Oggiono: il restauro di due tele della chiesa di S.Agata presentato ai parrocchiani

Si è svolta nella serata di venerdì 6 dicembre, nella suggestiva cornice della chiesa di Sant'Agata a Oggiono, la presentazione ufficiale del restauro di due tele storiche ad opera di Eros Zanotti e Sara Righi della ditta Magistri.
L’incontro, partecipato da numerosi cittadini e appassionati d’arte, ha permesso di approfondire grazie alla presenza di Zanotti il meticoloso intervento conservativo su due opere di grande pregio: La Madonna con Bambino con la rosa bianca, risalente presumibilmente agli inizi del Settecento, e Sant’Agnese, databile con più certezza tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento.
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Il restauratore Eros Zanotti, ospite della serata di venerdì

Eros Zanotti, figura di riferimento nella comunità pastorale di San Giovanni Battista per via di una consolidata collaborazione pluridecennale sul territorio di Oggiono e Ello, ha illustrato le sfide e le scoperte emerse durante il restauro.
L’intervento sulla Madonna col Bambino ha rivelato una tela ''tovagliata'', caratterizzata da una trama sottile che richiede notevole abilità nella manipolazione. Un aspetto cruciale dell’intervento è stato, infatti, il rinforzo strutturale della tela, compromessa da strappi dovuti alla sua delicatezza. Gli strati mancanti sono stati integrati con precisione per garantire stabilità senza alterare l’aspetto originale. L’intervento è stato completato con la sostituzione del telaio di legno, irrimediabilmente danneggiato dai tarli, e l’installazione di tensionatori meccanici per mantenere stabile la tela senza alterarne l’integrità.
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Per Sant’Agnese, invece, la cornice dipinta a finto marmo ha suggerito l’ipotesi che il dipinto appartenesse a un piccolo altare. Anche in questo caso, l’intervento ha combinato pulitura, consolidamento e integrazioni rispettose della struttura originale, rendendo evidente l’importanza di una conservazione reversibile per permettere futuri interventi.
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Uno degli effetti più evidenti e apprezzati del restauro è il recupero delle tonalità di colore originali, reso possibile dalla rimozione delle vernici ingiallite applicate nel tempo durante la fondamentale fase di pulitura dell’intervento conservativo. Come spiegato da Zanotti, questo passaggio consente non solo di riportare alla luce i colori autentici, ma anche di apprezzare meglio la tecnica pittorica e le caratteristiche stilistiche delle opere. Il risultato, visibile ora nelle due tele, offre un’esperienza completamente rinnovata per lo spettatore, che può immergersi nella loro ricchezza cromatica originaria.
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Durante l’incontro - alla quale ha preso parte anche don Maurizio Mottadelli, prevosto della comunità - Zanotti ha inoltre riflettuto su un interessante paradosso contemporaneo nel campo del restauro: l’esigenza di preservare ogni elemento originale delle opere d’arte si scontra con la necessità di garantire un risultato durevole in tempi estremamente lunghi.
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''Le opere richiedono una costante manutenzione, verifica e condizioni stabili, perché nessun restauro mirato a mantenere l’integrità dell’opera originale può essere definitivo a tutti gli effetti'' ha spiegato il restauratore. Tale principio è stato rispettato anche nell'intervento sulle due tele, con soluzioni tecniche mirate alla reversibilità.
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L’incontro non si è limitato a celebrare il restauro appena concluso, ma ha anche gettato uno sguardo verso il futuro, con l’annuncio di un’importante novità. Nel 2025, il team di Magistri inizierà il restauro del polittico del pittore Marco d’Oggiono nella chiesa di Sant’Eufemia. In merito, Zanotti ha delineato al pubblico le prime fasi di un progetto ambizioso che includerà analisi approfondite, pulitura e verifiche strutturali, promettendo una nuova vita a un’opera di fondamentale importanza per il patrimonio artistico locale.
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La chiesa di Sant'Agata resterà aperta fino a domenica 15 dicembre, con orari dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17, per consentire ai visitatori di ammirare da vicino le tele restaurate. Saranno presenti volontari del gruppo Arcao per raccontare i dettagli del restauro, permettendo così una comprensione più approfondita del lavoro svolto.
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L’intervento sulle due tele appartenenti alla chiesa di Sant’Agata rappresenta non solo un risultato tecnico di alto livello, ma anche un esempio di come l’arte possa essere riscoperta e valorizzata attraverso la cura e la dedizione. La comunità di Oggiono ha dimostrato ancora una volta il suo impegno per la tutela del proprio patrimonio storico e artistico, aprendo al pubblico la possibilità  di celebrarne i risultati.
F.Fa.
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