsante delle nostre festività e dei nostri momenti di celebrazione. Non c'è festa, processione o evento importante che non trovi il suo accompagnamento nelle note della banda I nostri musicisti, spesso composti da uomini e donne del paese che donano il loro tempo e la loro passione, sono gli artefici di una tradizione che affonda le radici nel passato e che continua a trasmettere l’emozione della musica alla comunità. La banda non è solo un insieme di musicisti, ma una vera e propria famiglia che, con il suo suono, crea una connessione profonda tra generazioni. Dai più giovani ai più anziani, ogni membro della banda vive un'esperienza di coesione e di crescita personale. Le sue note non sono solo melodie: sono la nostra storia, i nostri ricordi e le nostre speranze. Ogni concerto, ogni marcia, ogni esibizione è un tributo alla nostra identità''.
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Accanto alla banda, storicamente è attiva anche la cantoria, realtà che da sempre ha accompagnato la vita liturgica e civile. ''Il coro, con il suo repertorio rappresenta il nostro legame con il sacro e con la nostra spiritualità. La cantoria non è solo un gruppo di voci, ma una comunità di persone che attraverso il canto esprimono la loro fede, il loro impegno sociale, e la bellezza che risiede nelle piccole cose quotidiane''.
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Il primo cittadino ha enunciato il valore delle due formazioni: ''Queste due realtà, pur operando in ambiti diversi, sono entrambe custodi di una tradizione musicale che ha saputo attraversare i secoli senza mai perdere il suo fascino. La banda ci racconta la storia della nostra gente attraverso la musica strumentale, mentre la cantoria ci lega alle nostre radici spirituali e culturali, elevando le nostre voci verso il cielo. Oggi siamo chiamati a sostenere queste tradizioni, a far sì che le nuove generazioni possano vivere e tramandare l'amore per la musica, per il canto, per l'arte come mezzo di aggregazione. In conclusione, oggi rendiamo omaggio a chi, con passione e dedizione, si impegna nella banda e nella cantoria. Che il loro esempio possa ispirare altri a unirsi a questa lunga e bella tradizione, perché la musica e il canto sono una delle forme più potenti di espressione umana, e sono anche uno dei legami più forti che possiamo avere come comunità''.
La giornata, durante il momento conviviale che è seguito alla liturgia, ha visto anche la premiazione del maestro Jose Ratti, da trent’anni direttore della corale parrocchiale.
Il sindaco Luisa Airoldi è intervenuta in chiesa: ''Ci troviamo insieme per rendere omaggio a due pilastri della nostra tradizione culturale: la banda musicale e la cantoria del paese. Due espressioni artistiche che, pur nella loro diversità, hanno in comune un elemento fondamentale: il potere di unire, di emozionare, di raccontare la storia della nostra comunità attraverso la musica e il canto''.
La riflessione ha riguardato entrambe le formazioni: ''La banda musicale, con i suoi strumenti a fiato e percussioni, è da sempre il cuore pulsante delle nostre festività e dei nostri momenti di celebrazione. Non c'è festa, processione o evento importante che non trovi il suo accompagnamento nelle note della banda I nostri musicisti, spesso composti da uomini e donne del paese che donano il loro tempo e la loro passione, sono gli artefici di una tradizione che affonda le radici nel passato e che continua a trasmettere l’emozione della musica alla comunità. La banda non è solo un insieme di musicisti, ma una vera e propria famiglia che, con il suo suono, crea una connessione profonda tra generazioni. Dai più giovani ai più anziani, ogni membro della banda vive un'esperienza di coesione e di crescita personale. Le sue note non sono solo melodie: sono la nostra storia, i nostri ricordi e le nostre speranze. Ogni concerto, ogni marcia, ogni esibizione è un tributo alla nostra identità''.
Accanto alla banda, storicamente è attiva anche la cantoria, realtà che da sempre ha accompagnato la vita liturgica e civile. ''Il coro, con il suo repertorio rappresenta il nostro legame con il sacro e con la nostra spiritualità. La cantoria non è solo un gruppo di voci, ma una comunità di persone che attraverso il canto esprimono la loro fede, il loro impegno sociale, e la bellezza che risiede nelle piccole cose quotidiane''.
Il primo cittadino ha enunciato il valore delle due formazioni: ''Queste due realtà, pur operando in ambiti diversi, sono entrambe custodi di una tradizione musicale che ha saputo attraversare i secoli senza mai perdere il suo fascino. La banda ci racconta la storia della nostra gente attraverso la musica strumentale, mentre la cantoria ci lega alle nostre radici spirituali e culturali, elevando le nostre voci verso il cielo. Oggi siamo chiamati a sostenere queste tradizioni, a far sì che le nuove generazioni possano vivere e tramandare l'amore per la musica, per il canto, per l'arte come mezzo di aggregazione. In conclusione, oggi rendiamo omaggio a chi, con passione e dedizione, si impegna nella banda e nella cantoria. Che il loro esempio possa ispirare altri a unirsi a questa lunga e bella tradizione, perché la musica e il canto sono una delle forme più potenti di espressione umana, e sono anche uno dei legami più forti che possiamo avere come comunità''.
M.Mau.