Casatenovo, donne vittime di violenza: un dibattito apre la mostra allestita in sala consiliare
Anche quest'oggi fino alle ore 19, sarà possibile recarsi presso la sala consiliare del Comune di Casatenovo per visitare la mostra di opere d'arte che Fulvio Colombo ha allestito a scopo benefico. L'acquisto di una delle sue tele contribuirà infatti a sostenere l'associazione ''L'altra metà del cielo-Telefono donna Merate'' che opera a supporto delle donne maltrattate.
L'iniziativa, nata dalla sinergia fra amministrazione comunale, Pro Loco e altre associazioni casatesi - è stata organizzata in vista del 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Una ricorrenza importante, che punta ad accendere i riflettori su un tema purtroppo divenuto di estrema attualità; ma le iniziative non si devono limitare o ridurre a questa ricorrenza. La prevenzione e la sensibilizzazione rispetto a questo difficile argomento vanno portate avanti tutto l'anno.
Un concetto evidenziato anche ieri pomeriggio quando, alle ore 15, la mostra è stata aperta al pubblico ed introdotta da un dibattito alla presenza di ospiti importanti. Oltre all'artista - che dipinge animato da grande passione - c'erano il sindaco Filippo Galbiati con l'assessore Gaia Riva, che hanno dato il benvenuto al pubblico intervenuto, rivolgendo un grazie a chi, con il proprio personale contributo, ha consentito di proporre il significativo evento, a partire proprio da Fulvio Colombo che ha messo a disposizione le opere realizzate in questi anni. Una sensibilità già manifestata in altre occasioni, a sostegno ad esempio della Parrocchia di San Giorgio per la Caritas e della popolazione ucraina, subito dopo lo scoppio del conflitto.
''Questa iniziativa ci dà l'occasione anche di presentare L'altra metà del cielo, realtà spesso poco conosciuta, perchè talvolta siamo un po' distratti. Le volontarie fanno un lavoro egregio in aiuto alle donne vittime di violenza, portato avanti in sinergia con le forze dell'ordine'' ha detto il sindaco Galbiati. ''Questo è un tema importante che ricorre a diversi livelli nella mia vita, anche per ragioni professionali e devo dire che l'attenzione sta crescendo. E' maturata un'evoluzione normativa che aiuta ad affrontarlo con gli strumenti appropriati''. Il primo cittadino non ha mancato di rivolgere una stoccata al ministro Valditara che di recente ha fatto riferimento alla violenza quale tema legato esclusivamente all'immigrazione. ''E' una questione complessa, culturale e valoriale. Talvolta neppure le leggi sono sufficienti a contrastarla''.
Ha preso parte al pomeriggio anche il luogotenente Christian Cucciniello, comandante della stazione Carabinieri di Casatenovo, che ha raccontato il lavoro portato avanti in sinergia con le volontarie de ''L'altra metà del cielo''.
''Si tratta di una realtà che da tanti anni è anche per noi un riferimento importante. Capita che le donne che si presentano in caserma non abbiano idea di come possano essere aiutate e spesso consiglio una chiacchierata con le volontarie, che può rivelarsi molto utile anche a livello umano'' ha raccontato l'esponente dell'Arma, senza nascondere la complessità del tema che purtroppo occupa parte dell'attività quotidiana svolta al servizio del territorio. ''E' un aspetto di grande attualità, ma devo dire che il sistema funziona: c'è una rete che collabora al meglio per offrire supporto alle vittime di violenza''.
Amalia Bonfanti e Silvana Redaelli de ''L'altra metà del cielo'' hanno raccontato come si sviluppa la loro attività. Eclatanti purtroppo, i numeri illustrati: in questo 2024 non ancora terminato, sono state 150 le donne che si sono rivolte all'associazione, in cerca di un supporto; molte sono italiane, in possesso di un diploma, ma altrettanto frequente da parte loro è la mancanza di un'occupazione stabile.
''Quest'anno abbiamo assistito ad una ventina di vittime di età superiore ai sessant'anni, spesso maltrattate dai figli, in preda ad una dipendenza'' ha aggiunto la presidente.
L'attività svolta è estremamente variegata: dalla sensibilizzazione portata avanti nelle scuole, alle consulenze con le vittime di violenza, grazie anche ad un supporto legale. L'associazione si avvale infatti di quattro avvocati - penalisti e civilisti - a disposizione per un consulto, in maniera tale da fornire alle donne gli strumenti necessari per decidere come muoversi.
''Noi non prendiamo decisioni, presentiamo alle persone che si recano da noi quelle che sono le possibilità, a trecentosessanta gradi'' ha detto Amalia Bonfanti, citando anche le case di accoglienza presso le quali le donne che necessitano di allontanarsi dal proprio coniuge o comunque da chi le maltratta, possono trovare rifugio. In questi mesi sono state 14 le donne e 20 i bambini che hanno beneficiato di questa possibilità, estrema ma necessaria.
Silvana Redaelli si è invece soffermata sulle diverse tipologie di violenza; non c'è soltanto quella fisica, ma anche psicologica, economica, assistita, sulle cose e poi c'è lo stalking. Differenti forme, ma per questo non meno gravi e accomunate da una costante: la mancanza di rispetto.
A chiudere gli interventi, quello di Gian Mario Fragomeli, oggi consigliere regionale, che ha ricordato il lavoro svolto, quando era parlamentare, rispetto al cosiddetto Codice Rosso - legge introdotta nel 2019 - e condiviso qualche ricordo di quando, da sindaco di Cassago, si era trovato a dover affrontare situazioni di violenza domestica e di maltrattamenti verificatisi all'interno del piccolo comune.
Terminato l'interessante confronto, i presenti hanno potuto ammirare da vicino le opere di Fulvio Colombo e presentare un'offerta per acquistarle. La mostra resterà aperta quest'oggi fino alle 12.30 e nel pomeriggio dalle 14.30 alle 19.
L'iniziativa, nata dalla sinergia fra amministrazione comunale, Pro Loco e altre associazioni casatesi - è stata organizzata in vista del 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Una ricorrenza importante, che punta ad accendere i riflettori su un tema purtroppo divenuto di estrema attualità; ma le iniziative non si devono limitare o ridurre a questa ricorrenza. La prevenzione e la sensibilizzazione rispetto a questo difficile argomento vanno portate avanti tutto l'anno.
Un concetto evidenziato anche ieri pomeriggio quando, alle ore 15, la mostra è stata aperta al pubblico ed introdotta da un dibattito alla presenza di ospiti importanti. Oltre all'artista - che dipinge animato da grande passione - c'erano il sindaco Filippo Galbiati con l'assessore Gaia Riva, che hanno dato il benvenuto al pubblico intervenuto, rivolgendo un grazie a chi, con il proprio personale contributo, ha consentito di proporre il significativo evento, a partire proprio da Fulvio Colombo che ha messo a disposizione le opere realizzate in questi anni. Una sensibilità già manifestata in altre occasioni, a sostegno ad esempio della Parrocchia di San Giorgio per la Caritas e della popolazione ucraina, subito dopo lo scoppio del conflitto.
''Questa iniziativa ci dà l'occasione anche di presentare L'altra metà del cielo, realtà spesso poco conosciuta, perchè talvolta siamo un po' distratti. Le volontarie fanno un lavoro egregio in aiuto alle donne vittime di violenza, portato avanti in sinergia con le forze dell'ordine'' ha detto il sindaco Galbiati. ''Questo è un tema importante che ricorre a diversi livelli nella mia vita, anche per ragioni professionali e devo dire che l'attenzione sta crescendo. E' maturata un'evoluzione normativa che aiuta ad affrontarlo con gli strumenti appropriati''. Il primo cittadino non ha mancato di rivolgere una stoccata al ministro Valditara che di recente ha fatto riferimento alla violenza quale tema legato esclusivamente all'immigrazione. ''E' una questione complessa, culturale e valoriale. Talvolta neppure le leggi sono sufficienti a contrastarla''.
Ha preso parte al pomeriggio anche il luogotenente Christian Cucciniello, comandante della stazione Carabinieri di Casatenovo, che ha raccontato il lavoro portato avanti in sinergia con le volontarie de ''L'altra metà del cielo''.
''Si tratta di una realtà che da tanti anni è anche per noi un riferimento importante. Capita che le donne che si presentano in caserma non abbiano idea di come possano essere aiutate e spesso consiglio una chiacchierata con le volontarie, che può rivelarsi molto utile anche a livello umano'' ha raccontato l'esponente dell'Arma, senza nascondere la complessità del tema che purtroppo occupa parte dell'attività quotidiana svolta al servizio del territorio. ''E' un aspetto di grande attualità, ma devo dire che il sistema funziona: c'è una rete che collabora al meglio per offrire supporto alle vittime di violenza''.
Amalia Bonfanti e Silvana Redaelli de ''L'altra metà del cielo'' hanno raccontato come si sviluppa la loro attività. Eclatanti purtroppo, i numeri illustrati: in questo 2024 non ancora terminato, sono state 150 le donne che si sono rivolte all'associazione, in cerca di un supporto; molte sono italiane, in possesso di un diploma, ma altrettanto frequente da parte loro è la mancanza di un'occupazione stabile.
''Quest'anno abbiamo assistito ad una ventina di vittime di età superiore ai sessant'anni, spesso maltrattate dai figli, in preda ad una dipendenza'' ha aggiunto la presidente.
L'attività svolta è estremamente variegata: dalla sensibilizzazione portata avanti nelle scuole, alle consulenze con le vittime di violenza, grazie anche ad un supporto legale. L'associazione si avvale infatti di quattro avvocati - penalisti e civilisti - a disposizione per un consulto, in maniera tale da fornire alle donne gli strumenti necessari per decidere come muoversi.
''Noi non prendiamo decisioni, presentiamo alle persone che si recano da noi quelle che sono le possibilità, a trecentosessanta gradi'' ha detto Amalia Bonfanti, citando anche le case di accoglienza presso le quali le donne che necessitano di allontanarsi dal proprio coniuge o comunque da chi le maltratta, possono trovare rifugio. In questi mesi sono state 14 le donne e 20 i bambini che hanno beneficiato di questa possibilità, estrema ma necessaria.
Silvana Redaelli si è invece soffermata sulle diverse tipologie di violenza; non c'è soltanto quella fisica, ma anche psicologica, economica, assistita, sulle cose e poi c'è lo stalking. Differenti forme, ma per questo non meno gravi e accomunate da una costante: la mancanza di rispetto.
A chiudere gli interventi, quello di Gian Mario Fragomeli, oggi consigliere regionale, che ha ricordato il lavoro svolto, quando era parlamentare, rispetto al cosiddetto Codice Rosso - legge introdotta nel 2019 - e condiviso qualche ricordo di quando, da sindaco di Cassago, si era trovato a dover affrontare situazioni di violenza domestica e di maltrattamenti verificatisi all'interno del piccolo comune.
Terminato l'interessante confronto, i presenti hanno potuto ammirare da vicino le opere di Fulvio Colombo e presentare un'offerta per acquistarle. La mostra resterà aperta quest'oggi fino alle 12.30 e nel pomeriggio dalle 14.30 alle 19.
G.C.