Monticello: decise le tariffe per le nozze civili. Fra le tre opzioni anche la ''Limonera'' (oggi chiusa)
Definite dalla giunta di Monticello, le tariffe per la celebrazione dei matrimoni nei luoghi di proprietà comunale. Sono tre le opzioni proposte agli sposi che intendono convolare a nozze - con rito civile - in paese: la sala consiliare del municipio, la biblioteca detta Limonera e l'adiacente parco. Una location che in passato era stata scelta da parecchie coppie, complice la suggestiva cornice con affaccio verso la collina di Montevecchia. Senza tralasciare peraltro, il valore storico ed architettonico dell'edificio che ospita la biblioteca, ceduto da tempo al Comune dagli allora proprietari di Villa Nava (oggi Rusconi).
Sposarsi nel parco della Limonera però, non è al momento possibile perchè da circa due anni, come noto, l'area con accesso da Via Sirtori è interdetta al pubblico a causa del cantiere finalizzato alla realizzazione di un chiosco-bar e alla sistemazione delle balze, di recente oggetto di un importante smottamento.
L'amministrazione Hofmann - come ipotizzato nell'ultima seduta consiliare - conta di poter riaprire il parco entro la primavera 2025. Per gli sposi eventualmente interessati, le tariffe oscillano fra le 200 e le 500 euro, a seconda della residenza o meno a Monticello, e dell'orario scelto per la funzione (qualora l'anagrafe fosse chiusa, è infatti richiesto un contributo aggiuntivo).
Costi lievitati rispetto al passato, come si legge nel documento. Una scelta assunta in considerazione degli investimenti effettuati ''per migliorare la sala e lo spazio esterno e garantire un ambiente confortevole, dando più lustro ad un luogo monumentale di particolare pregio sia dal punto di vista architettonico, ambientale che panoramico''.
Più economica l'opzione sala consiliare del municipio o biblioteca (sala interna): le nozze potranno essere celebrate a titolo gratuito per i residenti, mentre 170 euro è la tariffa proposta ai non monticellesi. Anche in questo caso il costo potrebbe lievitare qualora si scegliesse una fascia oraria nella quale gli uffici comunali risultano chiusi.
La giunta comunale ha inoltre provveduto a fissare le tariffe relative ad altre location comunali (al momento non precisate); in questo caso la spesa oscilla fra le 300 e le 600 euro. Ancora una volta a fare la differenza è l'orario scelto per la funzione e la residenza. In tutti i casi presi in esame inoltre, il Comune chiede un contributo di 30 euro per la pulizia di riso o coriandoli lanciati agli sposi.
Annunciata anche la volontà da parte dell'amministrazione, di individuare sul territorio - attraverso una manifestazione d’interesse pubblica - ulteriori luoghi da adibire alle celebrazioni di matrimoni civili. A questo proposito in passato si era fatto riferimento a Villa Greppi; con il recente restauro del sotto granaio la sede del Consorzio monticellese ha acquisito uno spazio ulteriore all'interno di una cornice già parecchio suggestiva che si presterebbe bene quale location per le coppie intenzionate a convolare a nozze. Ma all'eventuale avviso pubblico potrebbero partecipare anche strutture private o ricettive, sulla scorta di quanto avvenuto in passato a Cremella (Villa Pizzi e Villa del Bono) o a Casatenovo (Villa Lattuada e Villa Mapelli Mozzi), solo per citare due esempi.
Sposarsi nel parco della Limonera però, non è al momento possibile perchè da circa due anni, come noto, l'area con accesso da Via Sirtori è interdetta al pubblico a causa del cantiere finalizzato alla realizzazione di un chiosco-bar e alla sistemazione delle balze, di recente oggetto di un importante smottamento.
L'amministrazione Hofmann - come ipotizzato nell'ultima seduta consiliare - conta di poter riaprire il parco entro la primavera 2025. Per gli sposi eventualmente interessati, le tariffe oscillano fra le 200 e le 500 euro, a seconda della residenza o meno a Monticello, e dell'orario scelto per la funzione (qualora l'anagrafe fosse chiusa, è infatti richiesto un contributo aggiuntivo).
Costi lievitati rispetto al passato, come si legge nel documento. Una scelta assunta in considerazione degli investimenti effettuati ''per migliorare la sala e lo spazio esterno e garantire un ambiente confortevole, dando più lustro ad un luogo monumentale di particolare pregio sia dal punto di vista architettonico, ambientale che panoramico''.
Più economica l'opzione sala consiliare del municipio o biblioteca (sala interna): le nozze potranno essere celebrate a titolo gratuito per i residenti, mentre 170 euro è la tariffa proposta ai non monticellesi. Anche in questo caso il costo potrebbe lievitare qualora si scegliesse una fascia oraria nella quale gli uffici comunali risultano chiusi.
La giunta comunale ha inoltre provveduto a fissare le tariffe relative ad altre location comunali (al momento non precisate); in questo caso la spesa oscilla fra le 300 e le 600 euro. Ancora una volta a fare la differenza è l'orario scelto per la funzione e la residenza. In tutti i casi presi in esame inoltre, il Comune chiede un contributo di 30 euro per la pulizia di riso o coriandoli lanciati agli sposi.
Annunciata anche la volontà da parte dell'amministrazione, di individuare sul territorio - attraverso una manifestazione d’interesse pubblica - ulteriori luoghi da adibire alle celebrazioni di matrimoni civili. A questo proposito in passato si era fatto riferimento a Villa Greppi; con il recente restauro del sotto granaio la sede del Consorzio monticellese ha acquisito uno spazio ulteriore all'interno di una cornice già parecchio suggestiva che si presterebbe bene quale location per le coppie intenzionate a convolare a nozze. Ma all'eventuale avviso pubblico potrebbero partecipare anche strutture private o ricettive, sulla scorta di quanto avvenuto in passato a Cremella (Villa Pizzi e Villa del Bono) o a Casatenovo (Villa Lattuada e Villa Mapelli Mozzi), solo per citare due esempi.
G.C.