Casatenovo: innovazione ed inclusione gli obiettivi della neo dirigente del Fumagalli, prof.ssa Marino
Ha dovuto fare le valigie ed organizzare un trasloco in pochissimo tempo, catapultata da un giorno all'altro in una realtà nuova, nella quale però si è inserita subito, animata da grande entusiasmo e voglia di fare.
La professoressa Emanuela Marino è la nuova dirigente dell'Istituto Graziella Fumagalli di Casatenovo. Avevamo già avuto modo di conoscerla attraverso la lettera inviata, meno di un mese fa, alla comunità scolastica e poi condivisa anche con la nostra testata.
Raccolta la sua disponibilità, nei giorni scorsi le abbiamo sottoposto qualche altra domanda, per conoscere più da vicino gli obiettivi che intende perseguire in questa nuova esperienza didattica, al servizio di una realtà certamente unica nel suo genere, per il territorio lecchese e la Brianza.
Una scuola che peraltro riacquista un dirigente titolare a poco più di un anno di distanza dall'insediamento del professor Dario Maria Crippa, preside del Greppi e per un anno scolastico e qualche mese, ''guida'' pure del Fumagalli.
-Professoressa Marino: lo scorso 11 novembre è arrivata a Casatenovo per dirigere l'Istituto Graziella Fumagalli. Ci racconta qualcosa sulla precedente esperienza vissuta nel mondo della scuola?
Ho una formazione umanistica e sono laureata in lingue. Ho iniziato la mia carriera nel 2001 come insegnante alla scuola dell'infanzia, prima a Torino e poi in provincia di Catania, dove ho scoperto la mia passione per l'educazione. In seguito, ho insegnato alla scuola primaria, anche se per un breve periodo, sempre in Sicilia, dove ho potuto sviluppare ulteriormente le mie competenze educative e gestionali. Durante la mia carriera scolastica, ho svolto varie funzioni di coordinamento e responsabilità. Il mio percorso professionale mi ha portata a Casatenovo, dove ora ho l'onore e la responsabilità di guidare un intero istituto scolastico. La mia esperienza nel mondo della scuola mi ha insegnato l'importanza di creare un ambiente inclusivo e stimolante per tutti gli studenti, e sono entusiasta di poter contribuire alla crescita e al successo del Fumagalli.
-A cosa dobbiamo il Suo arrivo al Fumagalli? È stata una Sua scelta oppure la conseguenza di un'assegnazione?
Alla conclusione del percorso concorsuale, ho espresso le preferenze di sede, consapevole che l'assegnazione finale sarebbe dipesa dalla graduatoria e dalle disponibilità. Sono stata piacevolmente sorpresa di essere assegnata all'istituto professionale Graziella Fumagalli, una scuola rinomata e con una forte vocazione per la formazione professionale. Anche se la mia destinazione è stata determinata dal processo concorsuale, sono estremamente soddisfatta di questa assegnazione e vedo questa opportunità come una sfida entusiasmante per applicare le mie competenze e contribuire alla crescita dell'istituto. Vale la pena menzionare che il Fumagalli era la mia sesta preferenza su 239 opzioni disponibili, quindi sono davvero contenta del risultato ottenuto.-A proposito di concorso, come ha vissuto le settimane di incertezza legate ai ricorsi al TAR che hanno lasciato Lei e molti altri colleghi appesi ad un filo?
Quel periodo è stato senza dubbio molto stressante e carico di ansia. Tuttavia, ho cercato di mantenere un atteggiamento positivo e concentrato, continuando a dedicarmi al mio lavoro come insegnante e preparandomi al meglio per ogni eventualità. Ho sfruttato quel periodo per approfondire le mie competenze, partecipare a corsi di aggiornamento e confrontarmi con colleghi e mentori. Un ringraziamento particolare va al mio ex dirigente, il dottor Fabio Fidotta, che mi ha sempre sostenuta e incoraggiata durante questo percorso. Questo mi ha permesso non solo di migliorare le mie capacità professionali, ma anche di affrontare l'incertezza con maggiore resilienza e determinazione. Quando finalmente è arrivata la nomina, è stata una grande soddisfazione personale e professionale, frutto di tanto impegno e dedizione.
-Aveva già avuto modo di lavorare o comunque di entrare in contatto con una realtà scolastica dall'impronta professionale?
Come vi dicevo, prima di assumere il ruolo di dirigente scolastica, ho lavorato principalmente come insegnante nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria in Sicilia. Nonostante non avessi esperienza diretta in istituti professionali, ho sempre nutrito un forte interesse per la formazione professionale. Ho investito molto tempo nella mia formazione, studiando metodologie didattiche innovative e sono convinta che le competenze sviluppate nel mio percorso precedente, insieme alla mia passione per l'educazione, mi abbiano preparato adeguatamente per affrontare le sfide e le opportunità di dirigere un istituto professionale come il Fumagalli.
-Ha trovato difficoltoso dare il via all'esperienza di dirigente ad anno scolastico già iniziato?
L'inserimento a metà anno scolastico è una sfida considerevole, ma rappresenta anche un'opportunità per mettere subito alla prova le mie abilità di adattamento e gestione. È stato essenziale stabilire rapidamente una buona relazione con il corpo docente, il personale amministrativo e gli studenti. Infatti, dedico molto tempo all'ascolto delle loro necessità e preoccupazioni per comprendere meglio la situazione dell'istituto. Questo mi aiuta a identificare le aree su cui concentrarmi per migliorare l'ambiente scolastico e assicurare una transizione il più possibile fluida e serena. Inoltre, sono molto grata per il supporto del mio team, che lavora instancabilmente per facilitare il mio inserimento e garantire che le attività scolastiche proseguano senza interruzioni. Nonostante le difficoltà iniziali, l'entusiasmo e la collaborazione di tutti mi confermano che sono nel posto giusto.
-Come è stato l'impatto con l'Istituto e qual è invece l'impronta che vorrebbe conferirgli come dirigente?
La situazione che ho trovato all'Istituto Fumagalli è stata complessivamente positiva. Tuttavia, c'è sempre spazio per miglioramenti. Ho identificato alcune aree in cui possiamo intervenire per rendere l'ambiente di apprendimento e le opportunità per gli studenti ancora migliori. Vorrei lasciare un'impronta all'Istituto che sia caratterizzata dall'innovazione, dalla crescita e dalla collaborazione. Mi impegnerò a promuovere l'uso delle nuove tecnologie nelle attività didattiche per rendere l'apprendimento più coinvolgente ed efficace. Inoltre, intendo rafforzare la collaborazione tra la scuola, territorio e le famiglie, creando un dialogo costruttivo che ci permetta di affrontare insieme le sfide educative. Un altro punto cruciale per me è l'inclusione: mi dedicherò a garantire che ogni studente, indipendentemente dalle sue caratteristiche personali o sociali, si senta parte integrante della comunità scolastica e abbia accesso alle stesse opportunità di crescita e sviluppo. Sono convinta che, con un approccio collaborativo e una visione chiara, possiamo ottenere grandi risultati e creare un ambiente scolastico che sia un modello di riferimento per tutti. -Cosa rappresenta a Suo avviso il ''fiore all'occhiello'' del Fumagalli, che lo rende differente dagli altri istituti del territorio?
Ritengo che il principale punto di forza dell'Istituto Fumagalli sia la sua specializzazione proprio nella formazione professionale, che lo distingue nettamente dalle altre scuole del territorio. L'istituto offre più percorsi formativi che preparano gli studenti ad affrontare il mondo del lavoro con sicurezza e competenza. Inoltre, uno dei maggiori vantaggi è rappresentato dai laboratori moderni e ben equipaggiati, che permettono agli studenti di apprendere in un contesto pratico e altamente specializzato. Questo approccio pratico è cruciale per sviluppare le competenze richieste nel mercato del lavoro odierno. L'Istituto Fumagalli ha anche instaurato solide collaborazioni con aziende e realtà locali, offrendo agli studenti numerose opportunità di stage e apprendistato. Queste esperienze pratiche non solo arricchiscono il loro percorso educativo, ma facilitano anche l'ingresso nel mondo del lavoro.
L'impegno costante dell'Istituto Fumagalli nel fornire un'educazione di alta qualità, orientata alla pratica e strettamente collegata al contesto lavorativo, è ciò che lo rende unico e lo differenzia dagli altri istituti del territorio.
La professoressa Emanuela Marino è la nuova dirigente dell'Istituto Graziella Fumagalli di Casatenovo. Avevamo già avuto modo di conoscerla attraverso la lettera inviata, meno di un mese fa, alla comunità scolastica e poi condivisa anche con la nostra testata.
Raccolta la sua disponibilità, nei giorni scorsi le abbiamo sottoposto qualche altra domanda, per conoscere più da vicino gli obiettivi che intende perseguire in questa nuova esperienza didattica, al servizio di una realtà certamente unica nel suo genere, per il territorio lecchese e la Brianza.
Una scuola che peraltro riacquista un dirigente titolare a poco più di un anno di distanza dall'insediamento del professor Dario Maria Crippa, preside del Greppi e per un anno scolastico e qualche mese, ''guida'' pure del Fumagalli.
-Professoressa Marino: lo scorso 11 novembre è arrivata a Casatenovo per dirigere l'Istituto Graziella Fumagalli. Ci racconta qualcosa sulla precedente esperienza vissuta nel mondo della scuola?
Ho una formazione umanistica e sono laureata in lingue. Ho iniziato la mia carriera nel 2001 come insegnante alla scuola dell'infanzia, prima a Torino e poi in provincia di Catania, dove ho scoperto la mia passione per l'educazione. In seguito, ho insegnato alla scuola primaria, anche se per un breve periodo, sempre in Sicilia, dove ho potuto sviluppare ulteriormente le mie competenze educative e gestionali. Durante la mia carriera scolastica, ho svolto varie funzioni di coordinamento e responsabilità. Il mio percorso professionale mi ha portata a Casatenovo, dove ora ho l'onore e la responsabilità di guidare un intero istituto scolastico. La mia esperienza nel mondo della scuola mi ha insegnato l'importanza di creare un ambiente inclusivo e stimolante per tutti gli studenti, e sono entusiasta di poter contribuire alla crescita e al successo del Fumagalli.
-A cosa dobbiamo il Suo arrivo al Fumagalli? È stata una Sua scelta oppure la conseguenza di un'assegnazione?
Alla conclusione del percorso concorsuale, ho espresso le preferenze di sede, consapevole che l'assegnazione finale sarebbe dipesa dalla graduatoria e dalle disponibilità. Sono stata piacevolmente sorpresa di essere assegnata all'istituto professionale Graziella Fumagalli, una scuola rinomata e con una forte vocazione per la formazione professionale. Anche se la mia destinazione è stata determinata dal processo concorsuale, sono estremamente soddisfatta di questa assegnazione e vedo questa opportunità come una sfida entusiasmante per applicare le mie competenze e contribuire alla crescita dell'istituto. Vale la pena menzionare che il Fumagalli era la mia sesta preferenza su 239 opzioni disponibili, quindi sono davvero contenta del risultato ottenuto.-A proposito di concorso, come ha vissuto le settimane di incertezza legate ai ricorsi al TAR che hanno lasciato Lei e molti altri colleghi appesi ad un filo?
Quel periodo è stato senza dubbio molto stressante e carico di ansia. Tuttavia, ho cercato di mantenere un atteggiamento positivo e concentrato, continuando a dedicarmi al mio lavoro come insegnante e preparandomi al meglio per ogni eventualità. Ho sfruttato quel periodo per approfondire le mie competenze, partecipare a corsi di aggiornamento e confrontarmi con colleghi e mentori. Un ringraziamento particolare va al mio ex dirigente, il dottor Fabio Fidotta, che mi ha sempre sostenuta e incoraggiata durante questo percorso. Questo mi ha permesso non solo di migliorare le mie capacità professionali, ma anche di affrontare l'incertezza con maggiore resilienza e determinazione. Quando finalmente è arrivata la nomina, è stata una grande soddisfazione personale e professionale, frutto di tanto impegno e dedizione.
-Aveva già avuto modo di lavorare o comunque di entrare in contatto con una realtà scolastica dall'impronta professionale?
Come vi dicevo, prima di assumere il ruolo di dirigente scolastica, ho lavorato principalmente come insegnante nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria in Sicilia. Nonostante non avessi esperienza diretta in istituti professionali, ho sempre nutrito un forte interesse per la formazione professionale. Ho investito molto tempo nella mia formazione, studiando metodologie didattiche innovative e sono convinta che le competenze sviluppate nel mio percorso precedente, insieme alla mia passione per l'educazione, mi abbiano preparato adeguatamente per affrontare le sfide e le opportunità di dirigere un istituto professionale come il Fumagalli.
-Ha trovato difficoltoso dare il via all'esperienza di dirigente ad anno scolastico già iniziato?
L'inserimento a metà anno scolastico è una sfida considerevole, ma rappresenta anche un'opportunità per mettere subito alla prova le mie abilità di adattamento e gestione. È stato essenziale stabilire rapidamente una buona relazione con il corpo docente, il personale amministrativo e gli studenti. Infatti, dedico molto tempo all'ascolto delle loro necessità e preoccupazioni per comprendere meglio la situazione dell'istituto. Questo mi aiuta a identificare le aree su cui concentrarmi per migliorare l'ambiente scolastico e assicurare una transizione il più possibile fluida e serena. Inoltre, sono molto grata per il supporto del mio team, che lavora instancabilmente per facilitare il mio inserimento e garantire che le attività scolastiche proseguano senza interruzioni. Nonostante le difficoltà iniziali, l'entusiasmo e la collaborazione di tutti mi confermano che sono nel posto giusto.
-Come è stato l'impatto con l'Istituto e qual è invece l'impronta che vorrebbe conferirgli come dirigente?
La situazione che ho trovato all'Istituto Fumagalli è stata complessivamente positiva. Tuttavia, c'è sempre spazio per miglioramenti. Ho identificato alcune aree in cui possiamo intervenire per rendere l'ambiente di apprendimento e le opportunità per gli studenti ancora migliori. Vorrei lasciare un'impronta all'Istituto che sia caratterizzata dall'innovazione, dalla crescita e dalla collaborazione. Mi impegnerò a promuovere l'uso delle nuove tecnologie nelle attività didattiche per rendere l'apprendimento più coinvolgente ed efficace. Inoltre, intendo rafforzare la collaborazione tra la scuola, territorio e le famiglie, creando un dialogo costruttivo che ci permetta di affrontare insieme le sfide educative. Un altro punto cruciale per me è l'inclusione: mi dedicherò a garantire che ogni studente, indipendentemente dalle sue caratteristiche personali o sociali, si senta parte integrante della comunità scolastica e abbia accesso alle stesse opportunità di crescita e sviluppo. Sono convinta che, con un approccio collaborativo e una visione chiara, possiamo ottenere grandi risultati e creare un ambiente scolastico che sia un modello di riferimento per tutti. -Cosa rappresenta a Suo avviso il ''fiore all'occhiello'' del Fumagalli, che lo rende differente dagli altri istituti del territorio?
Ritengo che il principale punto di forza dell'Istituto Fumagalli sia la sua specializzazione proprio nella formazione professionale, che lo distingue nettamente dalle altre scuole del territorio. L'istituto offre più percorsi formativi che preparano gli studenti ad affrontare il mondo del lavoro con sicurezza e competenza. Inoltre, uno dei maggiori vantaggi è rappresentato dai laboratori moderni e ben equipaggiati, che permettono agli studenti di apprendere in un contesto pratico e altamente specializzato. Questo approccio pratico è cruciale per sviluppare le competenze richieste nel mercato del lavoro odierno. L'Istituto Fumagalli ha anche instaurato solide collaborazioni con aziende e realtà locali, offrendo agli studenti numerose opportunità di stage e apprendistato. Queste esperienze pratiche non solo arricchiscono il loro percorso educativo, ma facilitano anche l'ingresso nel mondo del lavoro.
L'impegno costante dell'Istituto Fumagalli nel fornire un'educazione di alta qualità, orientata alla pratica e strettamente collegata al contesto lavorativo, è ciò che lo rende unico e lo differenzia dagli altri istituti del territorio.
G.C.