Dolzago: Lanfranchi scrive alla Meloni per chiedere la revisione dei tagli ai fondi per la legalità
Il sindaco di Dolzago, Paolo Lanfranchi, si rivolge al Governo - con una missiva indirizzata, fra gli altri, alla premier Giorgia Meloni - chiedendo una revisione dei tagli ai fondi per la legalità di supporto ai Comuni colpiti da infiltrazioni mafiose. Una posizione in linea con quanto già espresso nella mozione presentata dal suo gruppo di maggioranza nel corso dell’ultimo consiglio comunale, approvata favorevolmente da tutti i presenti in aula.
La richiesta, indirizzata al Governo e alle Commissioni competenti, sottolinea la necessità di riconsiderare i tagli previsti dalla Legge di Bilancio 2025 ai fondi destinati agli amministratori locali vittime di minacce e ai Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose. I provvedimenti assunti, secondo il primo cittadino dolzaghese, rischiano di compromettere gravemente le attività di sostegno alla legalità, la riqualificazione degli enti locali e la sicurezza stessa degli amministratori, vanificando gli sforzi per garantire una gestione trasparente ed efficiente delle risorse pubbliche.
Di seguito il testo completo della lettera:
La richiesta, indirizzata al Governo e alle Commissioni competenti, sottolinea la necessità di riconsiderare i tagli previsti dalla Legge di Bilancio 2025 ai fondi destinati agli amministratori locali vittime di minacce e ai Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose. I provvedimenti assunti, secondo il primo cittadino dolzaghese, rischiano di compromettere gravemente le attività di sostegno alla legalità, la riqualificazione degli enti locali e la sicurezza stessa degli amministratori, vanificando gli sforzi per garantire una gestione trasparente ed efficiente delle risorse pubbliche.
Di seguito il testo completo della lettera:
Al Presidente del Consiglio
dott.ssa Giorgia Meloni
Al Ministro delle Economie e delle Finanze, dott. Giancarlo Giorgietti
Al Ministro dell’Interno
dott. Matteo Piantedosi
Al Presidente della Commissione Antimafia
dott.ssa Chiara Colosimo
Al Presidente della Commissione Bilancio
Camera dei Deputati
Al Presidente della Commissione Bilancio
Senato della Repubblica
Oggetto: Legge di Bilancio 2025 - Richiesta di revisione provvedimenti inerenti i fondi destinati agli amministratori locali minacciati e ai Comuni sciolti per infiltrazione mafiosa.
Gentile/Egregi Presidente del Consiglio, Ministri, Presidente della Commissione parlamentare antimafia, Presidenti Commissioni Bilancio,
a seguito dell’esame del documento di Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e del documento di bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027, attualmente in discussione presso la Commissione Bilancio della Camera, il Consiglio comunale del Comune di Dolzago ha ritenuto di dover esporsi in merito ai tagli di cui in oggetto, come da deliberazione n. 41 del 29.11.2024.
In particolare, il Consiglio comunale del Comune di Dolzago evidenzia la necessità di reintegrare i fondi per gli Amministratori Sotto Tiro e il Fondo per la realizzazione e la manutenzione di opere pubbliche negli Enti locali sciolti per mafia per molteplici e significativi motivi.
Il Fondo destinato alle amministratrici e agli amministratori locali vittime di minacce e intimidazioni è stato istituito dalla legge n. 234 del 2021 (Legge di Bilancio per il 2022) con l’evidente intento di sostenere le necessarie iniziative per la promozione della legalità, le misure di ristoro del patrimonio dell’Ente e gli amministratori locali che hanno subito episodi di intimidazione collegati all’esercizio delle funzioni esercitate.
Si ritiene, invece, che il taglio radicale che viene proposto pregiudichi la possibilità per questi amministratori/trici non solo di ottenere il ristoro dei danni subiti, ma altresì la possibilità di attuare progetti di formazione per il personale della Pubblica amministrazione e di sensibilizzazione dei nostri giovani, il futuro del nostro Paese.
La scelta del Governo appare maggiormente incomprensibile in raffronto ai dati diffusi dall’Osservatorio sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali del Viminale (primo semestre 2024 + 26,7 %, ovvero n. 327 episodi di intimidazione).
L’azzeramento delle risorse destinate al Fondo per la realizzazione e la manutenzione di opere pubbliche negli Enti locali sciolti per mafia significa, inoltre, comporta un ulteriore pregiudizio economico, se non un vero e proprio dissesto finanziario, per i Comuni già provati dall’aver subito un’amministrazione corrotta e lo scioglimento per infiltrazioni mafiose.
E’ noto che gli enti locali che subiscono un commissariamento per mafia e gli amministratori che ereditano tale situazione necessitino di supporto e di risorse da parte delle Istituzioni, il cui compito è anche quello di tutelare, così come assicurare un’amministrazione efficiente delle risorse, nell’interesse dei cittadini.
Le amministratrici e gli amministratori locali minacciati e intimiditi devono essere sostenuti per consentire un’amministrazione seria e con strumenti alla pari. Questo è un dovere a cui la politica non può sottrarsi.
Si teme che questa manovra possa generare un ulteriore distacco degli Enti locali dallo Stato e dai suoi rappresentanti, poiché il messaggio sotteso è che si è lasciati soli, senza sostegno. Il Governo non può indietreggiare rispetto a questa tematica importante e delicata.
In considerazione di quanto sopra esposto, nel rispetto dell’autonomia decisionale delle intestate Istituzioni, il Comune di Dolzago chiede di rivedere le proposte di taglio ai due Fondi su menzionati, lasciandoli inalterati.
Ringraziando per l’attenzione e restando a disposizione per un confronto, si porgono cordiali saluti.Il Sindaco Paolo Lanfranchi