Bosisio, ripetitore per il 5G: il Comune si confronta con i cittadini
Dopo un periodo segnato da perplessità e da un vivace dibattito politico, l'amministrazione comunale di Bosisio ha organizzato quest'oggi un'assemblea, con l'obiettivo di fornire spiegazioni ai cittadini in merito al nuovo progetto in cantiere già dalla fine del 2023.
Al centro della riunione pubblica svoltasi nella sala di Via Appiani, il ''Piano Italia 5G'', cioè l'installazione di un ripetitore sul territorio bosisiese, in un'area verde tra Via Pozzolo e Via Don Luigi Monza, frazione Garbagnate Rota.
Tra i temi emersi, l’attenzione si è focalizzata sulla richiesta di un maggiore coinvolgimento da parte dei cittadini stessi, desiderosi di conoscere più da vicino questa novità.
''Quando sono stato eletto - ha spiegato il sindaco Paolo Gilardi - mi sono trovato a gestire un progetto che nella mia campagna elettorale non è stato evidenziato, perché non ne eravamo a conoscenza. Di conseguenza la nuova amministrazione ha un'ingiunzione a procedere con la firma di un contratto, termine non molto preciso ma che rende un po’ più chiara la situazione. In buona sostanza quindi, non c’è più nulla da fare, se non discutere e ragionare su ciò a cui andremo incontro: ciò che ho apprezzato maggiormente oggi è la proposta di questa assemblea pubblica, utile a fornire chiarimenti. Personalmente vedo il lato positivo perché, a mio parere, una società disconnessa si autoesclude da numerose possibilità''.
Come ha ricordato anche l'architetto Alberto Locatelli, la proposta formale è avvenuta il 12 settembre 2024, in seguito all’anticipazione dell’istanza del 24 giugno, figlia di un iter informale intrapreso alla fine di settembre/ottobre 2023. Successivamente, nel mese di marzo, sebbene in via ufficiosa, si sono avviate pre valutazioni del sito in Via Pozzolo, su supervisione dell’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale).
''Dal momento che mi occupo anche di strategie amministrative - ha precisato un altro dei relatori che ha preso parte all'assemblea - percepisco la medesima necessità da parte anche di altri comuni: la possibilità di avere 5G permette alle aziende lo scaricamento di dati. Per questo, in zone isolate, è fondamentale assicurare a questo settore la sicurezza di poter lavorare sui nostri territori. Questo ragionamento si può applicare anche allo smart working: quindi, effettivamente ci sono benefici rispetto a questa scelta''.
Ad entrare nei dettagli del piano si è dedicata l’architetto Federica Nava: ''il progetto è nato dalla necessità di coprire buchi che provocano difficoltà di connessione, quindi di rendere maggiormente performanti zone dette “a fallimento di mercato”. Il 5G nasce con l’obiettivo di eliminare la latenza di rete non legata al privato cittadino, ma a tutta la collettività. In seguito a un bando, vinto da Vodafone e Telecom, le compagnie sono state invitate a cercare uno spazio in cui installare il ripetitore. In particolare Bosisio non risulta compromesso in modo significativo, ma la frazione di Garbagnate Rota necessita di questo intervento. Per questo il Comune è stato chiamato in causa per la ricerca di questo sito, attraverso un dialogo aperto e finalizzato a preservare la sicurezza delle scuole così come dei centri abitati''.
L’impianto verrà installato a gennaio nell’area individuata, secondo le prescrizioni dell’ARPA, entro la scadenza prevista indicata in marzo 2026. Secondo queste disposizioni, quindi, il cantiere avrà una durata di circa un mese/un mese e mezzo.
''Vorrei precisare -ha proseguito Nava - che il progetto è stato imposto dal Ministero, ragione per cui l’amministrazione deve seguire le direttive emesse non a livello regionale, bensì nazionale. Questo contratto prevede una scadenza tale per cui tra nove anni il sindaco può esprimere la volontà di togliere l’impianto nella sua totalità, compreso ciò che è presente sotto il suolo: nell’arco di tempo di qualche mese, gli operatori si impegnano a cercare un altro sito dove depositare questa installazione. Viene esclusa completamente la probabilità di lasciare scoperta una zona specifica''.
Al centro della riunione pubblica svoltasi nella sala di Via Appiani, il ''Piano Italia 5G'', cioè l'installazione di un ripetitore sul territorio bosisiese, in un'area verde tra Via Pozzolo e Via Don Luigi Monza, frazione Garbagnate Rota.
Tra i temi emersi, l’attenzione si è focalizzata sulla richiesta di un maggiore coinvolgimento da parte dei cittadini stessi, desiderosi di conoscere più da vicino questa novità.
''Quando sono stato eletto - ha spiegato il sindaco Paolo Gilardi - mi sono trovato a gestire un progetto che nella mia campagna elettorale non è stato evidenziato, perché non ne eravamo a conoscenza. Di conseguenza la nuova amministrazione ha un'ingiunzione a procedere con la firma di un contratto, termine non molto preciso ma che rende un po’ più chiara la situazione. In buona sostanza quindi, non c’è più nulla da fare, se non discutere e ragionare su ciò a cui andremo incontro: ciò che ho apprezzato maggiormente oggi è la proposta di questa assemblea pubblica, utile a fornire chiarimenti. Personalmente vedo il lato positivo perché, a mio parere, una società disconnessa si autoesclude da numerose possibilità''.
Come ha ricordato anche l'architetto Alberto Locatelli, la proposta formale è avvenuta il 12 settembre 2024, in seguito all’anticipazione dell’istanza del 24 giugno, figlia di un iter informale intrapreso alla fine di settembre/ottobre 2023. Successivamente, nel mese di marzo, sebbene in via ufficiosa, si sono avviate pre valutazioni del sito in Via Pozzolo, su supervisione dell’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale).
''Dal momento che mi occupo anche di strategie amministrative - ha precisato un altro dei relatori che ha preso parte all'assemblea - percepisco la medesima necessità da parte anche di altri comuni: la possibilità di avere 5G permette alle aziende lo scaricamento di dati. Per questo, in zone isolate, è fondamentale assicurare a questo settore la sicurezza di poter lavorare sui nostri territori. Questo ragionamento si può applicare anche allo smart working: quindi, effettivamente ci sono benefici rispetto a questa scelta''.
Ad entrare nei dettagli del piano si è dedicata l’architetto Federica Nava: ''il progetto è nato dalla necessità di coprire buchi che provocano difficoltà di connessione, quindi di rendere maggiormente performanti zone dette “a fallimento di mercato”. Il 5G nasce con l’obiettivo di eliminare la latenza di rete non legata al privato cittadino, ma a tutta la collettività. In seguito a un bando, vinto da Vodafone e Telecom, le compagnie sono state invitate a cercare uno spazio in cui installare il ripetitore. In particolare Bosisio non risulta compromesso in modo significativo, ma la frazione di Garbagnate Rota necessita di questo intervento. Per questo il Comune è stato chiamato in causa per la ricerca di questo sito, attraverso un dialogo aperto e finalizzato a preservare la sicurezza delle scuole così come dei centri abitati''.
L’impianto verrà installato a gennaio nell’area individuata, secondo le prescrizioni dell’ARPA, entro la scadenza prevista indicata in marzo 2026. Secondo queste disposizioni, quindi, il cantiere avrà una durata di circa un mese/un mese e mezzo.
''Vorrei precisare -ha proseguito Nava - che il progetto è stato imposto dal Ministero, ragione per cui l’amministrazione deve seguire le direttive emesse non a livello regionale, bensì nazionale. Questo contratto prevede una scadenza tale per cui tra nove anni il sindaco può esprimere la volontà di togliere l’impianto nella sua totalità, compreso ciò che è presente sotto il suolo: nell’arco di tempo di qualche mese, gli operatori si impegnano a cercare un altro sito dove depositare questa installazione. Viene esclusa completamente la probabilità di lasciare scoperta una zona specifica''.
V.I.