Barzanò: prevenire il disagio giovanile con Volo Leggero. Inaugurata la nuova sede

Un momento di particolare emozione, nonché orgoglio, per tutte le parti coinvolte. Si possono descrivere in questo modo i sentimenti che hanno caratterizzato il tardo pomeriggio di lunedì, nel nuovo spazio di accoglienza nato fra le mura di Via Roma a Barzanò.
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Alcune immagini dell'inaugurazione dello scorso lunedì

Alla presenza delle istituzioni del territorio, si è infatti tenuta l'inaugurazione ufficiale della nuova sede della Comunità Volo Leggero de La Grande Casa, una realtà educativa diurna e potenziata, attraverso un momento di ritrovo e condivisione.
Un progetto, questo, nato dalla collaborazione di diverse realtà. Oltre a ReteSalute e a Volo Leggero, principali attori di questa collaborazione sono l'Ambito Distrettuale di Merate, l'Azienda Speciale ReteSalute, il Consorzio Consolida, la Cooperativa Sociale Onlus l'Arcobaleno. Un'iniziativa, quella presentata in serata, che promette di diventare un punto di riferimento per il territorio, unendo diverse realtà locali impegnate nella promozione del benessere e dell'inclusione sociale.
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Il direttore di ReteSalute, Luca Rigamonti

L'inaugurazione, avvenuta verso le 18.30, con un vero e proprio taglio del nastro accompagnato dai ringraziamenti e dalla conduzione di Luca Rigamonti, direttore generale di ReteSalute, ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni locali, dei partner coinvolti nel progetto, nonché dei cittadini, che hanno accolto con entusiasmo l'apertura di questo nuovo spazio. Numerosi sono stati gli interventi degli invitati, sempre volti, naturalmente, a sensibilizzare i presenti sull'importanza della prevenzione del disagio giovanile.
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Fabio Crippa, presidente del Distretto di Merate

"Siamo felici e orgogliosi, come ReteSalute, di essere qui oggi a inaugurare questo nuovo centro, che costituisce la realizzazione di un servizio rivolto alla prevenzione del disagio minorile, che già seguivamo da tempo. Questa nuova sede permette di offrire un servizio più accurato, nell'ottica anche di miglioramento della qualità dell'assistenza che i sindaci ci chiedono" ha commentato infatti Roberto Corbetta, presidente del CdA di ReteSalute. "Dopo aver superato, come sapete, la fase emergenziale che è seguita alle vicende già note, adesso è il momento di aprirci ulteriormente verso il territorio per proseguire nei numerosi servizi che l'azienda già offre ai comuni soci. Credo questo sia un ottimo esempio di risposta alle esigenze di prevenzione che sono sempre più importanti''.
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"Noi che curiamo l'aspetto economico conosciamo bene i dati di spesa dei comuni, sappiamo bene che soffriamo tantissimo sull'area dei minori. La prevenzione allora non è solo un bisogno, una necessità, ma è un'esigenza di riequilibrare il modo in cui noi investiamo sull'area minori. Noi ci crediamo fortemente, perché un'azione preventiva si vede anche dal punto di vista della programmazione e della distribuzione delle risorse" ha commentato invece la dottoressa Donatella Barberis, responsabile tecnica di ReteSalute, sostenuta dalla dottoressa Lucia Pacchiana, responsabile dei servizi ai minori per l'azienda. "Per me questo è davvero un punto di arrivo, anche perché abbiamo iniziato a lavorare con un'equipe di prevenzione allargata, con dentro anche i Comuni, la tutela, le componenti cooperative, nonché chiamando tutti gli utili che si occupano di minori. Questo sta portando a lavori interessanti" ha concluso.
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Nello specifico, la nuova sede sarà un luogo di incontro e di crescita, pensata per giovani dagli 11 ai 18 anni a rischio disadattamento, emarginazione e dispersione scolastica, nonché autori di reato, appartenenti a famiglie in condizioni di fragilità, disagio socioculturale e forte conflittualità. Il progetto alla base, come sempre, è quello di accoglienza e accompagnamento educativi quotidiani, dal momento del pranzo fino alle 18, per 11 mesi all'anno. Offre poi interazione con il gruppo dei pari, sperimentazione di attività strutturate, di carattere creativo, ricreativo ed esperienziale, sostegno allo studio e all'autonomia al fine di incrementare i fattori di successo personale. Inoltre, prevede un intervento specialistico che integra quello educativo, volto a valutare, riconoscere e trattare eventuali segnali disfunzionali nei minori accolti. 
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Dati più specifici, nel corso della serata, sono stati forniti dalla dottoressa Barbara Motta, responsabile dell'area territoriale de La Grande Casa per Volo Leggero. "Il servizio nasce con la progettazione di Arcobaleno e di ReteSalute, sulla base di Volo Leggero che sta sul territorio ormai da anni. Nel corso del tempo ci siamo interrogati su come potessimo rispondere al meglio a queste problematiche, relative ai giovani, che inquadravamo tutti i giorni, e ci siamo detti che cercare l'aiuto di Arcobaleno nel definire un pensiero per i ragazzi, per esempio, ritirati sociali o da scuola, e difficili da raggiungere, attraverso una progettazione per noi giornaliera, potesse essere la chiave di volta" ha spiegato la dottoressa.
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Al centro Roberto Corbetta, presidente di ReteSalute

"È da aprile che collaboriamo nel cercare di dare risposta a tutti quei ragazzi che non riuscivamo a incontrare quotidianamente. Al momento, per questo spazio abbiamo circa 10 ragazzi, e abbiamo posto per 12. Il nostro obiettivo è cercare di dare risposte diverse, che prima, solo attraverso lo sguardo educativo, non potevamo dare" ha concluso.
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Barbara Motta de La Grande Casa

In un periodo storico dove la necessità di sostegno sociale ed educativo è sempre più evidente, la nuova sede rappresenta una risposta concreta alle sfide quotidiane delle famiglie e dei giovani del territorio, dando vita a un modello di comunità che sa essere accogliente e resiliente. Proprio su questo, infine, si sono concentrate le parole di Fabio Crippa, in rappresentanza dell'Ambito distrettuale di Merate.
"Vista la varietà delle persone presenti, credo sia questa la rappresentazione migliore del fatto che l'educazione e la cura siano un affare di tutti. C'è una comunità dietro a questo disegno. Credo questo sia il segnale che questa sera vogliamo dare" ha detto, prima di lasciare la parola ai sindaci e amministratori del territorio. 
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Spazio, infine, per un brindisi e un momento di rinfresco, momento di augurio per la nuova apertura, simbolo di una comunità che sa unire le proprie risorse per costruire un futuro migliore.
Grazie alla collaborazione di tutti i partner coinvolti, il meratese si conferma un esempio positivo di solidarietà e innovazione, dove l'inclusione e il benessere sociale sono al centro di ogni progetto.
G.G.
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