Missaglia: rispettata la tradizione della festa del Ringraziamento
Anche quest’anno la comunità di Maresso ha portato avanti un'antica tradizione contadina, tipica della Brianza: la Festa del Ringraziamento.
Ogni anno viene dedicato un giorno (solitamente in autunno) alla fine del calendario liturgico, per festeggiare e ringraziare per il raccolto. Per l’edizione 2024 è stata scelta la seconda domenica di Avvento, in concomitanza con la Giornata della Gioventù secondo il calendario della Diocesi.
La mattinata si è strutturata in più momenti, ''sacri e profani'': verso le 8:30 circa una quarantina di proprietari di trattori e mezzi agricoli si sono riuniti nel parcheggio dell’oratorio di Maresso, per iniziare la tanto attesa sfilata per le vie di Missaglia e frazioni, che si è conclusa con il ritorno al punto di partenza per gustare un bicchiere di vin brulé e un panino al salame, appositamento taglia, per l’occasione, da un’affettatrice collegata proprio al motore di uno dei ''bolidi'' agricoli.
Per quanto riguarda il sacro invece, alle 10.30 nella chiesa parrocchiale dei Santi Faustino e Giovita, il vicario don Guido Limonta ha celebrato la messa, ribadendo durante l’omelia quanto sia fondamentale ringraziare per tutti i beni ricevuti e come l’uomo si debba impegnare, con sudore e fatica, a custodirli e preservarli.
''Dobbiamo vivere nella sobrietà, nella semplicità della vita di chi fa fatica'' ha spiegato don Guido. ''Oggi è facile sfuggire alla fatica fisica richiesta dai lavori contadini, ma non ci si rende conto che si perdono anche molti momenti importanti, comunitari, e con essi anche i legami che la fatica crea: il ricordo delle belle serate trascorse vicino alla polenta calda, da bambino, quando tutti i grandi tornavano dal lavoro è per me tra i più cari. Si raccontava della natura, dei sacrifici richiesti dal lavoro e si piegava il tempo dell’uomo al trasformarsi della natura stessa, al benessere del creato''.
Durante l’offertorio la comunità di Maresso e Missaglia ha voluto portare all’altare anche i frutti della terra (pannocchie, insalata, uva e zucchine); alla fine della celebrazione, inoltre, è stata letta la Preghiera del Coltivatore, per invocare una benedizione speciale per chi lavora nei campi .
Una tradizione dal sapore antico, rurale, che si mantiene intatta ancora oggi: terminata la messa, si è passati in oratorio per assistere alla benedizione dei mezzi agricoli e dei trattori: don Guido si è portato davanti ai mezzi, benedicendo e augurando loro un buon funzionamento per tutto l'anno. Con lui il sindaco di Missaglia, Paolo Redaelli, in fascia tricolore per l’occasione.
Dopo l’intermezzo liturgico, la Festa del Ringraziamento ha riproposto come ogni anno un gustoso pranzo in oratorio (con lo sconto del cinquanta per cento sul prezzo per chi possiede un trattore), preparato dai volontari e volontarie, generosamente accompagnato da qualche bicchiere di vin brulé, organizzato principalmente da Ernesto Magni con l’aiuto di amici e volontari di tutte le età.
La giornata si è poi conclusa con una ''lotteria'', i cui premi in palio sono stati cesti di insalata, salumi, vino e altre prelibatezze, sempre in linea con il tema della giornata, calorosamente attesa e festeggiata con gioia da tutta la comunità.
Ogni anno viene dedicato un giorno (solitamente in autunno) alla fine del calendario liturgico, per festeggiare e ringraziare per il raccolto. Per l’edizione 2024 è stata scelta la seconda domenica di Avvento, in concomitanza con la Giornata della Gioventù secondo il calendario della Diocesi.
La mattinata si è strutturata in più momenti, ''sacri e profani'': verso le 8:30 circa una quarantina di proprietari di trattori e mezzi agricoli si sono riuniti nel parcheggio dell’oratorio di Maresso, per iniziare la tanto attesa sfilata per le vie di Missaglia e frazioni, che si è conclusa con il ritorno al punto di partenza per gustare un bicchiere di vin brulé e un panino al salame, appositamento taglia, per l’occasione, da un’affettatrice collegata proprio al motore di uno dei ''bolidi'' agricoli.
Per quanto riguarda il sacro invece, alle 10.30 nella chiesa parrocchiale dei Santi Faustino e Giovita, il vicario don Guido Limonta ha celebrato la messa, ribadendo durante l’omelia quanto sia fondamentale ringraziare per tutti i beni ricevuti e come l’uomo si debba impegnare, con sudore e fatica, a custodirli e preservarli.
''Dobbiamo vivere nella sobrietà, nella semplicità della vita di chi fa fatica'' ha spiegato don Guido. ''Oggi è facile sfuggire alla fatica fisica richiesta dai lavori contadini, ma non ci si rende conto che si perdono anche molti momenti importanti, comunitari, e con essi anche i legami che la fatica crea: il ricordo delle belle serate trascorse vicino alla polenta calda, da bambino, quando tutti i grandi tornavano dal lavoro è per me tra i più cari. Si raccontava della natura, dei sacrifici richiesti dal lavoro e si piegava il tempo dell’uomo al trasformarsi della natura stessa, al benessere del creato''.
Durante l’offertorio la comunità di Maresso e Missaglia ha voluto portare all’altare anche i frutti della terra (pannocchie, insalata, uva e zucchine); alla fine della celebrazione, inoltre, è stata letta la Preghiera del Coltivatore, per invocare una benedizione speciale per chi lavora nei campi .
Una tradizione dal sapore antico, rurale, che si mantiene intatta ancora oggi: terminata la messa, si è passati in oratorio per assistere alla benedizione dei mezzi agricoli e dei trattori: don Guido si è portato davanti ai mezzi, benedicendo e augurando loro un buon funzionamento per tutto l'anno. Con lui il sindaco di Missaglia, Paolo Redaelli, in fascia tricolore per l’occasione.
Dopo l’intermezzo liturgico, la Festa del Ringraziamento ha riproposto come ogni anno un gustoso pranzo in oratorio (con lo sconto del cinquanta per cento sul prezzo per chi possiede un trattore), preparato dai volontari e volontarie, generosamente accompagnato da qualche bicchiere di vin brulé, organizzato principalmente da Ernesto Magni con l’aiuto di amici e volontari di tutte le età.
La giornata si è poi conclusa con una ''lotteria'', i cui premi in palio sono stati cesti di insalata, salumi, vino e altre prelibatezze, sempre in linea con il tema della giornata, calorosamente attesa e festeggiata con gioia da tutta la comunità.
L.F.