Rogeno: letture per riflettere sulla violenza contro le donne
Molte le persone presenti al reading dei monologhi tratti dallo spettacolo di Serena Dandini, "Ferite a morte”, che si è tenuto nella serata di venerdì 29 novembre.
I testi dell'opera teatrale attingono alla cronaca e alle indagini giornalistiche per dare voce alle donne che hanno perso la vita per mano di un marito, un compagno, un amante o un “ex”.
Si tratta di un evento fortemente voluto dal gruppo di Unitixtutti di Rogeno all'interno della settimana del rispetto in occasione della giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 17 dicembre 1999. Una serata con l'obiettivo non solo di intrattenere ma di avviare un processo di consapevolezza e cambiamento profondo nella società.
All'interno della sala un lungo tappeto rosso e un filo appeso dello stesso colore con cento biglietti: su ogni biglietto era presente un nome, quello di ciascuna delle 100 vittime di femminicidio dall’inizio dell’anno 2024.
Le bravissime Emanuela Leoncini e Lorena Colombo, hanno intrattenuto il pubblico dando voce a un immaginario racconto postumo delle vittime.
La serata è stata dedicata a tutte le vittime di femminicidio: sono stati letti i nomi di tutte le donne morte nel 2024 per mano di chi le avrebbe dovuto proteggere. In chiusura la frase di Gino Cecchettin, il papà di Giulia, la giovane studentessa uccisa dall’ex fidanzato l’11 novembre 2023 a Fossò, vicino a Padova: «L'amore vero non umilia, non delude, non calpesta, non tradisce e non ferisce il cuore. L'amore vero non picchia, non urla, non uccide».
Il gruppo Unitixtutti ha espresso un ringraziamento particolare a Emanuela e Lorena per l’interpretazione.
I testi dell'opera teatrale attingono alla cronaca e alle indagini giornalistiche per dare voce alle donne che hanno perso la vita per mano di un marito, un compagno, un amante o un “ex”.
Si tratta di un evento fortemente voluto dal gruppo di Unitixtutti di Rogeno all'interno della settimana del rispetto in occasione della giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 17 dicembre 1999. Una serata con l'obiettivo non solo di intrattenere ma di avviare un processo di consapevolezza e cambiamento profondo nella società.
All'interno della sala un lungo tappeto rosso e un filo appeso dello stesso colore con cento biglietti: su ogni biglietto era presente un nome, quello di ciascuna delle 100 vittime di femminicidio dall’inizio dell’anno 2024.
Le bravissime Emanuela Leoncini e Lorena Colombo, hanno intrattenuto il pubblico dando voce a un immaginario racconto postumo delle vittime.
La serata è stata dedicata a tutte le vittime di femminicidio: sono stati letti i nomi di tutte le donne morte nel 2024 per mano di chi le avrebbe dovuto proteggere. In chiusura la frase di Gino Cecchettin, il papà di Giulia, la giovane studentessa uccisa dall’ex fidanzato l’11 novembre 2023 a Fossò, vicino a Padova: «L'amore vero non umilia, non delude, non calpesta, non tradisce e non ferisce il cuore. L'amore vero non picchia, non urla, non uccide».
Il gruppo Unitixtutti ha espresso un ringraziamento particolare a Emanuela e Lorena per l’interpretazione.