Annone: premi agli studenti eccellenti con ua cerimonia

Premiati, nel corso di una cerimonia nella sala consigliare di villa Cabella, gli studenti meritevoli di Annone Brianza. La consigliera all’istruzione Alessia Sala, salutando gli intervenuti nella serata di venerdì 29 novembre, ha detto: “Ciascuno, facendo il proprio dovere, può fiorire grazie alla conoscenza e dare questa ricchezza agli altri e fare in modo che germogli sia per se stessi sia per il mondo che ci circonda. Lo studio non deve essere solo un motore passivo, ma quello che ci fa crescere: per questo la serata possa essere di esempio per un modello di crescita sana che poi proseguirà su questa terra, sulla vita di questo mondo. Abbiamo invitato qui le docenti che per prime hanno fatto nascere l’interesse per lo studio e che trasmettono come la conoscenza e la comunicazione della conoscenza rendano il mondo più dinamico, omogeneo e pieno di opportunità”.
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In piedi la consigliera all’istruzione Alessia Sala

Tra gli ospiti, la dirigente scolastica Pierina Lucia Montella, che ha difeso la scuola pubblica dato che “oggi stenta ancora a difendere il suo posto centrale in questa società. La scuola è pubblica perché deve essere di tutti: a tutti deve essere garantito il prezioso e inalienabile diritto allo studio. Lo studio è un misto di istruzione e formazione: dove finisce l’istruzione se non c’è la formazione”. Si è poi rivolta a tutte le insegnanti presenti in sala, invitandole a pensare agli studenti “non come vasi da riempire, ma fuochi da accendere”. Questo passa attraverso il concetto del triangolo dell’amore: “Nell’incontro tra quello che fa la maestra e l’amore per il bambino a cui si deve dare la passione insieme alla nozione, si devono accedere i fuochi. Tutto questo assurge a fuoco vivo se, accanto alle maestre, ci sono genitori e nonni che non si pongono dall’altra parte ma a fianco, come accadeva ai nostri tempi. Nella scuola si dice che più si scende, più si sale: il lavoro della maestra primaria ha un valore elevatissimo perché il professore universitario si interfaccia con quello studente che la maestra ha forgiato accendendo il fuoco”.
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Da sinistra Laura Bartesaghi, la dirigente Pierina Lucia Montella e il sindaco Luca Marsigli

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La vicesindaca Laura Bartesaghi ha poi dialogato con l’ospite della serata, la maestra Paola Regina Mauri, invitata come testimonial del fatto che “l’esempio e la costanza sono essenziali per il proprio percorso e la crescita personale”. 
Nel 1983 la maestra Regina vinse il concorso pubblico per l’accesso all’insegnamento e in quell’anno approdò alla scuola primaria Milite Ignoto dove insegna da 41 anni: ha quindi conosciuto diverse generazioni di annonesi ed è ormai prossima alla quiescenza. A trasmettere la passione per l’istruzione e a far crescere il suo interesse verso la professione che ancora oggi svolge con orgoglio fu Liliana Lietti, la sua maestra della scuola elementare. Arrivata in terza media le idee erano molto chiare: Regina scelse l’istituto magistrale, poi tentò il concorso, vincendolo. Entrò, appena diciannovenne, insieme alle colleghe Rosalba Canali e Maria Assunta Campanelli, conosciuta come maestra Mery. Tra i suoi più grandi ricordi, proprio il primo anno di incarico e l’anno della pandemia. “La scuola è un contenitore non astratto ma concreto. Chi fa la scuola sono le persone: ho avuto la fortuna di incontrare sia alle elementari che alle medie e alle superiori dei professori che per me sono stati dei fari. I docenti sono stati delle figure che ho apprezzato e stimato e sono stati per me dei punti di riferimento. Ho appreso tanto da loro perché avevano la passione che portavano nell’insegnamento. Ancora oggi non dico “vado al lavoro” ma “vado a scuola”: anche se la scuola comporta fatica, rappresenta un ambiente in cui si chiudono le porte e si lascia fuori il resto: quando sei dentro, sei lì per i ragazzi”. 
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La maestra Paola Regina Mauri

É poi intervenuto il capogruppo di minoranza Paolo Cesana, che si è complimentato con gli studenti e con le loro famiglie che li hanno sostenuti in questo percorso. Poi ha aggiunto: “Siete qui perché siete stati bravi ma non dondolatevi sugli allori. Questo è un passaggio, un punto di arrivo per un punto di partenza successivo. Essere stati bravi non significa che lo si sarà sempre. Ricordatevi di essere bravi e di non abbattervi davanti alle difficoltà perché nel mondo del lavoro ci saranno concetti che saranno stravolti. Infine, un ultimo consiglio: in merito al futuro, fate una scelta, non di prospettiva ma fate quello che vi fa stare bene. Non guardate allo stipendio, ma pensate a essere felici di quello che andrete a fare. Fate una scelta non obbligata, ma consapevole”.

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In chiusura di cerimonia, il sindaco Luca Marsigli, dopo aver ricordato la sua visita alla scuola primaria dopo la proclamazione, si è rivolto ai ragazzi in sala: “I genitori sono importanti perché supportano e sopportano le frustrazioni dei figli e li fanno crescere. Questo riconoscimento quindi va a voi che siete le eccellenze, ma va indirettamente anche ai genitori. Ricordatevi da dove venite e dove andrete. Voi siete un patrimonio di questo comune”. 
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I beneficiari del premio di studio con gli intervenuti alla serata

Dopo la consegna dei premi di studio, la serata è proseguita con un momento conviviale, durante il quale i giovani e le loro famiglie hanno potuto incontrare e intrattenersi con le “loro” maestre della scuola primaria.
M.Mau.
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