Cai Missaglia: il Parco deve essere gestito come è sempre stato in questi 40 anni. Prevalga il territorio sulla politica
La sezione di Missaglia del Club Alpino Italiano sta seguendo con molta attenzione e non senza una certa apprensione, lo sviluppo degli incontri tra sindaci coinvolti nella elezione del nuovo Presidente del Parco del Curone.
Il CAI, infatti, non è “solo” montagna, ma è anche associazione ambientalista la maggiore italiana con gli oltre suoi 360.000 soci. La sezione di Missaglia da molti anni opera con i propri volontari sui sentieri del parco e in più occasioni ha svolto attività tese a valorizzare la bellezza di questa porzione del territorio alla estremità sud della provincia lecchese.
Nato nel 1983, il parco del Curone, nonostante le varie estensioni territoriali succedutesi, rimane di limitate dimensioni e circondato da un’area fortemente urbanizzata. Allo stesso tempo, la sua vicinanza ai centri urbani lo rende particolarmente attraente alla fruizione, tanto da dover passare, negli anni, da attività di promozione che ne favorissero la conoscenza e la valorizzazione ad opposte norme di disciplina della frequentazione, con numeri che, in alcuni periodi dell’anno, letteralmente ne assediano il territorio.
Riteniamo che, proprio per le sue ridotte dimensioni, il Parco debba continuare ad essere tutelato e preservato con i corretti vincoli che ne conservino bellezza e integrità e gli consentano di esistere non solo come area verde, ma anche come luogo di protezione e sviluppo della fauna tipica. In questi giorni decisivi per l’elezione del nuovo presidente, leggiamo di proposte di gestione che prospettano un allentamento dei vincoli ambientali e di facilitazioni al turismo di massa.
L’opinione del CAI Missaglia è invece quella che, indipendentemente da chi sarà eletto, il Parco del Curone debba continuare ad essere gestito come è sempre stato in questi 40 anni, augurandosi che i sindaci del territorio guardino non alla mera politica, ma alla sua salvaguardia.
Il CAI, infatti, non è “solo” montagna, ma è anche associazione ambientalista la maggiore italiana con gli oltre suoi 360.000 soci. La sezione di Missaglia da molti anni opera con i propri volontari sui sentieri del parco e in più occasioni ha svolto attività tese a valorizzare la bellezza di questa porzione del territorio alla estremità sud della provincia lecchese.
Nato nel 1983, il parco del Curone, nonostante le varie estensioni territoriali succedutesi, rimane di limitate dimensioni e circondato da un’area fortemente urbanizzata. Allo stesso tempo, la sua vicinanza ai centri urbani lo rende particolarmente attraente alla fruizione, tanto da dover passare, negli anni, da attività di promozione che ne favorissero la conoscenza e la valorizzazione ad opposte norme di disciplina della frequentazione, con numeri che, in alcuni periodi dell’anno, letteralmente ne assediano il territorio.
Riteniamo che, proprio per le sue ridotte dimensioni, il Parco debba continuare ad essere tutelato e preservato con i corretti vincoli che ne conservino bellezza e integrità e gli consentano di esistere non solo come area verde, ma anche come luogo di protezione e sviluppo della fauna tipica. In questi giorni decisivi per l’elezione del nuovo presidente, leggiamo di proposte di gestione che prospettano un allentamento dei vincoli ambientali e di facilitazioni al turismo di massa.
L’opinione del CAI Missaglia è invece quella che, indipendentemente da chi sarà eletto, il Parco del Curone debba continuare ad essere gestito come è sempre stato in questi 40 anni, augurandosi che i sindaci del territorio guardino non alla mera politica, ma alla sua salvaguardia.
Il consiglio direttivo del CAI di Missaglia