Parco: prendiamoci del tempo Zardoni non è la persona adatta

 Buonasera. Ho letto con attenzione lo scritto di Ornaghi da voi appena pubblicato. Non conosco Ornaghi ma conosco Zardoni per il suo ruolo di coordinatore delle GEV. Anche io 15 anni fa, come i due sopra citati, mi sono adoperato attivamente per la salvaguardia del territorio del Parco dalle trivelle e dagli interessi economici che lo minacciavano, e per questo mi sento in diritto (e dovere) di poter dire la mia riguardo alla futura elezione del Presidente. Cosa, o meglio, chi serve oggi al Parco? Un uomo il più possibile libero, qualcuno che non debba rendere grazie a nessuno, qualcuno che per essere stato scelto non debba poi restituire favori, qualcuno insomma che possa decidere il più possibile autonomamente. Non abbiamo bisogno, e il Parco men che meno, di una persona la cui principale finalità sia quella di ricoprire una carica per poter gestire qualcosa o qualcuno per appagamento personale. Non abbiamo bisogno di uomini affetti da bulimia di potere (una patologia purtroppo molto diffusa). Il candidato di cui Ornaghi tesse le lodi sembra essere un po’ tutto questo: prima schierato con il centrosinistra, ora disposto a farsi votare dal centrodestra che, da sempre, sui parchi non ha lo stesso intendimento degli avversari politici. E tutto questo pur di andare a ricoprire, a ogni costo, una carica a cui ambisce da anni. È adatta una persona così? Ornaghi è proprio sicuro di quello che ha scritto? Conosce Zardoni davvero bene? Io dico che non è la persona giusta. Serve una persona competente che abbia a cuore il senso intatto delle volontà che hanno portato chi ci ha preceduto a realizzare questa area in cui le persone imparano a rallentare, a imporsi dei limiti per convivere rispettando pienamente le esigenze assolute della Natura, senza i compromessi che si fanno ovunque al di fuori dell’area protetta... non mettendosi, per esempio, a sparare mortaretti nel Parco (ogni riferimento non è casuale). Serve qualcuno che abbia come priorità la difesa del Parco, arginando le pretese e le pressioni di chi vuole tutto monetizzare, che sappia affrontare le sfide e le problematiche poste dal mondo odierno in modo lungimirante, coraggioso e libero. E’ questo che noi cittadini ci aspettiamo. E’ questa l’attenzione che pretendiamo nella scelta di chi andrà a ricoprire questa carica. Prendiamoci, e la politica si prenda, ancora un po’ di tempo, ora che anche Molgora si è fatto da parte, in modo da poter individuare qualcuno super partes che prima di se stesso e del proprio autocompiacimento abbia davvero a cuore il Parco e il suo futuro. Grazie. 
Loris Perego
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