Cesana: letture e panchina rossa illuminata contro le violenze di genere
Sono state giornate intense quelle appena trascorse a Cesana Brianza, per la volontà condivisa di far emergere un problema della nostra società, la violenza di genere.
''Ne abbiamo parlato grazie ad un confronto con figure esperte in un convegno organizzato insieme alle amministrazioni del territorio, ne abbiamo discusso insieme attraverso momenti di espressione artistica di teatro e canto, abbiamo lasciato un segno illuminando la panchina rossa. Quest'ultimo è un segno presente costantemente nella nostra piazza e che ci permette di ricordare tutto l'anno ciò che abbiamo provato in questi giorni'' spiegano dal Comune.
Domenica 24 novembre si è tenuta, presso il centro civico culturale, una serata dal titolo ''L'amore non fa male'' promosso dall’amministrazione comunale insieme a Pro Loco e gruppo teatrale ''Frasi lunari'': la vicesindaca Serena Mazza ha letto dei brani e proiettato filmati sul tema, la cesanese Anna Natoli si è esibita con canti mentre Susanna ha interpretato alcune letture.
La giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, è stata istituita dall'ONU il 17 dicembre 1999 in memoria delle tre sorelle dominicane che si opposero alla dittatura di Rafael Leónidas Trujillo e per la loro dissidenza subirono un brutale assassinio il 25 novembre 1960.
La giornata ha come simboli le scarpe e le panchine rosse. Le scarpe rosse rappresentano la battaglia contro i maltrattamenti e femminicidi: si devono a un’artista messicana, Elina Chauvet, per ricordare le donne vittime di violenza, tra cui la sorella assassinata dal marito a soli vent’anni. Chauvet, nel 2009, riempì una piazza di 33 paia di scarpe femminili, rigorosamente rosse. Un’iniziativa che oggi viene ripetuta in centinaia di angoli del mondo.
Il colore rosso è stato in seguito adottato per simboleggiare il contrasto alla violenza di genere. Lunedì 25 novembre, in piazza Borromeo a Cesana, è stata illuminata la panchina rossa, luogo simbolico attorno al quale raccogliersi per riflettere, utilizzata per ricordare la violenza domestica e per sottolineare come la violenza sulle donne avvenga anche in contesti comunitari e familiari.
''Ne abbiamo parlato grazie ad un confronto con figure esperte in un convegno organizzato insieme alle amministrazioni del territorio, ne abbiamo discusso insieme attraverso momenti di espressione artistica di teatro e canto, abbiamo lasciato un segno illuminando la panchina rossa. Quest'ultimo è un segno presente costantemente nella nostra piazza e che ci permette di ricordare tutto l'anno ciò che abbiamo provato in questi giorni'' spiegano dal Comune.
Domenica 24 novembre si è tenuta, presso il centro civico culturale, una serata dal titolo ''L'amore non fa male'' promosso dall’amministrazione comunale insieme a Pro Loco e gruppo teatrale ''Frasi lunari'': la vicesindaca Serena Mazza ha letto dei brani e proiettato filmati sul tema, la cesanese Anna Natoli si è esibita con canti mentre Susanna ha interpretato alcune letture.
La giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, è stata istituita dall'ONU il 17 dicembre 1999 in memoria delle tre sorelle dominicane che si opposero alla dittatura di Rafael Leónidas Trujillo e per la loro dissidenza subirono un brutale assassinio il 25 novembre 1960.
La giornata ha come simboli le scarpe e le panchine rosse. Le scarpe rosse rappresentano la battaglia contro i maltrattamenti e femminicidi: si devono a un’artista messicana, Elina Chauvet, per ricordare le donne vittime di violenza, tra cui la sorella assassinata dal marito a soli vent’anni. Chauvet, nel 2009, riempì una piazza di 33 paia di scarpe femminili, rigorosamente rosse. Un’iniziativa che oggi viene ripetuta in centinaia di angoli del mondo.
Il colore rosso è stato in seguito adottato per simboleggiare il contrasto alla violenza di genere. Lunedì 25 novembre, in piazza Borromeo a Cesana, è stata illuminata la panchina rossa, luogo simbolico attorno al quale raccogliersi per riflettere, utilizzata per ricordare la violenza domestica e per sottolineare come la violenza sulle donne avvenga anche in contesti comunitari e familiari.