Il Besanino ''in tilt''. Treni in pesante ritardo o soppressi

Una spruzzata di neve ha mandato in tilt la circolazione ferroviaria sulla linea Lecco-Milano via Molteno (S7), causando una serie di ritardi significativi e cancellazioni. Le criticità - probabilmente legate anche al maltempo - hanno messo a dura prova pendolari e viaggiatori, con conseguenze sia per la tratta verso Milano che per quella opposta.
Il regionale 24726, partito da Lecco alle 6.40, è arrivato a Milano Garibaldi con ben 65 minuti di ritardo. Fino a Costa Masnaga tutto sembrava procedere regolarmente, ma il treno ha accumulato il ritardo decisivo a partire da Cassago. Da quel punto, il recupero del tempo perso è stato impossibile.
Il successivo treno, il 24728, non ha neppure raggiunto il capolinea, fermandosi a Monza con 65 minuti di ritardo. Ancora peggio è andata al convoglio delle 8.34, diretto a Milano, che si è dovuto fermare a Molteno, bloccando così il traffico sulla linea a binario unico.
Le cancellazioni non si sono fatte attendere: soppressi il 24725 e il 24729, mentre il regionale 24719, partito da Monza, ha accumulato un ritardo record di 100 minuti, costringendo molti viaggiatori a trovare soluzioni alternative.
moltenotreno.jpg (82 KB)
Disagi si sono registrati anche sulla linea Lecco-Como via Molteno, che già nella prima serata di ieri era stata ''colpita'' - come spiegato da Trenord in un avviso - dalla debole nevicata, con conseguenti ritardi, seppur l'infrastruttura apparisse tutto sommato in linea con la situazione ordinaria (a questo proposito pubblichiamo la foto condivisa sui social da Giovanni Galimberti, portavoce della tratta). 
Le criticità si sono protratte anche questa mattina per via di un problema ad un passaggio a livello alla stazione di Albate, con ritardi e cancellazioni che hanno ulteriormente complicato la situazione per i pendolari, ormai abituati - ma comunque sfiancati - da questi continui disagi.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.