L'attore Simone Fumagalli, casatese, nel film ''Settimo Grado'' con Giorgio Pasotti

Si è tenuta la scorsa settimana a Roma, al festival indipendente RIFF, la prima proiezione della pellicola ''Settimo Grado'' di Massimo Cappelli che vede tra i co-protagonisti anche l’attore Simone Fumagalli.
Classe 2001, il casatese ci aveva già parlato di sé, delle sue ambizioni e della sua partecipazione alla serie RaiPlay ''5 minuti'' un paio di anni fa, ma in questo lasso di tempo la sua carriera ha fatto grandi passi in avanti.
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Simone Fumagalli (primo da destra) con il cast di ''Settimo Grado''

''Dopo essermi laureato in Design della Comunicazione al Politecnico di Milano mi sono trasferito a Roma, un terreno fertile per il mondo del cinema che mi permette di studiare recitazione e tenermi in allenamento con dei coach'' ci ha raccontato Simone. Dopo il traguardo della laurea, infatti, il casatese ha deciso di dedicarsi completamente al mondo del grande schermo, da sempre la sua grande passione e che con gli anni sta diventando un vero e proprio lavoro. ''Mi fa sempre piacere avere la possibilità di raccontare il mio percorso con chi legge. D’altronde casa mia è in Brianza e condividere con i miei conterranei i miei progetti mi rende molto felice'' ha voluto sottolineare.
Come dicevamo, il suo ultimo progetto è un lungometraggio che lo vede al fianco – tra gli altri – del celebre attore Giorgio Pasotti, che interpreta proprio il padre di Simone, un figlio particolarmente problematico. ''Tutto il film è ambientato in una sola location, ovvero un casale nel laziale, in cui si muovono le vicende di una famiglia decisamente poco armoniosa che si ritrova per cena'' ci ha raccontato, sottolineando poi come una serie di colpi di scena riescano a tenere alta l’attenzione dello spettatore, in un thriller tutto da scoprire.
La cena, infatti, verrà messa a repentaglio da tre malintenzionati alla ricerca di una cassaforte, ma anche da un terremoto che porterà alla distruzione del casale.
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''Per me è stato il primo ruolo da co-protagonista sul grande schermo, in un’esperienza che definirei come affascinante ed emozionante'' ci ha spiegato l’interprete. ''Ho avuto modo di lavorare con un cast vario, composto da artisti di diversa provenienza: non avevamo nemmeno la lingua in comune, dunque abbiamo cercato di comprenderci a vicenda anche con i gesti''. Questo scambio di energie e di artisticità, dunque, è stato il perno attorno al quale è girata l’intera esperienza sul set di Simone, che si è detto completamente soddisfatto della buona riuscita. ''Dopo la prima proiezione al Festival, io e il cast abbiamo presentato in anteprima il film al Cinema Adriano di Roma, uno dei più ampi, che conta circa quattrocento posti a sedere'' ci ha spiegato. ''La proiezione era sold out e il pubblico in sala ci ha accolto con tanto affetto, è stata davvero una bella soddisfazione''. 
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Insomma, nonostante il percorso per l’affermazione di un attore sia lungo e complicato, il giovane originario di Casatenovo si è detto fiducioso. ''Non me la sento di parlare di progetti futuri perché sono scaramantico, la mia certezza è che guardando avanti mi vedo immerso nell’ambito del cinema'' ci ha svelato.
A breve, dunque, ''Settimo Grado'' uscirà in parecchie sale dello stivale: Simone e il resto del cast faranno un giro di presentazione per entrare in contatto con il pubblico, raccontando aneddoti e curiosità sul thriller che li vede protagonisti. 
S.L.F.
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