Dolzago: in consiglio mozioni su Palestina e tagli alla "legalità"
Al centro del consiglio comunale svoltosi venerdì sera a Dolzago, la discussione e l’approvazione di due mozioni importanti presentate dal gruppo di maggioranza: la richiesta di riconoscimento dello Stato di Palestina e la denuncia dei tagli ai fondi per gli ''amministratori sotto tiro'', destinati ai comuni sciolti per infiltrazioni mafiose. In aggiunta è stata approvata la variazione al bilancio di previsione 2024-2026.
La prima mozione, introdotta dal capogruppo di maggioranza Alessandro Corti, ha condannato i tagli dell’80% al fondo destinato agli amministratori locali vittime di minacce e intimidazioni, e ai comuni sciolti per infiltrazioni mafiose. Corti ha definito questi tagli come una decisione ''incomprensibile e pericolosa'', sottolineando che ''la lotta alla criminalità organizzata è un caposaldo della vita democratica, economica e civile della nostra nazione. Essa passa attraverso la promozione della cultura della legalità, azioni di sensibilizzazione e il sostegno concreto agli amministratori locali esposti a pressioni mafiose e intimidatorie''.
Corti ha citato i dati forniti dall’Osservatorio del Ministero dell’Interno, che evidenziano un aumento del 26,7% degli atti intimidatori verso amministratori locali nel primo semestre del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023.
''Sono stati registrati 327 episodi, rispetto ai 258 dell’anno precedente. È un segnale chiaro che le minacce verso gli amministratori locali stanno aumentando, rendendo ancor più urgente un sostegno concreto da parte dello Stato'' ha dichiarato. Ha poi aggiunto che la Lombardia, nonostante l’apparente distanza dai fenomeni di criminalità organizzata, ''ha registrato 85 casi di intimidazioni a carico di amministratori locali negli ultimi tre anni. Questo conferma che il nostro territorio non è immune dalle infiltrazioni mafiose e dalla necessità di fare rete per combatterle''.
La mozione è stata approvata con il voto favorevole di tutti i consiglieri.
La seconda mozione - sempre presentata dal capogruppo Corti - ha chiesto al Governo italiano di riconoscere lo Stato di Palestina come entità sovrana nei confini precedenti all’occupazione del 1967, con Gerusalemme capitale condivisa. Corti ha dichiarato: ''Il riconoscimento della Palestina è un passo fondamentale per raggiungere una soluzione equa e duratura al conflitto in Medio Oriente. Non possiamo ignorare che 146 su 193 Stati membri delle Nazioni Unite abbiano già riconosciuto lo Stato di Palestina. È tempo che anche l’Italia assuma una posizione chiara e responsabile''.
Corti ha ricordato che la politica estera italiana è da decenni impegnata nella promozione della pace in Medio Oriente. ''Dal riconoscimento del diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese nella Dichiarazione di Venezia del 1980, fino alle dichiarazioni più recenti, l’Italia ha sempre sostenuto la soluzione dei due Stati. Questo riconoscimento è un passaggio necessario per permettere negoziati paritari tra Israele e Palestina ed equipararne la loro condizione su un piano politico'' ha aggiunto.
La minoranza si è astenuta, argomentando la propria posizione con una lettera letta in aula. ''La questione israelo-palestinese è estremamente complessa e non rientra nelle competenze di un consiglio comunale'' hanno dichiarato i consiglieri di minoranza. ''Temi di politica estera come questo richiedono una gestione diplomatica su scala nazionale e internazionale. Inoltre, c’è il rischio che una presa di posizione così netta possa polarizzare la nostra comunità locale''.
La mozione è stata approvata con i voti della maggioranza, che ha ribadito il carattere della proposta: è necessario il riconoscimento dello stato palestinese come membro delle Nazioni Unite, per permettere ad Israele e Palestina di negoziare in condizioni di pari autorevolezza e piena sovranità.
Nella seconda parte della seduta è stata discussa e approvata la variazione al bilancio di previsione 2024-2026. Tra le principali modifiche, spiccano maggiori spese correnti per 2.400 euro destinate alla pulizia della sede municipale e 4.500 euro per il progetto “Dote Comune” nell’area degli affari generali. Sono stati inoltre previsti 3.360 euro per la manutenzione degli impianti sportivi. Sul fronte delle spese in conto capitale, sono stati stanziati 30.000 euro per interventi sugli immobili comunali e 5.000 euro per l’acquisizione di software e attrezzature tecniche per il completamento degli impianti di videosorveglianza. ''Questi investimenti sono fondamentali per garantire la sicurezza dei cittadini e il buon funzionamento delle strutture'' ha sottolineato Paolo Lanfranchi illustrando le principali voci della variazione. Tra le nuove entrate, spicca un contributo regionale di 100.000 euro per lavori di somma urgenza volti al ripristino del torrente Gandaloglio. La variazione è stata approvata favorevolmente da tutti i consiglieri.
La prima mozione, introdotta dal capogruppo di maggioranza Alessandro Corti, ha condannato i tagli dell’80% al fondo destinato agli amministratori locali vittime di minacce e intimidazioni, e ai comuni sciolti per infiltrazioni mafiose. Corti ha definito questi tagli come una decisione ''incomprensibile e pericolosa'', sottolineando che ''la lotta alla criminalità organizzata è un caposaldo della vita democratica, economica e civile della nostra nazione. Essa passa attraverso la promozione della cultura della legalità, azioni di sensibilizzazione e il sostegno concreto agli amministratori locali esposti a pressioni mafiose e intimidatorie''.
Corti ha citato i dati forniti dall’Osservatorio del Ministero dell’Interno, che evidenziano un aumento del 26,7% degli atti intimidatori verso amministratori locali nel primo semestre del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023.
''Sono stati registrati 327 episodi, rispetto ai 258 dell’anno precedente. È un segnale chiaro che le minacce verso gli amministratori locali stanno aumentando, rendendo ancor più urgente un sostegno concreto da parte dello Stato'' ha dichiarato. Ha poi aggiunto che la Lombardia, nonostante l’apparente distanza dai fenomeni di criminalità organizzata, ''ha registrato 85 casi di intimidazioni a carico di amministratori locali negli ultimi tre anni. Questo conferma che il nostro territorio non è immune dalle infiltrazioni mafiose e dalla necessità di fare rete per combatterle''.
La mozione è stata approvata con il voto favorevole di tutti i consiglieri.
La seconda mozione - sempre presentata dal capogruppo Corti - ha chiesto al Governo italiano di riconoscere lo Stato di Palestina come entità sovrana nei confini precedenti all’occupazione del 1967, con Gerusalemme capitale condivisa. Corti ha dichiarato: ''Il riconoscimento della Palestina è un passo fondamentale per raggiungere una soluzione equa e duratura al conflitto in Medio Oriente. Non possiamo ignorare che 146 su 193 Stati membri delle Nazioni Unite abbiano già riconosciuto lo Stato di Palestina. È tempo che anche l’Italia assuma una posizione chiara e responsabile''.
Corti ha ricordato che la politica estera italiana è da decenni impegnata nella promozione della pace in Medio Oriente. ''Dal riconoscimento del diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese nella Dichiarazione di Venezia del 1980, fino alle dichiarazioni più recenti, l’Italia ha sempre sostenuto la soluzione dei due Stati. Questo riconoscimento è un passaggio necessario per permettere negoziati paritari tra Israele e Palestina ed equipararne la loro condizione su un piano politico'' ha aggiunto.
La minoranza si è astenuta, argomentando la propria posizione con una lettera letta in aula. ''La questione israelo-palestinese è estremamente complessa e non rientra nelle competenze di un consiglio comunale'' hanno dichiarato i consiglieri di minoranza. ''Temi di politica estera come questo richiedono una gestione diplomatica su scala nazionale e internazionale. Inoltre, c’è il rischio che una presa di posizione così netta possa polarizzare la nostra comunità locale''.
La mozione è stata approvata con i voti della maggioranza, che ha ribadito il carattere della proposta: è necessario il riconoscimento dello stato palestinese come membro delle Nazioni Unite, per permettere ad Israele e Palestina di negoziare in condizioni di pari autorevolezza e piena sovranità.
Nella seconda parte della seduta è stata discussa e approvata la variazione al bilancio di previsione 2024-2026. Tra le principali modifiche, spiccano maggiori spese correnti per 2.400 euro destinate alla pulizia della sede municipale e 4.500 euro per il progetto “Dote Comune” nell’area degli affari generali. Sono stati inoltre previsti 3.360 euro per la manutenzione degli impianti sportivi. Sul fronte delle spese in conto capitale, sono stati stanziati 30.000 euro per interventi sugli immobili comunali e 5.000 euro per l’acquisizione di software e attrezzature tecniche per il completamento degli impianti di videosorveglianza. ''Questi investimenti sono fondamentali per garantire la sicurezza dei cittadini e il buon funzionamento delle strutture'' ha sottolineato Paolo Lanfranchi illustrando le principali voci della variazione. Tra le nuove entrate, spicca un contributo regionale di 100.000 euro per lavori di somma urgenza volti al ripristino del torrente Gandaloglio. La variazione è stata approvata favorevolmente da tutti i consiglieri.
S.A.